è stata luogo di incontro e dibattito conclusivi del progetto che ha visto una nuova collaborazione tra la Biblioteca di Mesagne e l’ Associazione di promozione sociale “Chaos”, fondata da noi studenti del Liceo Scientifico “E. Ferdinando”. L’ incontro si incentrava sul pensiero del Prof. Trifone Gargano già espresso nel suo libro “ La Letteratura al tempo di Facebook” redatto nel Luglio 2014, che i ragazzi dell’ associazione hanno letto e analizzato durante una serie di sedute svoltesi sotto l’ attenta supervisione di Sabrina Lupo operante presso la Biblioteca Comunale. Altri protagonisti della serata sono state le professoresse e maestre di alcune scuole locali fortemente interessate all’ argomento. Noi ragazzi abbiamo così avuto l’ opportunità di esprimere e chiarire i numerosi dubbi sorti durante la lettura del libro, in quanto si tratta di un tema vicino a noi giovani che affrontiamo quotidianamente anche semplicemente stando in classe. Delineare una propria teoria a riguardo non è facile, tuttavia il professore ha sapientemente illustrato la sua, stimolando, anche con un pizzico di ironia, l’ intervento dei presenti: ha esaustivamente risposto ai nostri quesiti attingendo dalla sua vasta cultura letteraria e discusso con i docenti riguardo le loro perplessità. Il termine del dibattito ha visto d’ accordo tutti i partecipanti, i quali hanno raggiunto la consapevolezza che un’introduzione sapiente e modica della tecnologia nel sistema educazionale può favorire sia l’insegnamento che l’ apprendimento. Tutto ciò è un processo già avviato in quanto ci troviamo in un’ epoca di svolta. Mettere in pratica e al servizio della società le conoscenze che la scuola ci fornisce è per noi una grande soddisfazione, soprattutto se i nostri progetti hanno successo e ricevono i complimenti di personalità come il Prof. Gargano. L’associazione sarà felice di impegnarsi in nuovi progetti e di rinnovare la collaborazione con la Biblioteca, punto di riferimento e ispirazione per i ragazzi. Il Presidente e la Vicepresidentessa Marco Sabato e Silvia D’Errico