Supportato anche dall’esperienza pluridecennale dei GAL “Terra dei Messapi” e “Alto Salento” nel coinvolgimento degli attori locali sulle tecniche di programmazione bottom-up, il Contratto di Fiume assumerà il ruolo di facilitatore di percorsi di condivisione dei progetti sul territorio per raggiungere gli obiettivi generali e specifici individuati nel Documento d’Intenti tra cui l’uso sostenibile del territorio, la valorizzazione e fruizione degli ambienti fluviali con pratiche sostenibili.
Il tutto, considerando l’attuale accezione della ruralità, vista come produttrice di economia, di paesaggio, di servizi ecosistemici, nell’ottica della multifunzionalità che informa la politica agricola europea e gli strumenti di programmazione che da essa derivano. Il prossimo Tavolo affronterà il tema della programmazione urbanistica a Francavilla Fontana il 6 febbraio p.v.
Questi incontri rientrano nell’insieme di iniziative organizzate dal Politecnico di Bari – nell’ambito dell’accordo stipulato con la Regione Puglia relativo al primo progetto pilota per l’implementazione dello strumento dei Contratti di Fiume – mirate alla definizione di un percorso di conoscenza condivisa con gli attori locali, sensibilizzazione delle comunità e costruzione della visione strategica e del piano d’azione per riqualificare il Canale Reale e il suo bacino idrografico, dando seguito agli obiettivi già individuati nel Documento di Intenti sottoscritto da molti dei partecipanti.
Nonostante la finalità ben circoscritta del tavolo tematico, le aziende agricole non hanno potuto tacere sul problema Xylella, concreta minaccia per il futuro dell’economia agricola locale. Anche se apparentemente fuori tema rispetto a quello dell’incontro in oggetto, rimane alta la preoccupazione delle aziende per il futuro dell’agricoltura, in particolare quella della puglia meridionale.