in città con i piccioni che si riprendono i loro spazi abitativi dopo che i falchi, ingaggiati dall’Amministrazione comunale per allontanarli, non possono prestare il loro servizio a causa della movida. Già proprio così. La movida ha inficiato questo servizio atteso per anni dai residenti per debellare il gap del guano che i piccioni lasciano dappertutto. Così, in assenza dei loro acerrimi nemici i piccioni sono ritornati ad occupare, e defecare, dappertutto. Dalle statue delle chiese barocche ai terrazzi, dai cortili del maniero alle piazze. Nello scorso mese di marzo l’Amministrazione comunale aveva adottato questa soluzione ecologica per risolvere il problema dei colombi selvatici in città. Il servizio era stato aggiudicato dalla ditta Smepa, del servizio Bird Control. Gli istruttori, Michail e Francesco, erano particolarmente scrupolosi nell’effettuare i lanci e riprendere i rapaci sul braccio. L’intervento a mezzo falchi, uno strumento a impatto zero che ha come obiettivo l’allontanamento dei volatili e non impiega tecniche predatorie, si avvale della presenza dei rapaci per provocare stress nelle colonie di piccioni, determinando una graduale diminuzione della riproduzione. L’intervento, che si svolge all’imbrunire, prevedeva 5 interventi settimanali dal primo al sesto mese, 3 interventi dal settimo al dodicesimo mese. Nel primo semestre si attendeva che il 70% dei colombi potessero abbandonare le aree di stanziamento. Si è voluto partire dalle chiese, luogo preferito dei piccioni per nidificare, per poi pian piano avanzare e allargarsi verso il resto della parte antica della città. Sono stati utilizzati 2 tipi di falchi con 2 caratteristiche differenti. Un primo falco che vola basso e un secondo che vola alto (la Poiana di Harris). In ultimo l’utilizzo del falco pellegrino che vola basso e veloce. In effetti il servizio aveva iniziato a funzionare poiché i piccioni avevano iniziato ad allontanarsi dal centro storico, e da altre zone della città in cui erano presenti delle colonie, per rifugiarsi nelle campagne. “Sia i residenti che i commercianti da anni segnalavano il problema e i danni che provocavano la presenza dei volatili. Oltre a costituire un rischio per la salute umana, il guano dei piccioni deturpa spazi, monumenti ed edifici cittadini, creando problemi di igiene anche gravi”, aveva spiegato Maria Teresa Saracino, assessora all’Ecologia e Ambiente. In ogni modo, il particolare volo radente dei falchi non si concilia con la presenza di gente tra ristoranti, pub e bar del centro storico. Le due cose confliggono in tal modo che l’Amministrazione ha deciso di sospendere il servizio per il periodo estivo e riprenderlo in autunno. Così, in assenza dei predatori i piccioni si sono ripreso il centro storico.
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