PARCHI: COLDIRETTI PUGLIA A MINISTRO COSTA "NECESSARI LEGGE RIFORMA E CONTRASTO A INVASIONE DI CINGHIALI"
La necessaria riforma in materia di parchi rappresenta una tappa fondamentale per promuovere progetti innovativi basati sulla collaborazione tra imprese agricole e agroalimentare e aree protette in vista di uno sviluppo locale sostenibile, mentre al contempo va sostenuta un’azione di contrasto all’invasione di cinghiali che, oltre ai danni in campagna, provocano fino a 350 incidenti stradali l’anno in Puglia. E’ quanto chiede Coldiretti Puglia al Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, in occasione della visita al Parco Nazionale dell’Alta Murgia.
“Particolare valore è da riconoscere alla partecipazione degli agricoltori nei consigli di gestione delle aree protette in vista di superare la marginalità e integrare i parchi nel complessivo sistema istituzionale garantendo il necessario consenso sociale. Proprio nel Parco nazionale dell’Alta Murgia le attività agroalimentari possono considerarsi tra quelle di maggiore rilevanza economica dell’area distrettuale murgiana che abbraccia la Puglia e la Basilicata”, spiega il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
E’ concentrato nell’area distrettuale pugliese il 31,6% degli addetti alle imprese lattiero-casearie della Puglia e in quella materana il 21,7% di quelli lucani. Lungo la filiera agroalimentare – aggiunge Coldiretti Puglia - operano 6.298 agricole, 127 di trasformazione, mentre gli addetti sono valutabili in circa 5000 unità, di cui 3000 circa operano nelle fasi agricole, 1000 nella fase industriale e 1000 nella fase terziaria della filiera lattiero-casearia.
“Si tratta evidentemente di una realtà economica di grande rilevanza che ha bisogno di essere adeguatamente rappresentata in seno agli organi di gestione del Parco dell’Alta Murgia. La medesima maggiore integrazione deve essere garantita tra il Parco nazionale del Gargano e le attività agroalimentari presenti nell’area che possono considerarsi tra quelle di maggiore rilevanza economica per la provincia di Foggia, considerato che il Parco copre un’area di più di 120.000 ettari ospitando innumerevoli habitat, specie vegetali e animali della biodiversità nei territori di ben 18 comuni”, insiste il direttore di Coldiretti Puglia, Pietro Piccioni.
Soprattutto – precisa la Coldiretti – si afferma l’orgoglio di vivere nei parchi da parte degli agricoltori residenti nella convinzione, fatta propria dalla proposta di legge, che solo un’agricoltura che produce fa bene all’ambiente.
Sono proprio i Parchi ad essere stati presi d’assalto dai cinghiali che proliferano senza freni– denuncia Coldiretti Puglia Coldiretti – mettendo anche a rischio l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali anche in aree di elevato pregio naturalistico.
I cinghiali – sottolinea la Coldiretti - hanno preso possesso del territorio delle aree protette e si sono spinti anche nei centri abitati con segnalazioni nei paesi e nelle grandi città, oltre che nelle aree coltivate. In pericolo – precisa la Coldiretti - non ci sono solo le produzioni agricole necessarie per soddisfare la domanda alimentare dei cittadini ma anche la sicurezza delle persone che in alcuni territori sono assediate fin sull’uscio di casa, senza dimenticare gli incidenti stradali ed i pericoli per i mezzi di soccorso.
In Puglia sono enormi le perdite registrate in campagna causate dalla fauna selvatica, con un danno pari ad oltre 13 milioni di euro, per cui Coldiretti Puglia ha chiesto al Ministro Costa di lavorare insieme ad una radicale modifica della legge 157 del 1992 per salvare le campagne dove ormai ci sono più cinghiali che lavoratori agricoli.
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