Il dato conferma che è l’enogastronomia il cavallo di battaglia della Puglia turistica extra-alberghiera che ha registrato nel 2016 un + 10,9% rispetto alla crescita del 4,2% in Italia (Fonte dati Istat), elemento utile alla tanto agognata destagionalizzazione dell’offerta turistica.
E’ cresciuto del 6,6% il numero degli agriturismi in Puglia nel 2016 rispetto all’anno precedente, passati da 687 a 732, con 45 strutture operanti in più. “Dai dati diffusi emerge che gli agriturismi pugliesi sono completi, perché offrono sia cibo che alloggi e servizi – dice il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – e sono divenuti attrattivi anche rispetto ai turisti stranieri, prioritariamente statunitensi, seguiti da russi e vacanzieri dell’Europa orientale e dell’America latina. Il brand ‘Puglia’ funziona e le aree rurali sono tra le mete favorite, grazie al buon cibo, alla tranquillità e alla bellezza del paesaggio caratterizzato da 60 milioni di ulivi monumentali, 231 prodotti riconosciuti tradizionali dal MIPAF, 8 prodotti DOP e 29 vini DOC, oltre a pregevoli masserie storiche, le più belle d’Italia. In Puglia sono 450.000 le presenze annue registrate nelle aziende agrituristiche pugliesi, con un volume d’affari di 15 milioni di euro”.
Cresce anche il numero di agriturismi condotti dalle donne (+ 3,7%), passati da 286 a 305, a dimostrazione di quanto le imprenditrici siano riuscite a cogliere al massimo le opportunità offerte dalla multifunzionalità in agricoltura.
“Le prenotazioni si sono allungate oltre il mese di agosto – aggiunge il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – segno che la Puglia è riuscita, anche grazie all’agriturismo, a destagionalizzare le presenze, attirando i turisti con il cibo, il paesaggio curato, l’offerta di attività ricreativa ricreative in azienda, come i corsi di cucina, le masserie didattiche. Le nostre masseria storiche sono predilette da gruppi familiari con bambini sotto i 10 anni perché possono giocare liberamente all’aria aperta, così come le strutture offrono ospitalità agli animali, rifiutati in molti alberghi. Il periodo di permanenza negli agriturismi si è allungato dai 2/3 giorni del 2016 anche fino a 7 e 8 giorni per la bellezza de territorio, gli eventi e il buon cibo, leva trainante per il turismo pugliese, complice il bel tempo che ha caratterizzato anche i ponti di maggio e giugno”.
Il cibo è certamente divenuto – dice Coldiretti Puglia – infallibile leva di comunicazione verso i turisti nazionali ed internazionali.
“In Puglia prevale la mezza pensione (433 unità, pari al 68,6%) – spiega Carlo Barnaba, Presidente pugliese degli Agriturismi di Campagna Amica - perché oltre a pernottare in un ambiente confortevole immerso in paesaggi straordinari, i nostri ospiti non rinunciano ai piatti tipici della tradizione pugliesi, preparati con ingredienti a km0. È necessario, allora, valorizzare ulteriormente le eccellenze del nostro patrimonio enogastronomico per attrarre nuovi flussi di visitatori nei territori rurali e dare maggiore impulso all’economia e all’occupazione locale”.
L’acquisto di prodotti tipici come ricordo delle vacanze è una tendenza in rapido sviluppo, favorita dal moltiplicarsi delle occasioni di valorizzazione dei prodotti locali che si è verifica nei principali luoghi di villeggiatura, con percorsi enogastronomici, città del gusto, mercati degli agricoltori di Campagna Amica.
Risultati che confermano la grande opportunità offerta ai turisti di acquistare i prodotti della dieta mediterranea, considerati indiscutibilmente essenziali per garantire buona salute e un importante elemento di crescita delle giovani generazioni.