PONTE OGNISSANTI/2 NOVEMBRE: COLDIRETTI PUGLIA, CRESCE TURISMO RELIGIOSO
PONTE OGNISSANTI/2 NOVEMBRE: COLDIRETTI PUGLIA, CRESCE TURISMO RELIGIOSO IN PUGLIA CON ACCOGLIENZA RURALE IN PICCOLI BORGHI
La Via Francigena unisce Brindisi, Monopoli e Bari fino al Gargano, con la possibilità di varianti marittime come quella
da Bisceglie, Giovinazzo fino a Bari, ma anche la Via Leucadense in provincia di Lecce e la Via Sallentina
Nel lungo ponte di Ognissanti e del 2 novembre cresce il turismo religioso in Puglia con i piccoli borghi dove si conservano le antiche tradizioni enogastronomiche rurali, incrementando la capacità di offrire un patrimonio naturale, paesaggistico, culturale e artistico senza eguali. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, in occasione del lungo ponte per le festività di Ognissanti e del 2 novembre, in cui i turisti religiosi affollano i piccoli borghi rurali in Puglia, il 33% tra i più belli d’Italia, con il rafforzamento del primato europeo di San Giovanni Rotondo con oltre 6 milioni di pellegrini, l’aumento delle presenze a Monte Sant’Angelo grazie all’iscrizione della Basilica di San Michele nel Patrimonio mondiale dell’UNESCO e al Colle della Minerva dove la chiesa è consacrata ai Martiri d’Otranto.
Le tradizioni e la cultura religiosa in Puglia e la presenza di importanti santuari di riferimento per itinerari spirituali che non hanno eguali nel mondo – spiega Coldiretti Puglia – rappresentano punti di richiamo di flussi turistici motivati da interessi religiosi sul territorio. Il pellegrino non è un turista high-spender e viaggia principalmente in bassa stagione contribuendo così alla destagionalizzazione delle destinazioni.
Ma si registra anche una crescente attenzione a mete secondarie spesso in abbinamento al turismo ecologico e a quello enogastronomico - insiste Coldiretti Puglia - con oltre 80 agriturismi lungo i cammini di pellegrinaggio che uniscono l’arte, la bellezza, la storia con il cibo e la cultura contadina, come la Via Francigena che unisce Brindisi, Monopoli e Bari fino al Gargano, con la possibilità di varianti marittime come quella da Bisceglie, Giovinazzo fino a Bari, ma anche la Via Leucadense in provincia di Lecce e la Via Sallentina in provincia di Taranto dove si producono le 349 specialità ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, 60 cibi e vini certificati DOP e IGP, a cui si aggiungono le 4 STG nazionali e le 2 bevande spiritose IG regionali, per un totale di 66 Indicazioni Geografiche, in 950 agriturismi che conservano da generazioni i segreti della cucina contadina, oltre ai 1000 agricoltori in vendita diretta con Campagna Amica e le numerose iniziative di valorizzazione, dalle sagre alle strade del vino.
Da segnalare negli ultimi anni la riscoperta di forme più tradizionali di turismo – conclude Coldiretti Puglia – con un numero crescente di chi percorre a piedi gli itinerari religiosi verso le mete di culto.
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