Mesagne. Il disagio e l'umiliazione delle Partite Iva

Angelo Pignatelli Giugno 24, 2020 949

partite ivaEroi le Partite Iva?...si, perché oggi essere una partita iva in Italia

bisogna essere degli eroi. Una categoria, la nostra, molto spesso alla mercé di una classe politica inadeguata ad affrontare realmente i problemi e i drammi di tanti di noi. Sono assolutamente sereno, perché ho percorso tutte le strade possibili, sempre nella massima legalità, per evitare la chiusura della mia attività. Infatti, lo Stato, premia tutti quelli che come me sono rimasti nella legalità, facendoci fallire! Questa è la verità! I miei ringraziamenti per essermi stati vicino, vanno, alla mia famiglia tutta, al mio carissimo amico Antonio Calabrese, che mi è stato ora e soprattutto durante la fase della riapertura di Luglio 2012, all’avvocatessa Giuliana Grasso, al nostro caro Sindaco Toni Matarrelli, al nostro consigliere Regionale Mauro Vizzino, al Sig. Fabio Marini, alla Prefettura di Brindisi tutta, al Dottor Leo Caroli del Sepac regionale, alla segreteria del Presidente Emiliano, per quello che hanno potuto fare, e alla segreteria del Presidente Sergio Mattarella. La persona che più di tutte mi sento di ringraziare, per non essersi mai arreso, per la sua tenacia e per il suo coraggio, è Angelo Gabriele Pignatelli, che ha lottato fino alla fine senza tirarsi mai indietro. Ritengo invece che grandi responsabilità abbia l’attuale Governo in carica, guidato dal Presidente Conte per manifesta incapacità di gestire simili questioni. Presidente Conte al quale scrivo ininterrottamente da due anni, fino al 22 Giugno, senza che si sia mai degnato di rispondere. Strano per un Presidente che osa proclamarsi “difensore del Popolo”!! Un Governo che, purtroppo, non ha alcuna credibilità verso i nostri istituti di credito. Banche, però, che quando sono state in difficoltà, questo governo, come altri in precedenza, non ha esitato un attimo ad aiutare. Invece noi Partite Iva, che siamo l’ossatura dell’Italia, possiamo morire! Si parla tanto di usura, ma realmente per evitarla si pronunciano solo tante parole senza adottare provvedimenti seri! La delusione più grande! Il silenzio dei colleghi, che ancora non hanno capito che bisogna unirsi per poter vincere la nostra battaglia, contro uno Stato sanguisuga. Invece si pensa ancora al proprio orticello, guardandosi in cagnesco e con invidia. Se non si abbassano le tasse, il costo del lavoro, i balzelli vari e la burocrazia, a breve nessuno di noi avrà più un orticello da coltivare. Cado in piedi dunque, ma non mollo…lotterò ancora per i miei diritti e per riprendermi il mio lavoro! la mia vita! E il mio pensiero più grande va a tutti i colleghi che si sono suicidatisi per colpa della crisi economica, e alle loro famiglie, lotterò anche per loro, affinché nessun collega arrivi più al gesto estremo!  

Ultima modifica il Mercoledì, 24 Giugno 2020 10:28