E’ quanto ribadisce Coldiretti Puglia che sta attivando ogni iniziativa utile per garantire la tenuta del livello di prezzo del latte facendo appello alla GDO affinché, con senso di responsabilità, scelga prodotti lattiero-caseari italiani, all’industria casearia affinché ritiri solo latte nazionale, alle Istituzioni (Ismea ed AGEA) per aprire tutti i canali possibili per smaltire le produzioni, a partire dal ritiro per indigenti ed altro.
Per questo la Coldiretti ha già informato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ed il Ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova ed allertato tutte la rete organizzativa a livello nazionale, con uffici provinciali e locali, per monitorare gli attacchi contro le stalle attivando una casella di posta Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per raccogliere informazioni e segnalazioni sulla base delle quali agire a livello giudiziario se non verranno fornite adeguate motivazioni.
“Ai nostri allevatori soprattutto della Murgia barese e tarantina continuano ad arrivare comunicazioni unilaterali di variazione al ribasso del prezzo alla stalla, di riduzione delle quantità fino ad arrivare al mancato ritiro da parte dei trasformatori, che mettono a rischio la sopravvivenza e il lavoro di oltre 30mila aziende zootecniche, senza considerare l’indotto e la stessa industria casearia che ha avviato negli anni percorsi virtuosi con il mondo della produzione. Piuttosto, in questo momento di difficoltà bisogna attivarsi insieme, allevatori e trasformatori, per profilare percorsi che sostengano l’economia, il lavoro ed il territorio”, dichiara il presidente di Coldiretti Puglia e Bari, Savino Muraglia. “Chiediamo ancora una volta a supermercati, ipermercati e discount di aderire con atti concreti alla campagna di mobilitazione #MangiaItaliano privilegiando negli approvvigionamenti sugli scaffali le mozzarelle e i formaggi con il latte pugliese al posto di quelle ottenute da cagliate straniere”, insiste il presidente Muraglia.
Coldiretti al contempo ha approntato “un vademecum di comportamenti virtuosi che permettano agli allevatori pugliesi – spiega il presidente di Coldiretti Taranto, Alfonso Cavallo - di continuare a produrre evitando però, in questa fase contingente e provvisoria, di immettere sul mercato quantità di prodotto in eccesso, arrivando ad un lieve contenimento della produzione, evitando diminuzioni del prezzo del latte”.
“Stiamo consigliando ai nostri allevatori – aggiunge nel dettaglio il presidente Cavallo - di aumentare la quota di foraggi nelle razioni, rimodulare la somministrazione di concentrati nelle vacche a medio-avanzato stadio di lattazione, anticipare di non più di 10 giorni l’asciutta delle vacche a fine lattazione e ridurre il numero delle mungiture delle vacche a fine lattazione, e nel caso di robot, limitare a 2 le mungiture della mandria”.
Coldiretti Puglia consiglia ancora di anticipare l’uscita degli animali già destinati alla riforma e di alimentare i vitelli con latte munto.
Infine, Coldiretti ricorda che deve essere riservata la massima attenzione da parte degli allevatori verso i loro salariati affinché siano assicurati elevati livelli di sicurezza e precauzione per evitare i contagi che, oltre ad avere ripercussioni sulla salute, metterebbero “fuori gioco” le stalle dato che, in assenza di personale, non si potrebbe garantire l’essenziale attività giornaliera.