Vacanze e viaggi: il rimborso in denaro è l’unica strada

Maggio 22, 2020 1150

confconsumatori brindisi logo“Il voucher sostitutivo del rimborso in denaro, oltre che non condivisibile,

é oggettivamente ingiusto perché non garantisce i diritti dei consumatori ed è per questo motivo che abbiamo lanciato una petizione on line su “Change.org che, coloro che si riconoscono in essa, potranno sottoscrivere e condividere attraverso social” ad affermarlo è l’avv. Emilio Graziuso, Responsabile del Coordinamento istitutito tra la Confconsumatori – Federazione provinciale di Brindisi e l’Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore”. Secondo il Coordinamento Confconsumatori – Dalla Parte del Consumatore occorre partire da una constatazione di fondo: qualora, infatti, il consumatore dovesse scegliere di utilizzare il voucher per l’acquisto di un nuovo pacchetto turistico, di un soggiorno o di un nuovo biglietto di viaggio, si potrebbe trovare di fronte ad un aumento dei prezzi rispetto all’acquisto originario che costringerebbe ad un ulteriore esborso per garantirsi un pacchetto turistico, un soggiorno o un biglietto di viaggio di qualità equivalente a quello annullato. Difatti, la legge di conversione n. 27/2020 non prevede e garantisce che il voucher consenta la possibilità di usufruire di un pacchetto turistico, di un soggiorno o di un biglietto ad un costo equivalente a quello originariamente acquistato ed annullato per cause non imputabili al consumatore. Per quanto concerne i pacchetti turistici, altra questione non garantita a livello legislativo è la mancata previsione della possibilità per il consumatore, già disciplinata nel Codice del Turismo all’art. 38, di poter cedere il voucher, previo preavviso dato all’organizzatore, a una persona che soddisfa tutte le condizioni per la fruizione del servizio, così, come, invece, avviene con i pacchetti turistici in casi di “normalità”. Nessuna previsione in tal senso è stata contemplata anche per titoli di viaggio e soggiorni. Per tali motivi il voucher, a prescindere dalla brevità della durata di un anno, é una soluzione del tutto insoddisfacente ed ingiusta Al riguardo il Coordinamento Confconsumatori – Dalla Parte del consumatore ha chiesto e continuerà a chiedere la modifica delle attuali previsioni legislative e segnala la petizione on line attivata su “Change.org” da Confconsumatori finalizzata a far ottenere ai consumatori ad ottenere il rimborso in denaro. Chiunque, potrà, quindi, sottoscrivere la petizione e condividerla attraverso i canali social. “Attraverso la petizione on line vogliamo dare voce ai consumatori che hanno visto “liquidare” i propri diritti dalle Istituzioni, in modo del tutto insoddisfacente, con un semplice voucher” conclude l’avv. Emilio Graziuso  

Ultima modifica il Venerdì, 22 Maggio 2020 18:57