Redazione

"RI-SPORTIAMO, Torniamo in campo… il CSI rilancia l’attività sportiva e formativa". Nella Puglia che continua ad essere in zona arancione e spera nella tanto attesa zona gialla, riaprono le attività sportive e formative proposte dal Centro Sportivo Italiano Comitato Provinciale di Lecce. La sede del Comitato in via Siracusa n. 50 a Lecce, ha riaperto i battenti con le proposte per i gruppi sportivi, asd, parrocchie e oratori affiliati in preparazione dell’estate 2021 con il rilancio della pratica dell’attività sportiva di base. Il CSI Lecce, insieme a tutto il suo gruppo dirigente, da tempo ha riprogrammato le attività e riformulato i calendari adattandoli agli scenari attuali con il pieno rispetto dei protocolli anti contagio da COVID-19. Questo lavoro preventivo, questa abitudine di guardare al futuro delle società sportive, dei ragazzi, delle famiglie, ci consente di ripartire subito, in sicurezza e con la consueta capillare organizzazione. Anche per essere vicini al territorio e alle nostre affiliate e per venire incontro alle esigenze di chi, in questo lungo periodo, ha sofferto e soffre ancora i disagi della pandemia, il CSI Lecce ha deciso alcuni importanti interventi che tendono a ridurre sensibilmente il peso economico delle affiliazioni e dei tesseramenti, pur mantenendo e, per certi versi, migliorando la qualità dei servizi offerti. Un gesto tangibile di vicinanza alle Società, ai Gruppi sportivi Oratoriali, a tutti gli amici dello sport di base, che sono il vero motivo dell’esistenza del CSI, afferma Marco Calogiuri, Presidente Provinciale del CSI Lecce e Vice Presidente Nazionale, che con forza chiedono, da tempo, di tornare a fare sport e riacquistare la loro libertà. Tutti i dettagli della proposta sportiva che viene racchiusa nel nome RI-SPORTIAMO, sono consultabili su www.csilecce.it, email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., cell. 347.1762819.

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Brindisi. Controlli di soggetti nominati custodi di veicoli sottoposti a sequestro amministrativo, denunciate quattro persone. A conclusione di un servizio straordinario di controllo di soggetti nominati custodi di veicoli sottoposti a sequestro penale o amministrativo, eseguito nell’ambito del territorio della Compagnia Carabinieri di Brindisi, i militari hanno denunciato in stato libertà per violazione degli obblighi di custodia un 37enne di San Pietro Vernotico, due 47enni e un 37enne di Brindisi, poiché, in qualità di custodi giudiziari, hanno violato i prescritti obblighi. Nel corso del servizio sono stati controllati complessivamente 18 veicoli già sottoposti a sequestro penale o amministrativo.

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San Donaci. Sorpresi a ritirare materiale ferroso senza autorizzazione, denunciati. I Carabinieri della Stazione di San Donaci, al termine degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 32enne e un 42enne entrambi di Torre Santa Susanna, per attività di gestione rifiuti non autorizzata. In particolare, nella mattinata del 28 aprile scorso, i due sono stati controllati sulla pubblica via a bordo di un veicolo cabinato intenti a ritirare materiale ferroso di scarto senza essere in possesso della specifica autorizzazione.

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Oria. Sorpreso a bordo della propria autovettura con un coltello del tipo proibito, denunciato. I Carabinieri della locale Stazione, a conclusione di accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà, per porto abusivo di armi, un 30enne da Francavilla Fontana. In particolare, il medesimo nel primo pomeriggio del 1° u.s., è stato controllato alla guida della propria autovettura e sottoposto a perquisizione personale e veicolare è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico con lama di 9 cm, occultato nel vano porta oggetti, sottoposto a sequestro.

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Fasano. Sorpreso a cedere dose di stupefacente ad assuntore, arrestato. I Carabinieri della locale Stazione, a conclusione di una mirata attività finalizzata alla prevenzione e repressione dello spaccio di stupefacenti, hanno arrestato un 21enne del luogo, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per reati specifici. In particolare, il giovane, nel tardo pomeriggio di ieri 1° maggio, dopo avere ceduto dal portone d’ingresso della propria abitazione ad un22enne del posto una dose di 1 grammo di sostanza stupefacente del tipo hashish, a seguito di perquisizione domiciliare, è stato trovato in possesso di grammi 1,5 di hashish e € 50 in banconote di piccolo taglio, verosimilmente ritenute provento dell’attività di spaccio, il tutto occultato nella camera da letto. Nella circostanza, inoltre, sono stati segnalati all’Autorità Amministrativa il citato acquirente e una 20enne, anche lei del posto, poiché trovati in possesso rispettivamente di grammi 1 di hashish e grammi 0,5 di marijuana, il tutto sottoposto a sequestro. L’arrestato proseguirà l’originaria detenzione domiciliare presso la propria abitazione.

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Oria. Annuncia il suicidio, giovane messo in salvo dai Carabinieri. A Oria, nella serata di ieri 1° maggio, i Carabinieri hanno ricevuto una richiesta di intervento dai familiari di un 26enne del posto, che si era volontariamente allontanato dalla propria abitazione e aveva inviato un messaggio telefonico alla madre, mettendola a conoscenza della sua intenzione di suicidarsi, a seguito della recente conclusione della sua relazione sentimentale. I Carabinieri della locale Stazione, attivate nell’immediatezza le ricerche del giovane, lo hanno localizzato in una piazza del centro, dove lo stesso, salendo su un ponteggio installato nei pressi della Cattedrale del luogo, aveva raggiunto l’altezza di circa 30 metri, minacciando di lanciarsi nel vuoto. I militari, insieme a due parenti del giovane, hanno cercato di tranquillizzarlo al fine di riportarlo alla calma, decidendo poi di raggiungerlo sul ponteggio. La missione dei militari, con il supporto dei parenti del giovane, raggiungeva l’obbiettivo, in quanto il giovane, recuperata la lucidità, veniva posto in sicurezza e riaccompagnato al suolo, dove è stato successivamente soccorso dai sanitari del 118.

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L’accelerata sui vaccini spinge la fiducia di 9 imprese su 10 (92%) secondo cui la riuscita dell’offensiva per immunizzare la popolazione è la base per la ripartenza dell’economia dopo mesi di lockdown, decessi e crisi economica ed occupazionale causata dall’emergenza Covid. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Puglia, sulla base degli ultimi dati Istat che in aprile stimano un incremento del clima di fiducia sia dei consumatori sia delle imprese che aumenta per il quinto mese consecutivo.

Per accelerare la campagna vaccinale nelle aree rurali Coldiretti ha dato la disponibilità degli oltre 1000 uffici diffusi capillarmente su tutto il territorio nazionale che sono punto di riferimento per 1,5 milioni di agricoltori e dei loro familiari.

“Coldiretti ha raccolto l’appello del commissario generale Francesco Figliuolo per garantire in tempi rapidi la vaccinazione degli imprenditori, dei loro familiari e dei dipendenti delle aziende associate. In Puglia sono state già state considerate “eleggibili” dalla Protezione Civile tutte le nostre sedi proposte quali punti di somministrazione ritenuti strategici per l’aumento della capacità vaccinale nella nostra regione”, spiega Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

La battaglia contro il virus – aggiunge Coldiretti Puglia – è la priorità numero uno per uscire da una crisi sanitaria, sociale ed economica che deve vedere le forze sociali al fianco delle Istituzioni. Tra le attività economiche ad essere più colpite sono gli alberghi ed i ristoranti con un calo del 40,2% seguiti dai trasporti che si riducono del 26,5% e dalle spese per ricreazione e cultura che scendono del 22,8%, ma in media i consumi scendono dell’11,8%, sulla base dell’analisi Coldiretti su dati Istat relativi al 2020. La riduzione dei consumi nella ristorazione travolge interi comparti dell’agroalimentare Made in Italy, con vino e cibi invenduti per un valore stimato dalla Coldiretti in 11,5 miliardi dopo un anno di aperture a singhiozzo che hanno messo in ginocchio l’intera filiera dei consumo fuori casa che vale 1/3 della spesa alimentare degli italiani fuori casa.

I primi settori a riprendersi nei prossimi mesi saranno nell’ordine, secondo l’indagine 2021 di Unione europea delle cooperative (Uecoop) sulla rete delle imprese,  il turismo, l’alimentare e i servizi alle aziende, dalle pulizie alla logistica, dalla sicurezza all’informatica, con a seguire gli altri comparti, dall’immobiliare allo spettacolo, dallo sport all’abbigliamento.

La drastica riduzione dell’attività dei ristoranti e l’azzeramento del turismo – sostiene la Coldiretti Puglia – pesano infatti sulla vendita di molti prodotti agroalimentari, dal vino all’olio extravergine, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. Sui settori maggiormente colpiti pesano le difficoltà del turismo che diventa importante far ripartire al più presto per evitare il rischio di una estate senza stranieri in vacanza in Puglia che costerebbe quasi 2 miliardi per le mancate spese nell’alloggio, nell’alimentazione, nei trasporti, divertimenti, shopping e souvenir.

La Puglia – sottolinea la Coldiretti regionale - è fortemente dipendente dall’estero per il flusso turistico con ben 1,5 milioni di arrivi dall'estero di viaggiatori stranieri e 3,8 milioni di pernottamenti internazionali  che la scorsa estate hanno dovuto rinunciare a venire in Puglia per effetto delle limitazioni e alle preoccupazioni per la diffusione del contagio. L’assenza di stranieri in vacanza in Puglia  grava sull’ospitalità turistica nelle mete più gettonate che risentono notevolmente della loro mancanza anche perché – conclude Coldiretti Puglia – i turisti dall’estero da paesi come gli Stati Uniti, la Gran Bretagna o la Cina hanno tradizionalmente una elevata capacità di spesa ma che adesso sono anche quelli che stanno procedendo velocemente nella campagna di vaccinazione.

In questo contesto è importante l’arrivo sul tavolo del green pass con l’obiettivo di consentire gradualmente agli europei di muoversi in sicurezza all’interno o all’esterno dell’Ue, per lavoro o turismo. Il certificato in formato digitale o cartaceo sarà interoperabile e legalmente vincolante per gli Stati membri e ammetterà tutti i vaccini disponibili sul mercato, consentirà dunque – conclude Coldiretti Puglia - ai cittadini europei di tornare a viaggiare quest'estate fornendo la prova di essersi sottoposti alla vaccinazione, oppure di essere risultati negativi a un test o di essere guariti dal Covid-19 ed avere sviluppato gli anticorpi.

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Le Aree Marine Protette di Torre Guaceto e Porto Cesareo si sono messe insieme per aiutare le tartarughe marine. Gli operatori della riserva leccese soccorrono le Caretta caretta in difficoltà, quelli di Torre Guaceto le curano nel proprio centro recupero. Salvati già dieci esemplari grazie al partenariato. 

Anche in ambito ambientale, l’individualismo fa male alla natura ed agli animali, l’impegno di rete è salvifico. 
E’ questa l’idea di fondo che ha spinto le due AMP attive una in territorio brindisino, l’altra nel leccese ad unirsi per lavorare insieme nell’ambito della tutela delle tartarughe marine. 
Da qui la nascita di un protocollo d’intesa avviato nel 2020 e che, a oggi, ha condotto al salvataggio di circa 10 esemplari. 
Grazie all’impegno profuso negli anni dal Consorzio di Gestione di Porto Cesareo sul fronte della sensibilizzazione della vasta marineria del posto sul tema della tutela della fauna marina, oggi i pescatori che rinvengono una tartaruga catturata accidentalmente, contattano l’AMP e gli operatori cesarini rispondono, recuperando l’esemplare. 
Preso l’animale, scatta la staffetta della solidarietà. Gli operatori di Porto Cesareo portano la Caretta caretta presso la riserva di Torre Guaceto e i colleghi del Consorzio la ricoverano presso il proprio centro recupero tartarughe marine attivo dal 2016. 
Qui, gli animali vengono assicurati alle cure del caso e, poi, quando tornano ad un ottimale stato di salute, vengono ricondotte nell’AMP leccese e liberate in mare. Ogni recupero, ciascuna reimmissione è una grande gioia per tutti gli operatori coinvolti nella macchina dei soccorsi. 
“Dobbiamo essere tutti uniti quando si parla di tutela dell’ambiente e degli animali – ha commentato il presidente del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, Corrado Tarantino -, la natura subisce fin troppo l’impatto antropico esercitato dall’uomo, è dovere dei gestori delle aree protette fare di tutto per salvaguardare più territorio e fauna possibili”. 
Il presidente del Consorzio di Gestione dell’AMP di Porto Cesareo, Remì Calasso ha dichiarato: “Di reti se ne parla tanto, eppure, ancora oggi, fare rete è una delle cose più difficili. In questo caso la Riserva di Torre Guaceto e l’AMP Porto Cesareo hanno una storia di collaborazione consolidata e da sempre lavorano di concerto per il comune obiettivo della tutela ambientale. I risultati raggiunti sono tanti ed importanti, e continueremo su questa strada, lavorando per la salvaguardia dell’ambiente, che è bene comune.”

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Emergenza epidemiologica: oggi a Mesagne si registrano 26 nuovi casi e 5 guariti. Sono 283 le persone attualmente positive.

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi sabato 1 maggio 2021 in Puglia, sono stati registrati 11.450 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.130 casi positivi: 377 in provincia di Bari, 156 in provincia di Brindisi, 172 nella provincia BAT, 41 in provincia di Foggia, 159 in provincia di Lecce, 217 in provincia di Taranto, 2 casi di residenti fuori regione, 6 casi di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 21 decessi: 8 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 6 in provincia BAT, 2 in provincia di Foggia, 4 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.235.853 test.

182.310 sono i pazienti guariti.

47.767 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 235.971 così suddivisi:

90.511 nella Provincia di Bari;

23.340 nella Provincia di Bat;

17.751 nella Provincia di Brindisi;

42.527 nella Provincia di Foggia;

23.529 nella Provincia di Lecce;

37.189 nella Provincia di Taranto;

758 attribuiti a residenti fuori regione;

366 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.