La provincia di Bari, con una crescita del 7,2% rispetto al totale dell’agroalimentare pugliese e 2054 giovani agricoltori in più nel primo semestre 2017 e Foggia, con un aumento del 6,5% e una crescita in valori assoluti di 1713 imprese under 35, rientrano a pieno titolo nella top ten nazionale, a testimoniare il processo di svecchiamento che il settore agricolo sta vivendo da anni e tutto ciò – rileva Coldiretti Puglia – quando ancora non era operativo il Bando del PSR Puglia destinato alle giovani imprese agricole.
“Tra queste new entry giovanili nelle campagne ben la metà è laureata – dice il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele - il 57 per cento ha fatto innovazione, ma soprattutto il 74 per cento è orgoglioso del lavoro fatto e il 78 per cento è più contento di prima. La scelta di diventare imprenditore agricolo è, peraltro, apprezzata per il 57 per cento anche dalle persone vicine, genitori, parenti, compagni o amici. Gli agricoltori pugliesi in erba ritengono che l’accesso al credito bancario (40%) e l’adeguamento alle norme sanitarie, alle normative per il benessere animale e alla condizionalità (35%) siano i principali ostacoli al pieno sviluppo delle proprie attività imprenditoriali. Per questo chiedono maggiori garanzie per l’accesso al credito bancario e una più adeguata formazione. Buono il giudizio sul sostegno dato dalla Regione Puglia alle start up innovative (58%)”.
Con l'avvio dei bandi previsti dai piani di sviluppo rurale – segnala Coldiretti Puglia - altri 2200 agricoltori pugliesi in erba otterranno un sostegno per la ristrutturazione o l'ammodernamento delle loro aziende. Più di 1700 aziende agricole riceveranno sostegni per la partecipazione a regimi di qualità, a mercati locali e filiere corte, potendo investire nel settore della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli.
“A caratterizzare le imprese giovanili del settore – ha aggiunto il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - è anche il fatto che a 15 anni dall’approvazione delle legge di orientamento in agricoltura, fortemente sostenuta da Coldiretti che ha rivoluzionato le campagne, i giovani hanno interpretato in chiave innovativa le opportunità offerte dal mondo rurale e oggi il 70 per cento delle imprese under 35 opera in attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative come la cura dell’orto e i corsi di cucina in campagna, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili”.
Il risultato è che, secondo una indagine della Coldiretti, le aziende agricole dei giovani possiedono una superficie superiore di oltre il 54 per cento rispetto alla media, un fatturato più elevato del 75 per cento e il 50 per cento di occupati per azienda in più.