Xylella. Coldiretti: buone pratiche nei terreni incolti

Aprile 13, 2015 2823

coldiretti puglia logo2“Raccogliamo le sollecitazioni del Ministro Martina a sensibilizzare i nostri imprenditori sulla necessità di concludere tempestivamente le arature e le potature in campagna e raddoppiamo, mettendo a disposizione i nostri giovani di Coldiretti per la pulizia e l’attuazione delle buone pratiche nelle aree demaniali abbandonate e di fatto incolte.

Ci assumiamo l’impegno di completare il lavoro in 15 giorni, ma chiediamo al Ministro che in 15 giorni assicuri alla Puglia e al Salento la dichiarazione di stato di calamità, come promesso nel corso della sua venuta a Lecce”. Risponde operativamente il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, alla lettera inviata dal Ministro Martina al Presidente Nazionale Moncalvo, organizzando tempestivamente le attività della task force di Coldiretti, in coordinamento con i tecnici delle OP CoopOLio, Olivicoltori di Puglia e PugliaOlive, per pulire i terreni incolti ed eventualmente quelli demaniali abbandonati.

Coldiretti Puglia ha chiesto all’inizio di aprile un incontro urgente al Direttore regionale del Demanio, segnalando ‘la stringente necessità di attivare senza indugio – si legge nella lettera - sui terreni ricadenti nelle aree demaniali, sia che già risultino in concessione sia che versino in stato di abbandono, misure utili a garantire salvaguardia ambientale, conservazione del bene pubblico e fermare così la diffusione della malattia che trova nei terreni abbandonati un habitat favorevole”.

Per questo “abbiamo deciso di provvedere – spiega Cantele – ad organizzare le squadre di giovani imprenditori agricoli che dovranno dare piena attuazione alle Linea Guida elaborate dalla Regione Puglia a luglio 2014 e facenti parte del Piano per l’Emergenza del Commissario Silletti, già ampiamente divulgate nel corso di oltre 100 incontri territoriali con i nostri olivicoltori in provincia di Lecce e attraverso il video tutorial prodotto da Coldiretti Puglia sulla malattia e la profilassi che conta già 6.074 contatti www.youtube.com/watch?v=enbKyq7FpKo&list=LLgkQr6E0UFfACW0WTyFikUQ”. Le buone pratiche agronomiche sono obbligatorie e vanno effettuate anche sui territori abbandonati/non coltivati, considerato che, tra l’altro, i terreni abbandonati non dovrebbero essere oggetto di pagamento di premio PAC per il mancato rispetto della condizionalità a favore della tutela delle vocazioni produttive del territorio.

La dichiarazione dello stato di calamità naturale va accompagnata da una dotazione finanziaria ad hoc, destinata esclusivamente alla emergenza ‘xylella fastidiosa’ nel Fondo di solidarietà nazionale, oggi incapiente, da interventi indennizzatori per i danni diretti e indiretti a carico delle quasi 7mila aziende colpite dalla xylella.

Bari, 13 aprile 2015

Ultima modifica il Lunedì, 13 Aprile 2015 17:41