Tra i danni da Xylella e quelli della siccità perdurante, nel Salento si stima una diminuzione del 60% della produzione di olive per la prossima campagna olivicola-olearia – spiega Gianni Cantele, Presidente di Coldiretti Puglia – per cui vanno innescate urgenti misure di sostegno in favore degli imprenditori olivicoli, quali sgravi della contribuzione previdenziale agricola e del settore della trasformazione, sospensione o dilazione delle scadenze fiscali agricole previste per i soggetti agricoli professionali e postergazione di ogni scadenza di mutui e investimenti per n. 5 anni, interventi indispensabili a garantire un futuro ad imprese olivicole, cooperative, frantoi e vivai salentini”.
L’olivo in provincia di Lecce copre una superficie pari a circa 55.000 ettari che rappresentano il 32% del totale delle superfici bio, su un totale regionale di 171mila ettari e il 20% della produzione nazionale. E’ bio il 17% della totale superficie investita ad oliveto nel Salento e vista l’esiguità della maglia poderale olivetata salentina, caratterizzata da tanti piccoli proprietari dediti alla produzione per autoconsumo e non interessati a conseguire onerose certificazioni di prodotto, almeno un altro 30% dell’oliveto salentino è condotto secondo i sani principi dell’agricoltura biologica.
“Gli agricoltori svolgono una straordinaria azione di manutenzione e salvaguardia dell’ambiente e delle aree rurali – aggiunge Angelo Corsetti, direttore di Coldiretti Puglia – spesso in solitudine e con grandi difficoltà, attività che va salvaguardata e a cui va data nuova linfa. La dimostrazione è nei numeri. In Puglia il 15% della superficie olivicola è coltivata con metodi di produzione biologica. La palma d’oro va alla provincia di Lecce con i suoi 15.370 ettari di oliveto biologico certificato. Senza tema di smentita a Lecce c’è l’olivicoltura più sostenibile d’Italia. L’andamento della produzione di olive e olio, come era stato già più volte denunciato da Coldiretti Puglia, ha risentito in maniera tangibile degli effetti del disseccamento degli ulivi, a causa della Xylella fastidiosa. L’annata 2016 in provincia di Lecce ha registrato un calo del 28% della produzione di olive da olio e del 26% di olio extravergine, il numero dei frantoi è passato da 400 a 319 unità”.
Le stime per l’annata in corso, a raccolta iniziata da pochi giorni sono preoccupanti, si parla di un crollo della produzione che potrà toccare anche il 60%. Numeri drammatici – denuncia Coldiretti Puglia - che fotografano l’esatta condizione degli olivicoltori della provincia di Lecce, in grave crisi di liquidità in mancanza di un reddito certo da 3 anni, a cui vanno date risposte concrete, sia in termini di percorsi di ripartenza dell’attività olivicola che di promozione dell’olio extravergine di oliva.