“Atto di dolore” porta in scena la storia di Leonardo Vitale e la lotta alla mafia

Marzo 11, 2025 482

Prosegue la nuova rassegna al Teatro Sociale di Fasano, sostenuta dal Comune di Fasano - Assessorato alla Cultura del Comune di Fasano, con Puglia Culture, e la collaborazione artistica di Katharà.

Giovedì 13 marzo alle ore 20.30 andrà in scena la compagnia Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti con lo spettacolo “Atto di dolore”, di e con Riccardo Lanzarone.

La pièce accende i fari sulla storia di Leonardo Vitale, il primo pentito di Cosa Nostra a cui nessuno diede ascolto e che fu ripagato con la seminfermità mentale e con il manicomio criminale. Un nome quasi sconosciuto ai più quello di Vitale, che sarebbe invece potuto diventare un personaggio cardine del Novecento italiano: se fosse stato creduto, l’Italia non sarebbe mai diventata palcoscenico delle tristemente celebri stragi di mafia. 

La sinossi dello spettacolo
Leonardo Vitale nasce in una famiglia affiliata a cosa nostra, lo zio paterno Giovanbattista detto “Titta” è alla guida della cosca mafiosa di Baida dove Leonardo si forma come uomo di mafia trovandosi anche costretto a uccidere. Il 29 marzo 1973 Vitale si presentò alla questura di Palermo e dichiarò che stava attraversando una crisi religiosa e intendeva cominciare una nuova vita; si autoaccusò di due omicidi, di un tentato omicidio, di estorsione e di altri reati minori, e fece i nomi di Salvatore Riina, Giuseppe Calò, Vito Ciancimino ed altri mafiosi. Quelle dichiarazioni portarono all’arresto di quaranta mafiosi delle borgate palermitane, ma la metà di questi si resero latitanti o furono rilasciati qualche tempo dopo per insufficienza di prove. Lo stesso Vitale finì nel carcere dell’Ucciardone per le sue dichiarazioni, dove venne sottoposto a numerose perizie psichiatriche e dichiarato seminfermo di mente, affetto da schizofrenia, venendo rinchiuso nel manicomio criminale di Barcellona Pozzo di Gotto.

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