IRCCS DE BELLIS, PAZIENTE CRITICO: DALLA RIANIMAZIONE A CASA

Dicembre 04, 2023 840

IL PAZIENTE CRITICO: DALLA RIANIMAZIONE ALL’OSPEDALIZZAZIONE DOMICILIARE

PERSONALE SANITARIO A CONFRONTO ALL’IRCCS “DE BELLIS” DI CASTELLANA GROTTE

 Vi è un’area della sanità che sta cambiando. Il passaggio da un’alta intensità assistenziale alla cura domiciliare sembrava in passato, un passaggio difficile, improponibile. L’IRCCS “de Bellis”  di Castellana Grotte, con il suo personale, sta valorizzando un nuovo percorso di cura che accorcia le distanze tra l’ospedale ed il domicilio. Di questo si è discusso nel convegno medico scientifico svoltosi per l’intera giornata di sabato scorso presso il nuovo centro congressi dell’istituto specializzato in gastroenterologia. Direttori universitari ed intensivisti a confronto, infermieri e fisioterapisti aperti a discutere delle loro esperienze.

“Ci sono delle aree che si stanno strutturando per fare il passaggio dalla terapia intensiva, dopo una stabilizzazione ed una riabilitazione ottimale, direttamente a domicilio: non è un percorso facile, ha spiegato il dottor Pier Francesco Di Masi, occorrono strategie, cliniche ed assistenziali, ma è un obiettivo da raggiungere in quanto la ospedalizzazione domiciliare dei pazienti ad alta complessità con ventilazione e nutrizione artificiali consente un contenimento dei costi di gestione ma deve essere ancora ottimizzata. In Puglia – ha sottolineato il dottor Di Masi - l’assistenza domiciliare ai pazienti gravi con malattie neurodegenerative come sla, sma e distrofie viene assicurata a macchia di leopardo: ci sono zone ben coperte ma altre che lasciano molto a desiderare. E questo – ha concluso con il dottor Di Masi – non è giusto per questi pazienti che hanno bisogno di tanta umanità”. Il “De Bellis” comunque segue questi pazienti a domicilio anche con l’ausilio della telemedicina.

La parola è stata data inoltre all’utenza per un confronto costruttivo su una sanità che “deve” cambiare con la testimonianza di Chiara Candela, malata di sla.  Alleanza terapeutica in luogo della medicina difensiva. Perché la qualità della vita dei malati possa diventare non più un optional ma un target di primaria importanza. E’ stato così descritto un arco assistenziale, analizzando le migliori procedure in grado di contenere i tempi di degenza, migliorare la relazione medico paziente, in linea con il principio, sempre più richiesto, di umanizzazione delle cure.

Sul fronte della terapia intensiva, invece, il dottor Francesco Gabriele ha illustrato i protocolli specifici in uso al “De Bellis” per l’appropriatezza dell’uso degli antibiotici in modo da ridurre il fenomeno dell’antibiotico resistenza e nel contempo la spesa farmaceutica.