PRIMAVERA: COLDIRETTI PUGLIA, BOOM DI PRIMIZIE AL MERCATO DA FAVE A PISELLI
E’ boom di primizie sui banchi dei mercati con l’arrivo della primavera, per effetto di un inizio 2025 che ha fatto segnare un caldo record con +1,65 gradi rispetto alla media storica. Lo afferma Coldiretti Puglia, sulla base dei dati Isac Cnr, per gli effetti concreti dei cambiamenti climatici che fanno arrivare le primizie in tutta la Puglia, modificando le abitudini alimentari dei consumatori.
Le temperature insolitamente miti che hanno caratterizzato i primi due mesi dell’anno, risultati come i più caldi della storia - rileva Coldiretti Puglia- hanno accelerato la maturazione di frutta e verdura, dalle fave alle fragole, dagli asparagi ai piselli, confermando una tendenza che già a gennaio aveva visto mimose e mandorli fioriti. Un fenomeno che rende più complicata - rileva Coldiretti regionale - la programmazione colturale in campagna, ma espone le piante anche al rischio di gelate nel caso di brusco abbassamento delle temperature con conseguente perdita delle produzioni e del lavoro di un intero anno.
La Puglia è la regione più ortofrutticola d’Italia – ricorda Coldiretti Puglia – con 198mila ettari di superficie utilizzata, 23 milioni di quintali di prodotti e 1,2 miliardi di euro di Produzione Lorda Vendibile, più di 1/3 della PLV agricola totale regionale, con punte di eccellenza e di valore dell’uva da tavola negli areali di Bari e Taranto, degli agrumi dell’arco jonico-tarantino e degli ortaggi, con spinte forti dalle province di Foggia e Brindisi.
Le dinamiche aziendali negli ultimi 10 anni evidenziano un processo di ristrutturazione importante, con una forte riduzione della numerosità delle aziende, cui è associato un aumento della SAU, particolarmente significativo nel comparto delle ortive. La Puglia – rileva Coldiretti regionale – primeggia inoltre con molte produzioni importanti, dalle pesche alle nettarine, dalle ciliegie all’uva da tavola, fino a numerosi ortaggi tipici della dieta mediterranea come pomodori, melanzane, carciofi, cicoria fresca, indivie, sedano e finocchi.
Per ottimizzare la spesa e non cadere negli inganni il consiglio della Coldiretti è quello di verificare l’origine nazionale, acquistare prodotti locali che non devono subire grandi spostamenti, comprare direttamente dagli agricoltori e non cercare per forza la frutta o la verdura perfetta perché piccoli problemi estetici non alterano le qualità organolettiche e nutrizionali, i cosiddetti brutti ma buoni.
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