Redazione
CONTROLLI “ANTI COVID” DELLA POLIZIA: CENTINAIA DI PERSONE IDENTIFICATE NUMEROSE LE CONTESTAZIONI
Continua incessante da parte delle Volanti della Questura di Brindisi l’attività di controllo del territorio finalizzata alla prevenzione e repressione dei reati nonché al rispetto della normativa sul contenimento del contagio da Covid19.
Nel pomeriggio di ieri, intorno alle 14,30, una Volante è intervenuta al rione Commenda dove poco prima G.L.(classe 1974) pregiudicato brindisino, aveva danneggiato un semaforo. Il senso civico e la collaborazione di un cittadino che ha contattato la linea di emergenza segnalando l’accaduto e fornendo una puntuale descrizione dell’autore del fatto, ed a cui va il ringraziamento del Questore, hanno permesso agli uomini dell’UPGSP di rintracciarlo ad alcune centinaia di metri dall’incrocio. Nonostante avesse cercato di dileguarsi dirigendosi verso il centro storico della città imboccando il sottopassaggio della stazione ferroviaria che unisce Via Tor Pisana a Piazza Crispi, G.L. è stato bloccato dai poliziotti dopo un breve inseguimento e accompagnato negli Uffici della Questura per essere denunciato per il reato di danneggiamento aggravato.
Gli ultimi giorni hanno registrato un ulteriore rafforzamento del dispositivo del controllo del territorio messo a punto dalla Questura per garantire il rispetto della normativa sul contenimento del contagio da Covid19. Dall’inizio della settimana gli uomini delle Volanti e dei Commissariati distaccati di Ostuni e Mesagne , coadiuvati dal Reparto Prevenzione Crimine di Lecce, hanno identificato oltre 700 persone e controllato oltre 400 veicoli; soltanto nel centro abitato di Brindisi le contestazioni per violazione delle norme “anti covid” sono state 26. La collaborazione delle Volanti con la Divisione Polizia Amministrativa della Questura e con la Polizia Locale di Brindisi ha portato al controllo di 14 esercizi commerciali (Bar, Sale Giochi e Supermercati) tradottisi in due contestazioni per violazioni delle norme previste dall’ultimo DPCM e due contestazioni di violazioni amministrative di altro genere.
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Oria. Sorpreso con 10 grammi di eroina nascosti nella biancheria intima, denunciato. A Oria, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Francavilla Fontana, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 52enne per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. In particolare, nel pomeriggio di ieri, durante un controllo alla circolazione stradale, l’uomo è stato controllato a bordo di un’autovettura e, a seguito di perquisizione personale e veicolare, è stato trovato in possesso di 10 grammi di eroina, occultati all’interno della biancheria intima, successivamente sequestrati.
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COLDIRETTI, ORA BRUXELLES VUOLE ANNACQUARE IL VINO
Togliere l’alcol dal vino ed aggiungere acqua è l’ultima trovata di Bruxelles per il settore enologico già sotto attacco con la proposta di introdurre etichette allarmistiche per scoraggiarne il consumo previste nella Comunicazione sul “Piano d’azione per migliorare la salute dei cittadini europei. E’ quanto afferma la Coldiretti nello svelare i contenuti del documento della Presidenza del Consiglio dei Ministri Ue in cui viene affrontata la pratica della dealcolazione parziale e totale dei vini. La proposta prevede di autorizzare nell’ambito delle pratiche enologiche l’eliminazione totale o parziale dell’alcol con la possibilità di aggiungere acqua anche nei vini a denominazione di origine.
In questo modo viene permesso ancora di chiamare vino, un prodotto – sottolinea la Coldiretti – in cui sono state del tutto compromesse le caratteristiche di naturalità per effetto di trattamento invasivo che interviene nel secolare processo di trasformazione dell’uva in mosto e quindi in vino. Un inganno legalizzato per i consumatori che si ritrovano a pagare l’acqua come il vino che non potranno neanche fare appello alla tradizionale canzone popolare romanesca “La società dei magnaccioni” di Gabriella Ferri che recita “Se l'oste ar vino ci ha messo l'acqua E noi je dimo e noi je famo C'hai messo l'acqua Nun te pagamo ma però”.
“L’introduzione della dealcolazione parziale e totale come nuove pratiche enologiche rappresenta un grosso rischio ed un precedente pericolosissimo e che metterebbe fortemente a rischio l’identità del vino italiano e europeo, anche perché la definizione “naturale” e legale del vino vigente in Europa prevede il divieto di aggiungere acqua” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che l’impegno per fermare una deriva pericolosa che rischia di compromettere la principale voce dell’export agroalimentare nazionale che complessivamente sviluppa un fatturato di oltre 11 miliardi in Italia e all’estero.
Un pericolo che si inserisce in un contesto comunitario preoccupante per il settore con la Commissione Ue che potrebbe introdurre allarmi per la salute nelle etichette delle bevande alcoliche come per le sigarette nell’ambito dell’attività di prevenzione del nuovo “Piano d’azione per migliorare la salute dei cittadini europei” ed eliminare addirittura il vino dai programmi di promozione dei prodotti agroalimentari magari proprio per favorire le nuove bevande annacquate.
La proposta di aggiungere acqua nel vino è solo l’ultimo degli inganno autorizza i dall’Unione Europea che già consente l’aggiunta dello zucchero nei paesi del Nord Europa per aumentare la gradazione del vino mentre lo zuccheraggio è sempre stato vietato nei paesi del Mediterraneo e in Italia, che ha combattuto una battaglia per impedire un "trucco di cantina" e per affermare definitivamente la definizione di vino quale prodotto interamente ottenuto dall’uva. Ma Bruxelles ha dato anche il via libera al vino "senza uva" ovvero ottenuto dalla fermentazione di frutta, dai lamponi al ribes. Una pratica enologica che altera la natura stessa del vino che storicamente e tradizionalmente è solo quello interamente ottenuto dall’uva.
La preoccupante novità arriva peraltro in un momento difficile per il settore per il drammatico crollo del consumo di vino Made in Italy all’estero che raggiunge il minimo storico da oltre 30 anni per effetto del calo del 20% nelle esportazioni nel 2021, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat a gennaio con l’Italia è il principale esportatore mondiale di vino. L’Italia – conclude la Coldiretti – si conferma comunque primo produttore mondiale con 49,1 milioni di ettolitri ed anche primo esportatore sia nei vini fermi che spumanti con un totale di 20,8 milioni di ettolitri davanti alla Spagna con 20,2 e alla Francia con 13,8.
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Gli scorci di Mesagne visti da Samuele Carlucci
Non c'è che dire. Samuele è bravo a individuare e interpretare la nostra Mesagne. Con il suo telefonino è sempre pronto e, soprattutto presente, a fermare sul web le immagini più belle, molte volte strane e, perché no, accattivanti della cittadina messapica. Quella Mesagne che Samuele Carlucci ama così tanto e la fa conosere, con le sue foto, al villagio globale. Chapeau Samuele.
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Osservazioni Regione Puglia al Piano Urbanistico Generale
Nelle scorse ore sono state rese note le osservazioni al Piano Urbanistico Generale, del Comune di Francavilla Fontana, da parte della Regione Puglia. L’articolato documento regionale, pur adottato oltre il termine dei 150 giorni previsto dalla legge, lascia invariati gli assi portanti su cui si regge il PUG e promuove in larga parte il lavoro condotto dal Consiglio Comunale sulle osservazioni presentate dalla cittadinanza.
La Regione chiede, soprattutto, di ridefinire i fabbisogni edilizi alla luce dello scenario demografico, che vede un progressivo calo del numero di residenti. Questo comporterà una revisione al ribasso delle massime capacità insediative in alcuni contesti, urbani e non. Le altre osservazioni sono incentrate su adempimenti di carattere tecnico che riguardano l’adattamento al Piano Paesaggistico Territoriale Regionale e il conseguente adeguamento delle zone omogenee con particolare riferimento alle aree di interesse culturale, rurale e ambientale.
“Diciamo che non tutti i mali vengono per nuocere. I correttivi richiesti – spiega l’Assessore all’Urbanistica Nicola Lonoce – dimostrano che le perplessità che avevamo manifestato fin dal 2018 al Commissario Aprea in fase di adozione del PUG erano fondate, in particolare per quanto riguarda la previsione di aree di espansione e cubature eccessive in relazione allo sviluppo demografico. Per questa ragione avanzammo la richiesta di sospendere la procedura a pochi giorni dalla tornata elettorale, richiesta che il Commissario non condivise, procedendo con la adozione provvisoria del PUG e la conseguente cristallizzazione della sua parte strutturale. Ora abbiamo una preziosa opportunità per migliorare questo strumento urbanistico adeguandolo, oltre che alle reali esigenze della comunità, anche alle osservazioni giunte dall’organo regionale.”
La Regione non ha avanzato rilievi sui temi progettuali alla base del PUG che hanno come obiettivo principale un ripensamento dello spazio urbano in un’ottica di incremento della qualità della vita e di ecosostenibilità. Su questi aspetti il Piano Urbanistico prevede la riqualificazione della zona PIP, la rifunzionalizzazione del centro di carico intermodale, la realizzazione del nuovo Istituto Fermi e dell’area mercatale. Sul fronte del riassetto della mobilità è in agenda il potenziamento della viabilità radiale extraurbana con la messa in sicurezza di svincoli e nodi, il completamento della SP 55, la realizzazione di un parcheggio di scambio e la creazione di itinerari cicloturistici. Sul versante della qualità degli spazi urbani è in previsione la rigenerazione delle contrade Bax e Termitone, dei centri urbani e la definizione di una infrastruttura verde.
“Urbanistica è una materia ostica, ma allo stesso tempo esaltante – conclude l’Assessore Lonoce – abbiamo la possibilità di scrivere la storia della nostra Città per i prossimi anni e di governare lo sviluppo in un’ottica di ecosostenibilità. Al PUG si affiancherà presto un altro strumento urbanistico, il Piano della Mobilità Sostenibile, che contribuirà alla nascita di una Città sempre più smart e a misura di persona. Ora si apre una nuova fase di confronto che troverà nella conferenza dei servizi il suo luogo naturale di svolgimento.”
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La crisi economica e l’impatto sulle oltre quattro milioni e mezzo di partite iva italiane. La storia di una tragedia annunciata, con migliaia di aziende costrette a chiudere, lavoratori in cassa integrazione e un futuro per i giovani sempre più incerto a causa della crisi economica avviata con il Covid alla quale le istituzioni italiane, finora, non hanno saputo mettere in campo azioni concrete di contrasto. Di questo si parlerà sui social grazie ad un’iniziativa nata dall’Associazione Partite Iva Insieme per Cambiare, un movimento nato un anno e mezzo fa che oggi conta oltre 450mila iscritti alla pagina facebook.
Questa sera dalle ore 21.30, nel programma “Parliamone Insieme”, l’associazione ha invitato esponenti del mondo delle imprese italiane ed internazionali. L’incontro sarà moderato dal giornalista Riccardo Clinco e vedrà la partecipazione di Giuseppe Palmisano, presidente associazione Partite Iva Insieme Per Cambiare, Francesco Tribuzio, vice presidente, Corrado Della Vista, albergatore e coordinatore per l’Emilia Romagna, Giampaolo De Santis, ristoratore da Shanghai, Goffredo Battimo, commercialista di Tenerife, Jelena Tabak, presidente della federazione croata dei pubblici esercizi, Daniela Ballabani, imprenditrice albanese.
"L’Italia - afferma il presidente dell'associazione, Giuseppe Palmisano - è il paese europeo con il più alto numero di Partite Iva, ben 4,6 milioni di lavoratori autonomi che lo Stato italiano ha da sempre vessato con tasse inique, utilizzandole come bancomat per sanare le falle delle spese folli dovute alla burocrazia".
Lo comunica in una nota l'Ufficio Stampa dell'Associazione Partite iva Insieme per Cambiare.
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Sentenza TAR di Lecce blocca nuove antenne di telefonia
Il Tar di Lecce ha dato ragione al sindaco di Fasano: senza parere paesaggistico non si autorizza.. La prima sezione del TAR di Lecce ha dato ragione al Comune di Fasano e torto Wind Tre SpA che ora non potrà installare in quel territorio una nuova antenna di telefonia. “Questo conferma –dichiara Giancarlo Vincitorio, referente per la Puglia di Alleanza italiana Stop 5G – che non è vero, come purtroppo pensano alcuni sindaci, che non si può fare più nulla per impedire l’installazione di nuove antenne o per fare rimuovere quelle già esistenti in aree diventate nel frattempo ad alta densità abitativa. A San Giovanni Rotondo, ad esempio, c’è un caso emblematico di un traliccio con grossi impianti di telefonia a poche decine di metri da una scuola che ospita quotidianamente circa duemila persone. La battaglia si può sempre fare applicando leggi e regolamenti ed è un dovere civico contrastare l’inquinamento elettromagnetico facendo valere questi diritti dei cittadini”.
Per il caso giudiziario di Fasano, va evidenziato che Wind Tre SpA riteneva di essere già in possesso di un’autorizzazione avendo fatto valere la condizione di silenzio assenso su una sua richiesta dell’ottobre 2019 presenta in quel Comune. Funzionari comunali hanno però successivamente diffidato Wind Tre SpA dall’eseguire opere per un impianto di telefonia in via del Miracolo. Contro quel provvedimento la società di telefonia ha presentato ricorso al TAR di Lecce chiedendo che fosse annullato il provvedimento in cui il funzionario comunale aveva diffidato Wind Tre dal realizzare l’impianto. Il provvedimento di diffida del Comune di Fasano poggiava su una considerazione oggettiva: “il procedimento amministrativo teso a legittimare l’installazione di nuove antenne telefoniche non rientra nelle competenze di quell’ufficio comunale” che invece esprime solo un parere endo-procedimentale. Il nuovo impianto proposto non rientrava nel piano comunale di localizzazione.
Nella sentenza del Tar Lecce è scritto che il ricorso presentato da Wind Tre “è in parte infondato e in parte inammissibile”. La società di telefonia sosteneva che ci fosse stata già la formazione del silenzio assenso in merito alla richiesta presentata in Comune di autorizzazione di una stazione radio. Il Comune di Fasano però non ha mai rilasciato parere in riferimento al vincolo paesaggistico e vincolo idrogeologico. E questi pareri sono presupposto di validità dell’autorizzazione in riferimento alle infrastrutture di comunicazione elettronica per impianti radioelettrici. Molto importante è il concetto scritto in sentenza dal collegio giudicante della prima sezione composta da Antonio Pasca (presidente), Maria Luisa Rotondano (Primo referendario) e Silvio Giancaspro (referendario estensore): nonostante “nel disciplinare il rilascio dell’autorizzazione all’installazione di impianti di telefonia mobile prevedano un procedimento autorizzativo tendenzialmente unico capace di assorbire ogni giudizio di conformità urbanistica, assolvendo anche alle funzioni del relativo titolo abitativo edilizio, è altrettanto vero che tale autorizzazione, proprio perché efficace anche ai fini edilizi, non può essere rilasciata a prescindere da ogni valutazione della compatibilità del relativo progetto con il vincolo paesaggistico”. In altri termini: il parere sulla compatibilità paesaggistica costituisce un presupposto di validità dell’autorizzazione. “E’ un concetto importante – evidenzia Vincitorio – che diventa utile per rivalutare vecchie e nuove autorizzazioni rilasciate, con un atteggiamento di rassegnata arrendevolezza, dai Comuni alle società di telefonia” .
Alleanza Italiana Stop5G Puglia
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CGIL: INACCETTABILE LA REITERAZIONE DI PROROGA SENZA PROSPETTIVA OCCUPAZIONALE PER I LAVORATORI DEL SOCIALE
La FP CGIL BRINDISI è pronta a proclamare lo stato di agitazione dei lavoratori degli ambiti territoriali della Provincia di Brindisi Nell’ambito delle politiche sociali, uno dei temi dominanti sta diventando l’avversata gestione del personale orientata a non risolvere il problema del precariato, i cui effetti si riverberano sulla qualità del servizio e sui diritti dei lavoratori. Ragion per cui si ritiene, preliminarmente, precisare quanto segue: • di voler prorogare tutti i contratti, prossima alla scadenza, del personale Pon-Pais e Piano Povertà fino al raggiungimento del requisito minimo di 36 mesi; • di voler prorogare i contratti per ulteriori 24 mesi al personale che ha già maturato o che maturerà a breve il requisito di 36 mesi nel rispetto di quanto previsto dall’art. 5, comma 5, quarter del c.d. Decreto Proroghe (fondi erogati dal Ministero delle Politiche Sociali); • di voler adottare tutti gli atti necessari propedeutici a garantire il processo di stabilizzazione dei Lavoratori che hanno raggiunto o che raggiungeranno tale requisito. La FP CGIL, nelle sue articolazioni Dipartimentali per le Politiche Sociali ed Educative Cgil-Fp, vuole richiamare definitivamente la Vostra attenzione sulla situazione di precarietà lavorativa e familiare che attanaglia tutti i professionisti assunti a valere sulle risorse del Fondo Povertà 2018-2020 e del Pon Inclusione 2014-2020.
Trattasi di 60 professionisti storici: Assistenti Sociali, Educatori, Tecnici dell’inserimento, Amministrativi, Sociologi, Psicologi che hanno garantito in questo peculiare periodo pandemico all’utenza i servizi e interventi di supporto e di sostegno, alle fasce più deboli negli Ambiti Territoriali della Provincia di Brindisi. Si vuole richiamare la Vostra attenzione non solo sulla situazione di precarietà lavorativa e familiare che attanaglia tutti i professionisti assunti a valere sulle risorse del fondo povertà 2018-2020 e del Pon inclusione 2014-2020, ma anche sull’effettivo gravissimo rischio di non assicurare i servizi in regime di continuità assistenziale dell’utenza. Gli obiettivi in premessa richiamati, in termini di rapporto di lavoro del personale degli Ambiti Territoriali, possono essere raggiunti ed assunti a valere sulle risorse quota servizi Fondo Povertà 2018-2020 e Pon Inclusione-Pais 2014-2020, recuperando stabilmente alle Amministrazioni le esperienze lavorative del relativo personale in essere.
Tanto al fine di garantire, ovvero di non dover rinunciare alle professionalità acquisite e ormai formate, risorse essenziali e divenute ormai indispensabili per il buon funzionamento e andamento dei servizi e prestazioni essenziali a tutela e sostegno dei soggetti più fragili. La FP CGIL è disponibile, su questo tema, a definire soluzioni condivise, per il superamento del precariato che investe i professionisti in questione, anche perché quanto rappresentato non può rimanere inascoltato, stante la grave carenza di personale in cui versano gli enti locali, soprattutto nel settore dei servizi sociali, che erogano prestazioni sociali ed educative ai cittadini e alle imprese del terzo settore. Ogni Ambito può rinforzare, come su indicazione regionale, gli organici con le risorse messe a disposizione dal fondo Pon Inclusione – Pais e Piano Povertà del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociale.
Questi professionisti sono necessari perché a servizio delle fasce sociali più deboli e, soprattutto, in questo periodo di crisi economico sociale, garantiscono un approccio multidimensionale al lavoro di équipe a garanzia delle varie forme di povertà del territorio di Brindisi. E’ inaccettabile, infatti, che dopo decenni, si possa pensare di poter ancora reiterare proroghe brevi al personale senza prospettive occupazionali stabili, percorsi di stabilizzazione o criteri di riserva in eventuali procedure concorsuali a tempo indeterminato. La FP CGIL Brindisi, agirà a tutela del personale storico impiegato nei servizi ed, è pronta a proclamare lo stato di agitazione del personale dei servizi sociali, qualora non si percorrano percorsi a tutela degli stessi che garantiscono prospettive di stabilità occupazionale.
Segretario FP CGIL BR Pancrazio Tedesco Resp. Contrattazione FP CGIL BR Chiara Cleopazzo
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FASANO – Nuovi percorsi di accoglienza turistica, progettazione di itinerari innovativi e dialogo costante per creare un ponte di collaborazione con i paesi baltici.
Continuano gli incontri tra l’amministrazione Zaccaria e il Consolato della Lituania per progettare forme di sinergia anche alla luce della nuova rotta della compagna aerea Wizz Air, il volo diretto Bari-Vilnius.
Ieri mattina l’assessore al Turismo e alla Cultura, Cinzia Caroli, ha incontrato a Taranto, nella sede del consolato lituano, il console Giuseppe Saracino che era già stato ospite a Fasano nei mesi precedenti.
«Il dialogo intrapreso con il consolato della Lituania – dice il sindaco Francesco Zaccaria – si inserisce nella volontà della nostra amministrazione di migliorare l’attrattività turistica dei nostri territori aprendoci alle esigenze dei visitatori internazionali che sempre più spesso scelgono Fasano e la Puglia. Sinergie di questo tipo ci consentiranno di progettare insieme la ripartenza di tutto il comparto turistico, non solo per questa estate, ma in una visione più ampia di futuro, nell’ottica di un’offerta che deve puntare ad essere di qualità sempre crescente».
«È stato un incontro molto fruttuoso - spiega l’assessore Caroli – che, sono certa, aprirà interessanti orizzonti di collaborazione con tour operator della Lituania, che in questo momento mostrano grande interesse nei confronti del nostro territorio. La richiesta che proviene da questi popoli, che non vediamo l'ora di accogliere, è quella di poter visitare e vivere la nostra meravigliosa costa, di poter soggiornare in masserie o strutture tipiche, magari con servizi piscina e spa. Insieme al nostro ufficio, che ringrazio, stiamo cercando di offrire percorsi precisi ed estremamente esaustivi sulla base delle richieste che ci pervengono. Sono certa che questa bella collaborazione nata con il console Saracino produrrà molti frutti. L’obiettivo è creare relazioni interessanti che possano avere delle belle ricadute sul nostro territorio e sono certa che sarà così».
Allo studio è anche un possibile gemellaggio tra Fasano e un paese nei pressi Vilnius per il quale l’amministrazione è già al lavoro.
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Covid a Mesagne. Ieri sono stati 275 i casi positivi
Emergenza epidemiologica: nella giornata di ieri si contano 16 nuovi contagi e 21 guariti. Sono 275 le persone attualmente positive nella nostra città.