Il rilascio delle autorizzazioni definitive per impianti di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile è, poi, di competenza regionale. Ogni rappresentante dei Comuni intervenuti ha espresso le proprie valutazioni e il proprio pensiero inerente questa materia così delicata e ad ognuno di essi sono state fornite le linee guida predisposte dall’Ufficio Ambiente della Provincia competente in materia, per ricevere dagli stessi, nei prossimi giorni, altri suggerimenti, proposte operative e anche risolutive per tali emergenze, e idonee implementazioni con l’obiettivo di redigere degli indirizzi quanto più esaustivi possibili e più complementari al territorio brindisino.
“Intanto – ha detto il presidente Riccardo Rossi – ci troviamo in una fase e in un periodo storico, come da recenti atti e da indirizzi governativi, di decarbonizzazione, cioè questa è una fase che prevede l’incremento in tutto il nostro Paese dell’utilizzo di fonti rinnovabili di produzione energetica. In più, tutti questi impianti, soprattutto nell’ambito del fotovoltaico, sono remunerativi a prezzo di mercato e quindi non hanno bisogno di incentivi specifici. Per tutti questi motivi, ma non solo, stiamo registrando nei nostri uffici, in questo periodo, un incremento delle istanze per di Valutazione di Impatto Ambientale. Ritengo, pertanto, che sia fondamentale avere uno strumento di pianificazione da discutere poi con il Governo e con la Regione, ma allo stesso tempo ritengo che sia importante predisporre dei criteri da far rispettare, come, in primo luogo, il non utilizzo di terreni che siano sedi di colture tipo vigneti e uliveti, che non possono naturalmente essere espiantati. Ci sarà invece l’indicazione di utilizzare i terreni cosiddetti marginali, quelli che hanno la certificazione ‘no food’, dove in pratica non si può più coltivare per problemi di inquinamento. Sono, infatti, siti di interesse nazionale per le bonifiche. E a Brindisi ve ne sono tanti. Su tutto questo c’è un’attenta valutazione e poi, in queste linee guida, si possono prevedere degli interventi, più in generale, di tipo ambientale e paesaggistico. Non solo un minor impatto paesaggistico o lo smaltimento dei pannelli, ma anche pensare ad una maggior qualità del pannello utilizzato, dando indicazioni di privilegiare pannelli che a parità di potenza occupino, per esempio, meno suolo. Ecco, partiamo da qui, in base a ciò che è di competenza provinciale, per arrivare a delle linee guida esaustive e complete, da portare poi in Consiglio provinciale”.
In apertura dei lavori è intervenuto il Consigliere provinciale delegato all’Ambiente, Michele Salonna. “C’è necessità – ha detto Salonna - di avere, a livello provinciale, una politica ambientale su questa tematica così importante. C’è una preoccupazione per le tante richieste che stanno pervenendo per la realizzazione di tali impianti e quindi c’è la necessità di avere delle linee guida di modo che questi impianti non vadano a compromettere, ad esempio, la vocazione turistica del nostro territorio. E’ nostra intenzione, poi, coinvolgere non solo tutti coloro che sono gli autori della politica ambientale, ma anche le varie associazioni del territorio. L’intervento principale in queste linee guida sarà soprattutto nelle forme di compensazione. Quindi, non con insediamenti selvaggi, ma nel pieno rispetto del territorio e con meno impatto visivo”.
All’incontro erano presenti il vice presidente, Giuseppe Pace, i consiglieri provinciali e il dirigente dell’Ufficio Ambiente, Pasquale Epifani.