Da oggi è in vendita il vino Novello 2019

Ottobre 30, 2019 1976

novello degustazioneDa questa mattina in Italia è possibile effettuare

il rito del "déblocage" del Beaujolais Nouveau, ossia stappare le bottiglie del vino novello e brindare. Sono diverse, infatti, le aziende brindisine che nella scorsa vendemmia hanno vinificato una piccola parte delle migliori uve per ottenere questo particolare vino che piace molto ai giovani. Un prodotto che fa tendenza e che ha un mercato di nicchia altalenante. Dunque, nel periodo in cui la vendemmia è terminata, i vigneti sono ingialliti dalla luce autunnale, nelle cantine c’è il profumo intenso del vino in maturazione, in un’atmosfera speciale, magica, emerge la produzione del vino novello. Si tratta di un vino giovane ottenuto dalla fermentazione a macerazione carbonica delle uve. È un rito festoso che celebra l’autunno, le sue atmosfere, i paesaggi brumosi, e i suoi colori. Lo scorso anno furono prodotte, secondo i dati Coldiretti, oltre 2 milioni di bottiglie contro i 13,5 milioni di bottiglie prodotte nel 1997. Quest’anno si vedrà se il trend sarà in ascesa oppure no. All’origine del calo di produzione c’è una serie di fattori, a partire dalla limitata conservabilità, che ne consiglia il consumo nell’arco dei prossimi 6 mesi fino alla tecnica di produzione, la macerazione carbonica, che è più costosa del 20% rispetto a quelle tradizionali. Non è tutto poiché gli stessi vitigni, che negli anni passati rappresentavano la base del novello vengono, oggi spesso utilizzati per produrre vini ugualmente giovani, ideali per gli aperitivi, ma che non presentano problemi di durata. Il novello, o “Beaujolais Nouveau”, come lo chiamano i francesi, è stato creato in Francia negli anni '30 dall'enologo Michel Flanzy nella stazione enologica di Marbonne dove, sviluppando una intuizione del biologo Louis Pasteur per la produzione di vino in ambiente anaerobico, scoprì le possibilità della macerazione carbonica mentre era intento a studiare come conservare il più a lungo possibile l’uva da tavola appena raccolta. Così, su quest’onda enologica, ieri sera, a Cellino San Marco si è svolto un momento conviviale per degustare “Beddu”, il novello di Cantine Due Palme, prodotto da uve selezionate di Negroamaro e Merlot. Di colore rosso rubino brillante, presenta al naso e in bocca sentori di frutti di bosco, lampone e fragola. Fresco e pulito al gusto.maci angelo e direttore generale assunta de cillis con Beddu “Beddu è un novello che ispira allegria e si accompagna alla piacevolezza dello stare insieme”, ha spiegato Angelo Maci, presidente del sodalizio -. Il novello, quindi, esercita una forte attrattiva tra i neofiti e i consumatori specializzati, si caratterizza con un piacevole rito stagionale fatto di profumi, aromi e colori. Il novello Beddu è un vino che porta luce e benessere, ispira ai buoni sentimenti e allo stare insieme tra amici o in famiglia”. La Cantina di San Donaci, da questa mattina, metterà in vendita “Natìo”, il novello ottenuto dalla macerazione carbonica di uve Negroamaro. “È un vino fresco, morbido ed elegante nella struttura”, ha spiegato il presidente Marco Pagano -. All’olfatto si presenta vinoso con sentori di frutta a polpa rossa come amarene, ciliegie fresche e floreali di geranio rosso con note balsamiche di fiori di timo e rosmarino”. Il presidente ha consigliato di abbinarlo con “Baccalà, pomodorini invernali, capperi, olive e tempura di cicoria”. Anche la cantina sociale di San Pancrazio ha prodotto il novello esclusivamente da uve di Negroamaro. “Sono uve sanissime raccolte apposta per questo vino particolare – ha spiegato il presidente Oronzo Pati – da questa mattina sarà in vendita in bottiglie richieste, per la verità, da diverse località italiane”. Infine, presso la cantina Riforma Fondiaria di Mesagne è stato prodotto il novello “Burriu”.