Gli intensi auguri del sindaco Toni Matarrelli
Natale è Natale. Il significato che ha, e che assume, lo rende una ricorrenza che non può essere paragonata ad altro. Ci penso da qualche giorno, come spesso accade in questo periodo.
È festa nelle case, dove le famiglie trovano l’occasione per ritrovarsi. È festa nelle comunità, che realizzano ogni possibile sforzo per organizzare iniziative pubbliche di richiamo. Stelle comete, alberi in piazza e luminarie a incorniciare una ricorrenza che è soprattutto un sentimento. E un desiderio di serenità che si fa più forte, mentre si ricongiunge ai ricordi più cari, alle immagini delle persone che si amano, al bisogno di sicurezza.
Le limitazioni della pandemia degli ultimi due anni hanno fatto riscoprire l’intima importanza di momenti di cui abbiamo più che mai bisogno. La distanza forzata ci ha dimostrato come ciò che sembrava doversi ripetere con imperturbabile ciclicità, influenzato da pochi fattori oggettivi quali il tempo a disposizione e le scelte soggettive, in realtà poteva ad un tratto smettere di essere routine per ragioni nuove e fino a quel momento sconosciute. Il conflitto russo-ucraino ha poi aperto voragini nei sogni di pace in cui a lungo la nostra civiltà si è cullata. Oggi il pensiero è per i civili che tremano sotto le macerie e per la paura delle bombe, in Ucraina e in tutti i Paesi in cui si stanno consumando guerre dalle quali milioni di vittime innocenti scappano ogni giorno per provare a darsi una possibilità di salvezza.
A ciascuno di noi le feste concedono momenti intensi, per più ragioni. Si accompagnano spesso alla consapevolezza che si tratti di parentesi temporali destinate ad amplificare gioie e incontri, ma anche solitudini profonde, assenze che si fanno più pesanti, privazioni di cui ci si vorrebbe finalmente alleggerire. Il programma di iniziative che l’Amministrazione Comunale ha definito ha un intento ben preciso, è stato infatti creato con lo scopo di aggiungere un senso collettivo al significato privato del periodo che viviamo. E con l’obiettivo di contribuire a colmare possibili vuoti, ma anche di far apprezzare luoghi e monumenti che appartengono alla quotidianità dei nostri occhi, e che non smettono di stupire lo sguardo di chi li osserva per la prima volta o dopo molto tempo.
Godiamoci ciò che abbiamo e condividiamolo con chi ha meno, con coloro che hanno più bisogno di conforto, sostegno, speranza. Perché è il presente che ci offre l’occasione più gratificante, ora e qui, quella di praticare la gentilezza e la solidarietà senza attendere nulla in cambio.
Ed è sempre il presente che ci permette di coltivare la bellezza attraverso la cura che scegliamo di avere per le fragilità, l’infanzia, il futuro. Riuscirci, nel modo che è più congeniale alla natura e alle possibilità di ognuno, è il mio augurio.
A tutte e tutti, Buon Natale.
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