Mesagne. Le eccellenze della Sanità
Non è assolutamente vero che la Sanità pubblica è completamente in crisi e mal gestita. Vi sono anche, e fortunatamente, delle eccellenze che si ergono grazie, soprattutto, alle professionalità degli uomini e delle donne che in esse vi lavorano e che fanno la differenza. È il caso del Consultorio familiare presente nell’ex ospedale “San Camillo De Lellis” di Mesagne che è un fiore all’occhiello della sanità provinciale, e non solo.
L’equipe del Consultorio è composta dalle dottoresse Marialucia De Icco e Claudia Bruno, entrambe ostetriche, e dal ginecologo-responsabile, Leonardo De Matthaeis. Il team, inoltre, si avvale della collaborazione, per la parte psicosociale, di un’assistente sociale, la dottoressa Maria Piccigallo e di una psicologa, la dottoressa Daniela Maria Inguscio. I numeri e la qualità delle prestazioni erogate all’utenza, molte volte anche minorenne, fanno ben comprendere il quadro gestionale di questo servizio in rosa erogato dall’Asl Br/1. Ad esempio, solo nel 2022 presso il Consultorio sono stati eseguiti 2.060 pap-test, 360 tamponi vaginali, 1.305 visite ostetriche e ginecologiche. Inoltre, si è registrato un incremento notevole, rispetto agli anni precedenti, del numero delle certificazioni rilasciate per consentire l’interruzione volontaria di gravidanza.
In alcuni casi si è trattato di ragazze minorenni che si sono rivolte al tribunale per ottenere la certificazione per l’interruzione della gravidanza in atto. Per l’interruzione di gravidanza delle ragazze minorenni “è necessaria la firma di entrambi i genitori, nel caso in cui la minore non voglia coinvolgere il padre o la madre o entrambi, si attiva l’iter per avere l’autorizzazione del giudice tutelare che si sostituisce ai genitori”, ha spiegato il dottor Leonardo De Matthaeis. Un aspetto sociale quest’ultimo, per la verità, che fa riflettere e che andrebbe approfondito al fine di prevenire tali situazioni. In ogni modo, subito dopo l’interruzione di gravidanza, certificata dal Consultorio, si affianca alla paziente un percorso gestito dagli psicologi al fine di comprendere le ragioni che hanno spinto la donna a mettere in atto l’interruzione volontaria.
Tuttavia, è stato accertato che una delle ragioni è il mancato ricorso delle donne alla contraccezione. Ecco perché l’equipe medica ha messo in campo una campagna di prevenzione, soprattutto tra i giovanissimi, per l’uso dei contraccettivi durante i rapporti sessuali ed ha chiesto al servizio Farmaceutico dell’Asl la distribuzione gratuita dei contraccettivi a questa particolare fascia di età. Altro servizio offerto dal Consultorio è lo screening per il tumore alla cervice uterina che si esegue con l’Hpv -Dna test alle donne che hanno un’età compresa tra i 31 e i 64 anni. Per le ragazze di età compresa tra i 25 e i 30 anni si esegue il pap-test. L’accesso ai servizi del Consultorio è gratuito per tutti i cittadini e le cittadine di ogni età, compresi immigrati ed extracomunitari.
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