Clandestini a bordo di un camper. Arrestata una donna
Nella mattinata di ieri 02 settembre 2020, nel porto di Brindisi, la Polizia di Frontiera, unitamente a personale della Guardia di finanza e dell'Agenzia delle Dogane — durante lo svolgimento di attività mirate al contrasto del fenomeno dell'immigrazione clandestina — ha proceduto al controllo di un camper noleggiato in Svezia e condotto da una cittadina di origine ucraina L. S. di 54 anni. Nella circostanza, durante l'ispezione del mezzo, notando che la conducente, nonostante avesse affermato di essere l'unica presente sul camper, si frapponeva in maniera sospetta al controllo del vano dei servizi igienici, si procedeva ad un'ispezione più accurata del predetto vano trovando nascosti nr.5 clandestini di nazionalità albanese. Nell'occasione, la Polizia di Frontiera, di concerto con la Guardia di Finanza e l'Agenzia delle Dogane, procedeva all'arresto di L.S., di nazionalità ucraina, per il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina di cui all'ad. 12 co.1 e co. 3 del d. Igs. 286/99 e ss.mm.ii., conducendo la stessa presso la Casa Circondariale di Lecce e procedendo, inoltre, al sequestro del camper utilizzato per il trasporto di clandestini. A carico di alcuni dei suddetti cittadini albanesi risultavano delle inammissibilità sul territorio nazionale motivo per cui hanno utilizzato la modalità clandestina per l'ingresso in Italia, connesse anche alle limitazioni alla circolazione al D.P.C.M. del 07 agosto 2020.
Tale attività si inquadra in una più generale azione di contrasto all'ingresso illegale nel territorio italiano, nonché al controllo delle disposizioni in materia di contenimento connesse all'emergenza sanitaria COVID-19. In tal senso circa 30000, infatti, sono stati i controlli effettuati in ambito portuale ed aeroportuale. In questo ambito, la Polizia di Frontiera, nella serata dei 29 agosto 2020, non ha consentito l'ingresso in Italia di nr. 36 cittadini albanesi che chiedevano di entrare per motivi di salute, respingendoli. Le ragioni del mancato ingresso sono da imputare al fatto che la documentazione sanitaria da loro presentata non risultava essere idonea a consentire l'entrata nel territorio italiano. Questi provvedimenti sono stati adottati in considerazione del fatto che, nell'ultimo periodo, è accaduto spesso che diversi cittadini albanesi non soggiornanti sul territorio nazionale, all'atto dei controlli di frontiera, hanno falsamente dichiarato di voler entrare in Italia per ragioni di salute esibendo una ricevuta di prenotazione di vista medica effettuata con i portali telematici a ciò dedicati. L'esito di un'attività info investigativa condotta da quest'Ufficio ha accertato che tali cittadini non si sono mai presentati presso le strutture sanitarie per essere sottoposti agli accertamenti medici prenotati.
Tale attività di contrasto ha sicuramente creato un deterrente all'ingresso finalizzato al raggiro della normativa attualmente in vigore.
A BRINDISI LO SPETTACOLO DELLA DANZA AEREA SUL PORTO
Uno spettacolo di grande fascino. Unico nel suo genere. Suggestioni al crepuscolo del giorno che prendono la forma della danza aerea sullo specchio d’acqua del porto di Brindisi. Il mito e la bellezza, la danza e il mare, creature leggendarie, sfide infinite e musiche da cinema, saranno gli elementi di «Prime Visioni - I Suoni dal Mare», uno spettacolo indimenticabile da un’idea di Elisa Barucchieri in programma il prossimo venerdì 4 settembre, in due momenti, alle ore 19 e in replica alle 21.30 sul lungomare Regina Margherita, in prossimità dell’area parquet. Lo spettacolo è organizzato da «ResExtensa dance company» con fondi regionali destinati al piano straordinario «Custodiamo la Cultura in Puglia». Testi a cura di Selene Favuzzi.
La visione dello spettacolo sarà consentita a un numero di spettatori controllato, nel rispetto delle misure che garantiscano la sicurezza di artisti, personale e spettatori dettate dalle linee guida nazionali e dai protocolli regionali antiCovid.L’ingresso è gratuito e il pubblico accederà all’interno di un’area destinata e delimitata nella quale saranno fatte osservare tutte le prescrizioni vigenti in materia di rispetto delle distanze e di utilizzo della mascherina.
Come sfondo, il sole che tramonta. Colonne sonore e parole da film che hanno narrato del mare, danza spettacolare a terra, in aria, in acqua, per uno spettacolo suggestivo e unico, perfetto per una sera di mezza estate. Tra terra e acqua e nel cielo. Un momento di meraviglia, immagini, con le sensazioni del mare, per celebrare quella speciale connessione che lega da sempre la fascinazione umana al mistero del mare.
Una creazione ‘prepotente’ inserita nelle anse del porto interno di Brindisi: Elisa Barucchieri libera la fantasia, non lesina risorse, trasmette entusiasmo per rappresentare un’ode magica e appassionata alla potenza del rapporto che dai primordi del tempo lega l’uomo al mare. Un’ode affidata in primo luogo al dinamismo espressivo di corpi instancabili: danzatori aerei, assicurati al braccio di un’autogrù proteso sul mare, planano sull’acqua come gabbiani, la lambiscono e, quasi fatta preda, subito riprendono il volo; altri corpi rotolano sulla superficie dell’acqua all’interno di sfere trasparenti simili a gigantesche bolle di sapone; e ancora danzatori nuotano alla stregua di pesci rossi dentro ampolle di cristallo. «Prime Visioni - I Suoni dal Mare» dipinge sul cielo un Poseidone insolitamente pacato e in vena di sorrisi che, invece di scatenare tempeste, scuote il tridente per ordinare a tritoni, sirene, ondine, naiadi e altre ninfe del mare poste al suo comando di dare vita a giochi e acrobazie.
Il nostro porto farà da palcoscenico a uno spettacolo ricercato e costellato di meraviglia, capace di coniugare leggenda epica, musiche da film dedicati al mare e uno scenario che, a partire dal tramonto, si accenderà di luci riflesse sull’acqua, di coreografie sognanti e visionarie, di giochi bambini che trafiggono l’immaginario come fa Poseidone con il suo tridente che pianta nel suolo per fare sgorgare l’acqua.
«E il mare concederà a ogni uomo nuove speranze, come il sonno porta i sogni».
Cristoforo Colombo