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Anpi. Oggi tacciano le telecamere e parli la diplomazia
Dopo la Seconda Guerra Mondiale,
c’è stato chi ha tolto i cadaveri dalle strade;
chi ha pulito il sangue e sepolto i morti.
C’è stato chi ha fatto salire, su treni diretti al Nord, bambini poveri e malnutriti, per ridare loro dignità, cibo e felicità.
Dopo la seconda Guerra Mondiale,
c’è stato chi ha ricostruito le strade, le scuole, le case, le Chiese.
C’è stato chi ha pianto i suoi figli, fratelli, padri, senza provare odio, rancore, rabbia.
Dopo la seconda Guerra Mondiale,
c’è stato chi ha sognato un’Italia Libera, Democratica, Pacifista, Egualitaria.
C’è stato chi ha messo nero su bianco questi valori, scrivendo la più bella Costituzione del mondo.
Dopo la seconda Guerra Mondiale,
c’è stato chi ha guardato oltre il suo presente e, pur partendo dal dolore del passato, è riuscito ad immaginare un futuro migliore.
Oggi nel mondo ci sono tante guerre,
ma solo per poche le telecamere sono accese.
Nelle guerre di oggi,
c’è chi compra il vestito nuovo per sedere ogni sera in un salotto televisivo diverso.
C’è chi è pacifista e chi si dice più pacifista degli altri.
C’è chi fa affari e accumula ricchezza con la guerra.
C’è chi muore con le unghie laccate rosso sangue e chi nasce sotto i bombardamenti in una metropolitana.
C’è chi, per sfuggire dalla guerra, muore a 14 anni, nel mar Mediterraneo, con la pagella cucita nella tasca dei pantaloni e chi porta scolpito sulla tenera spalla il proprio nome e cognome per essere riconosciuto.
C’è chi in cerca della pace scappa dalla propria casa, portando con sé il cane o il gatto.
C’è chi raccoglie i morti per strada e chi li fotografa.
C’è chi crede che RESISTERE significa UCCIDERE.
C’è chi apre conti corrente per le vittime di guerra e chi ruba fondi per le vittime di guerra.
C’è chi chiede la verità e chi crede di esserne l’unico depositario.
C’è chi spara perché è stato sparato.
C’è chi pensa di vincere e, intanto, stiamo perdendo. Tutti.
C’è chi infanga l’ANPI e c’è chi, come noi, continua a credere che la PACE e la MEDIAZIONE siano sempre, in ogni angolo del mondo, la soluzione dei conflitti.
In questo giorno di RESURREZIONE, noi ci auguriamo che tacciano le telecamere, facciano silenzio gli onniscenti e parli solo la DIPLOMAZIA.
ANPI Mesagne
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