La città di Brindisi non trova pace, con il braccio di ferro tra amministrazione Rossi e aziende che non hanno risposto all’appello per lo sponsor degli addobbi natalizi-
È questo il clima di solidarietà di cui si parla in ogni sede?
Le rinunce a cui sono costretti tutti i cittadini italiani hanno un peso significativo sulle famiglie, e le richieste da parte delle istituzioni non sono ancora finite. Anzi, stavolta, a pagare i danni è il Natale, ricorrenza religiosa prima che giornata di festa.
Anche in questo caso l’amministrazione non sembra aver colto la sensibilità dei cittadini.
Infatti, secondo la delibera – con cui è stata sancita a denti stretti la decisione di installare un albero di Natale al centro della città – la sobrietà è da considerarsi parte essenziale per non incorrere in una mancanza di rispetto nei confronti dell’emergenza sanitaria in corso.
Non è ben chiaro quale sia il nesso logico dell’enunciato, in quanto il Natale ricordiamo essere una tradizione cristiana e chiedere di rinunciarvi è sì una mancanza di rispetto, ma nei confronti dei credenti e di chi, mai come in questo momento, è chiamato a trascorrere le giornate festive con i pochi componenti della famiglia.
Alla base della nostra linea valoriale c’è il sacro rispetto delle tradizioni religiose, ultimo baluardo rimastoci nell’affrontare una crisi sanitaria, oltre che socio-economica, senza precedenti.
Cittadini abbandonati, saracinesche abbassate, negozi falliti, aiuti economici ancora non arrivati: una lunga lista nera per questo Natale. Eravamo preparati alla sobrietà, o meglio, alla povertà economica e sociale di questo momento particolare per tutta la comunità cittadina; sorprendente, invece, la povertà culturale a cui saremmo destinati con la privazione dei simboli dell’Avvento.
Il Natale dovrà essere un’occasione di raccoglimento e speranza, a maggior ragione bisognerebbe comprendere la necessità di aggrapparsi a un culto religioso.
Avallare la richiesta di non rinunciare ai simboli natalizi, lungi dall’essere un capriccio, è un diritto di tutte le collettività che da mesi combattono una tragedia sanitaria senza fine e un dovere di chi amministra.
Spegnete le polemiche, non lo spirito natalizio.
Federica Masi- delegata alla cultura FI Brindisi
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