Piro, l'asso dell'Amministrazione Molfetta. "Ok, è la strada giusta"

Tranquillino Cavallo Settembre 13, 2015 3588

piro maurizio sedutoGrande soddisfazione a Mesagne per le manifestazioni estive che hanno sancito (Articolo completo su edizione odierna del Nuovo Quotidiano di Puglia)

la sua rinascita turistica, culturale, commerciale ed enogastronomica. Finalmente, c'è stato l'anno della svolta dopo lustri di crisi. Certo, la strada è stata segnata adesso bisognerà percorrerla senza guardare indietro. Gran parte di questo merito è del direttore artistico della città di Mesagne, Maurizio Piro, che in sole due settimane ha allestito un cartello di manifestazioni che hanno fatto da colonna sonora a tutti i palati socio-culturali, anche i più esigenti. Il sindaco Pompeo Molfetta ha creduto in lui ed ha investito risorse umane e finanziarie affidandogli la conduzione di questo cruciale settore sociale.

Piro, come è andata secondo lei la stagione estiva?

L’andamento e il gradimento della rassegna MesagnEstate 2015 viene inevitabilmente certificata dal pubblico. La grande partecipazione e il gradimento dei mesagnesi e della gente proveniente dalle diverse località della provincia, mi porta a dire senza ombra di dubbio che e’ andata fin troppo bene. Tralasciando l’affetto e la soddisfazione di tantissime persone, associazioni e attività commerciali per il mio ritorno alla vita pubblica, ho raccolto in città e in ogni piazza l’entusiasmo per la riscoperta partecipazione alla vita sociale nel paese. Questo mi basta e avanza. Per cui la considero una bella stagione.

Però c'è stato anche qualche flop, con artisti venuti meno e associazioni che non hanno rispettato gli impegni.

L’unica serata programmata dall’Amministrazione comunale che e’ saltata senza recupero e’ stata quella del comico Alberto Farina colto da malore durante la tournee e obbligato al riposo. Per le altre solo degli spostamenti di data. Un paio invece sono avvenute per rinuncia che e’ cosa diversa dal recupero dell'iniziativa. Vedremo come organizzarci in futuro. Ha fatto un conto di quante migliaia di turisti sono arrivati a Mesagne in questa torrida estate? Non ho l’assillo e la preoccupazione, come qualcuno ha avuto in passato, di contare gli ingressi in città. Guardo alla sostanza, alla moltitudine di gente che ha popolato la nostra Mesagne, alle soddisfazioni dei commercianti per la ripresa dei consumi. E questo vuol dire che qualcosa ha funzionato.

Qual è il suo asso nella manica?

Credo che la gente apprezzi molto la presenza costante in città, il vigilare affinché tutto vada bene in termini organizzativi e di servizi. L’essere riuscito a fare gruppo con la collaborazione incondizionata da parte degli operai che si sono occupati del montaggio e smontaggio palco e della gestione delle sedie, guidati dal bravo Francesco Renis che hanno fatto l’impossibile per garantire a volte doppie manifestazioni. E poi ci sono stati gli uffici che mi hanno supportato. Credo la gente abbia apprezzato l’ entusiasmo e la nostra passione per questo settore e forse anche un po’ per la competenza. Nella predisposizione del cartellone invece la forza credo sia nella scelta popolare degli eventi. Avendo come primo obiettivo stimolare l’interesse dei cittadini a partecipare, a fargli uscire dalle proprie case, a fargli riscoprire il gusto della partecipazione e perche no’ di gustare una buona pizza o un buon primo piatto e una bella birra fresca visto il caldo torrido che ci ha fatto compagnia quasi tutta l’estate. Oggi il rischio forte era quello nel tentativo di elevare culturalmente il cartellone, di buttare i soldi nella spazzatura. Virtualmente ho bussato alle porte delle famiglie, delle mamme dei papà che per svariate ragioni sono costretti a vivere tutto l’anno nelle proprie case privi di qualsiasi stimolo ad uscire. Chi ha deriso la scelta di ospitare gli Homo Sapiens nella serata finale della festività patronale e’ rimasto deluso pensando e sperando che partecipasse poca gente. Poi le migliaia di persone presenti che si sono divertiti con lo storico gruppo musicale, gli ha tolto il sorriso dalle labbra.

Qualche anticipazione sulla stagione di prosa e il Natale?

Nella programmazione teatrale e in particolare del Natale avremo modo tutti insieme, compreso le scuole, associazioni, settori produttivi e commerciali della città, di costruire un percorso nuovo rispetto al passato e che sia nello stesso tempo efficace, partecipato e apprezzato dal pubblico, cercando di creare luoghi di interesse culturale, commerciale e di spettacolo in forma permanente dal 19 dicembre al 6 gennaio. Questa e’ la mia idea.