Oggi ricorre la giornata mondiale Onu in memoria delle vittime della strada
Mentre a Torre Santa Susanna si sono celebrate le esequie di Ilaria Morleo, la giovane 25enne deceduta lunedì scorso per un incidente stradale, a Mesagne il comandante della polizia locale, Teodoro Nigro, ha lanciato un messaggio, a poche ore dalla Giornata mondiale dell’Onu in memoria delle vittime della strada, affinché aumenti la consapevolezza nell’opinione pubblica di una maggiore sicurezza sulle strade. Il tutto per abbattere le vittime. Intanto, in occasione dei funerali di Ilaria, il comandante Nigro ha inviato un messaggio di condoglianza alla famiglia Morleo: “Partecipo alla famiglia Morleo e alla vicina comunità di Torre Santa Susanna il mio personale e sentito cordoglio per la sfortunata e molto prematura perdita della giovane Ilaria vittima, suo malgrado, di un tragico sinistro stradale”. Per il comandante “fatti di cronaca così tragici creano momenti di profondo dolore anche al personale della polizia locale che, per lavoro, interviene su strada con la speranza di non dover mai corrispondere a gravi lutti come quello che ha funestato la serata di lunedì scorso”. Per questi motivi Nigro ha voluto esprimere alcune considerazioni alla luce dei “tristi pensieri ed emozioni collegati ai recenti fatti di cronaca di infortunistica riguardanti il territorio di Mesagne e, più in generale, la provincia di Brindisi”. Secondo le casistiche “sono le strade urbane ed extraurbane ad essere maggiormente interessate da alte percentuali di sinistri stradali rapportati ad altri luoghi destinati a circolare”, ha precisato il comandante.
In quest'ottica l’Amministrazione comunale di Mesagne ha in corso una serie di accorgimenti, anche strutturali, finalizzati ad una maggiore sicurezza stradale, reale e percepita. Nuovi asfalti, nuovi rallentatori della velocità, nuova segnaletica orizzontale e verticale, maggiori controlli dinamici e statici sul modo di condurre gli autoveicoli, nuova illuminazione urbana, nuovi rondò in luoghi in cui l’intersezione a raso crea un potenziale pericolo. “Certamente è solo l'inizio di un percorso. Un caposaldo non può mai derogarsi: la convivenza veicolo, pedone o ciclista deve ridursi al minimo dando la massima sicurezza”, ha tenuto a far notare Nigro, anche in virtù delle “recenti migliorie normative, in parte sanzionatorie ed in parte programmatiche, che finalizzano la tutela di pedoni, conducenti di veicoli elettrici e diversamente abili prevedendo proprio le strade urbane ciclabili, le corsie ciclabili e la così detta “casa avanzata” per i velocipedi”. Infine, il comandante Nigro ha invitato tutti a una riflessione perché “della prudenza, diligenza e guida bisogna farne un sano stile di guida al fine di salvaguardare se stessi e gli altri in uno spunto evolutivo che porti, ovviamente con gradualità, a ridurre sempre più l’incidentalità, fermo restando che muoversi liberamente è principio di vita sociale fondamentale per ognuno di noi”.
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