Redazione

Una storia a lieto fine quella di Joy, un gatto domestico grigio e bianco di otto anni, abituato ad uscire dalla sua abitazione. La sua famiglia si è trasferita in una nuova casa a Barletta, recentemente, davanti ad una strada ad alto scorrimento e Joy, probabilmente frastornato dal repentino cambiamento, è scappato e non è tornato più. “Circa due mesi fa abbiamo ricevuto la segnalazione della scomparsa di Joy – racconta l’Enpa di Barletta che ha seguito dal primo momento la vicenda – e sinceramente, vista anche la posizione della casa e la vicinanza ad una via ad alto scorrimento, abbiamo temuto il peggio. Questa zona è molto pericolosa per i gatti di colonia, figuriamoci per un domestico. Abbiamo continuato a cercare Joy ma di lui, per un po’, si sono totalmente perse le tracce. Poi sono arrivate delle segnalazioni che si trovava davanti al cancello della sua vecchia casa ma neanche il tempo di arrivare e lui non c’era già più. Ieri, infine arriva la segnalazione di un gatto bloccato su un albero. Confrontando le foto abbiamo subito capito che si trattava di Joy e abbiamo chiamato i Vigili del Fuoco che hanno svolto davvero un lavoro eccezionale! Sono arrivati con la scala e sono riusciti a recuperare Joy al primo colpo. Dopo averlo messo in sicurezza lo abbiamo quindi riconsegnato alla sua famiglia. Una storia incredibile. Joy aveva fatto oltre 10 chilometri per tornare nella sua vecchia casa. Poi, probabilmente, è stato aggredito da un cane e, per ripararsi, è salito su un albero dal quale, però, non è stato più in grado di scendere”.

“Una storia a lieto fine – conclude l’Enpa di Barletta - che però poteva andare molto diversamente. Noi lo ripetiamo in continuazione: ogni volta che si lascia un gatto domestico libero di uscire lo si espone ad enormi pericoli come aggressioni, incidenti stradali e molto altro. Joy è stato fortunato ma questa storia deve essere di monito ai troppi cittadini che mettono a rischio la vita dei loro animali in queso modo”.

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Controlli della Guardia di finanza in alcuni comuni della provincia di Brindisi, da Mesagne a Ostuni, Carovigno, San Vito Dei Normanni, Fasano, Oria, Erchie e San Pietro Vernotico, alla ricrca di prodotti non confornmi ai regolamenti comunitari e potenzialmente dannosi per la salute pubblica. Al termine dei controlli i finanzieri hanno posto sotto sequestro 6mila prodotti e 15 commercianti sono stati segnalati poichè non in regola con l'attuale legge commerciale.

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Il Sindacato Cobas svolgerà Venerdì 17 Maggio davanti i cancelli della Centrale Enel di Cerano 2 assemblee informative sui risultati della riunione avvenuta presso la Task Force sulla occupazione regionale ,guidata dal Presidente Leo Caroli, giorno 14 Maggio.

Le 2 assemblee avranno come orario la prima dalle 6,30 alle 6,50 e la seconda dalle 7,30 alle 7,50.

Il Sindacato Cobas ha portato nel corso dell’incontro la voce della assemblea generale dei lavoratori delle ditte appaltatrici di Cerano basato su tre punti:

-Ammortizzatori sociali per avere un ombrellino per salvarsi intanto dalla disoccupazione

-Riavere intanto indietro gli impegni presi dall’Enel e scomparsi completamente.

-Ulteriori investimenti se si riescono ad attrarre cambiando alcune leggi ormai profondamente superate dai tempi.

Il Presidente Leo Caroli ha svolto la  relazione iniziale  indicando la necessità di dividere in 2 parti l’incontro:

-         Licenziamenti Sir con la necessità del loro ritiro e di interventi di sostegno attraverso gli ammortizzatori sociali

-         Chiedere alla delegazione Enel presente in forma altamente qualificata quali sono i programmi reali per la fase di “Decarbonizzazione”.

In più la necessità di cambiare alcune leggi nazionali sulle crisi cosiddette complesse per attrarre realmente investimenti per il nostro territorio

Sulla prima parte abbiamo ricevuto la disponibilità della SIR a ritirare a breve i licenziamenti e chiedere la cassa integrazione per crisi aziendale.

Questo significa nei fatti che gli ammortizzatori sociali potranno essere utilizzati per tutti.

Il Cobas ritiene questo il primo risultato che ci eravamo riproposti ed adesso tocca batterci per gli investimenti scomparsi.

L’intervento dell’Enel , incalzato fortemente dal Presidente Leo Caroli, è stato a dir poco deludente.

Solo impegni che rimangono  sulla carta e niente di concreto.

Il Cobas ha espresso un giudizio molto severo nei confronti dell’Enel,  visto che gli stessi rappresentanti dell’Enel hanno affermato che i possibili investimenti per Brindisi erano ben chiari fin dal 2019.

Il Cobas chiede che successivamente si possa realizzare un incontro governativo dove l’Enel prenda  impegni veri, dove verificare   anche la possibilità dichiarata dalla stessa società di avere avuto contatti con  altri investitori per realizzare  insediamenti produttivi nelle aree di Centrale .

Il Cobas continuerà a sostenere i lavoratori delle ditte appaltatrici in una fase difficile della loro vita e per far sì che Brindisi non diventi una scatola vuota.

Brindisi 15.05.2024

Per il Cobas Roberto Aprile

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Caterina Nacci, per molti anni referente del gruppo  di Ostuni, è la nuova coordinatrice regionale dell’AIFO (Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau).

L’AIFO opera in Italia dal 1961 seguendo l’esempio del grande filantropo Raoul Follereau (1903-1977) che dedicò tutta la sua vita alla lotta alla lebbra fisica ed alle altre lebbre che infestano il mondo (la povertà, la fame, il sottosviluppo, la guerra). Del coordinamento fanno parte anche Giuseppe Brescia (referente del gruppo di Francavilla Fontana), Arturo Monaco (gruppo di Lucera) e Leonardo Buongiorno, neoeletto referente di Ostuni. Franco Colizzi, per sei anni Presidente nazionale dell’AIFO (2005-2011) farà parte dell’Assemblea nazionale, mentre Franco Cavallo è stato eletto nel Consiglio di amministrazione del sodalizio, presieduto da Antonio Lissoni.

Nuovo referente del gruppo AIFO di Ostuni “Maria Dolores Tanzarella” è Leonardo Buongiorno, mentre vicereferente è Franca Cosola, tesoriera è Palma Epifani; compongono il direttivo Giuditta De Feo, Rosa Lofino e Alessandro Nardelli.

Tra le attività più note dell’AIFO, con i numerosi progetti che vengono seguiti in tutto il mondo, si segnalano il “Miele della solidarietà” per la Giornata mondiale contro la lebbra (l’ultima domenica di gennaio) e il “Festival della Cooperazione Internazionale” che si svolge ogni anno ad ottobre in Ostuni ed in varie città della Puglia, oltre che online, e le varie attività di collaborazione con associazioni che promuovono la non violenza e la tutela degli ultimi”.

Ad Ostuni è stato avanzato anche un progetto civico per la cura da parte dei volontari AIFO del giardino pubblico di Largo Risorgimento, che verrà intitolato a Raoul ed a Madeleine Follereau.

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La provincia di Brindisi è attualmente vittima di una congiuntura economica negativa che colpisce trasversalmente vari settori chiave dell'economia locale. I dati evidenziano che circa 7.000 posti di lavoro sono a rischio, sottolineando la gravità della situazione che stiamo affrontando.

La crisi economica, da lungo tempo in gestazione, oggi si manifesta in molteplici fronti contemporaneamente, mettendo a repentaglio la stabilità economica e sociale della nostra comunità. Settori che un tempo rappresentavano il motore trainante della nostra economia, come il settore chimico e l'industria energetica, sono ora in grande sofferenza, con impianti come LlyondellBasell ed Euroapi che rischiano la chiusura, e con Enel impegnata in un complesso processo di decarbonizzazione che minaccia centinaia di posti di lavoro.

Anche il sistema degli appalti subisce pesanti ripercussioni ed anche settori storici come quello metalmeccanico e aeronautico continuano a soffrire, aggravando ulteriormente la situazione occupazionale. Inoltre, il Governo Meloni non pare voglia dare linfa ai settori della ricerca e della conoscenza e le società partecipate stentano a mantenere la propria sostenibilità.

Parallelamente, la sicurezza sul lavoro rimane una problematica grave e persistente, come dimostrato dai recenti e tragici incidenti che hanno causato la perdita di vite umane. È fondamentale adottare misure concrete per garantire un ambiente lavorativo sicuro e proteggere i lavoratori da incidenti evitabili.

Di fronte a questa situazione critica, il Partito Democratico invita i cittadini a partecipare alla mobilitazione promossa anche dalla CGIL di Brindisi finalizzata a migliorare le condizioni lavorative e la sicurezza dei lavoratori italiani, poiché rendere più sicuro il lavoro nel sistema degli appalti, rappresenta un passo importante verso un futuro più equo e sostenibile per tutti.

Per questo giovedì 16 maggio saremo in Piazza della Vittoria al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori, ma anche a chi è alla ricerca di un lavoro per dimostrare, in questo momento cruciale, il nostro impegno collettivo e per sollecitare il governo ad adottare azioni concrete e immediate per affrontare le crisi che affliggono il nostro territorio.

Il Partito Democratico di Brindisi si impegna a lavorare a sostegno di tutte le rappresentanze della società civile per promuovere una risposta efficace alle sfide che ci troviamo di fronte. È tempo di agire con determinazione per garantire un futuro migliore per tutti i brindisini e per chiamare il governo a rispondere con urgenza alle esigenze della nostra comunità.

Per Brindisi, per i nostri lavoratori e per il lavoro, uniamo le forze e agiamo ora.

Partito Democratico di Brindisi

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Il Circolo della Vela Brindisi è impegnato quest’anno, com’è noto, nella organizzazione di due grandi eventi di rilevanza internazionale. Il riferimento è alla 38^ edizione della regata internazionale Brindisi-Corfu ed al Campionato Italiano di Vela d’Altura. 
Si tratta di appuntamenti previsti entrambi nel prossimo mese di giugno grazie ai quali Brindisi diventerà, a tutti gli effetti, la Capitale italiana della vela.
E’ un riconoscimento virtuale che offre alla città di Brindisi grande visibilità, con i conseguenti ritorni in termini economici e di immagine.
E’ evidente che l’organizzazione di una regata internazionale e di un Campionato italiano comporta costi elevati dettati dall’allestimento delle location, così come dall’ospitalità nei confronti di giurie ed equipaggi e dell’organizzazione degli eventi collaterali che tanto apprezzamento ed interesse hanno suscitato nei cittadini di Brindisi, equipaggi ed ai turisti in transito. 
E’ questo il motivo per cui il sostegno finanziario della Regione Puglia e del Comune di Brindisi – come sempre accaduto - risulta indispensabile.
In questa ottica, i rappresentanti del Circolo della Vela hanno incontrato lunedi scorso l’assessore al marketing territoriale del Comune di Brindisi Luciano Loiacono il quale – approfonditi i dettagli organizzativi - ha fornito elementi rassicuranti circa gli importi dei contributi che saranno riconosciuti al Circolo attraverso provvedimenti amministrativi in itinere per la migliore organizzazione e realizzazione dei due eventi.

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Rita Greco è nata e vive a Mesagne (Br). Ha pubblicato le raccolte di poesie “Perché ho sempre addosso un cielo” (2007) e “La gioia delle incompiute” (Ladolfi Editore, 2021, prefazione di Alfonso Guida).

Diplomata attrice professionista presso la Scuola d’arte drammatica della Puglia “Talìa”, ha condotto laboratori di teatro-poesia per bambini nella scuola primaria e in collaborazione con associazioni locali. È vicepresidente dell’Associazione Culturale “Solidea 1 Utopia” e presidente di giuria per la sezione Poesia edita del premio letterario nazionale “Città di Mesagne”, ideato e curato da Enzo Dipietrangelo con la stessa Associazione.

Ha conseguito diversi riconoscimenti in concorsi letterari nazionali, tra i quali la segnalazione al premio Lorenzo Montano con la raccolta inedita “La lettera mancante”, il terzo posto per la poesia inedita al concorso “Città di Chiaramonte Gulfi”, il primo posto con la prosa poetica “Il dio della crepa” e il terzo posto con “La gioia delle incompiute” al premio di poesia “L’arte in versi”.

È stata ospite di “Primo - Festival internazionale di poesia civile e contemporanea del Mediterraneo”, del festival internazionale di poesia “Pollino in versi” e di “Colpi di voce”, maratona letteraria di Bologna in lettere.

Suoi testi sono apparsi su vari blog, antologie e riviste letterarie, su “La Repubblica”, nel tredicesimo volume “Sud I poeti” e su “Secolo Donna 2023 – Almanacco di poesia italiana” (Macabor editore).

Sabato prossimo (18 maggio) sarà in Emilia per il prestigioso “Bologna in lettere”, per poi tuffarsi nella preparazione dell’evento “Incontri letterari” che, nel corso dell’estate, nel castello della cittadina messapica, vedrà la presentazione e la premiazione dei Vincitori della XX edizione Editi del “Città di Mesagne”.

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CINGHIALI: COLDIRETTI PUGLIA, SCORRIBANDE NON STOP IN CAMPI E PARCHI NATURALI; SERVE PIANO REGIONALE STRAORDINARIO PER SELVATICI CON DANNI DA 30 MILIONI IN PUGLIA

Scorribande non stop dei cinghiali nei campi e nelle aree dei parchi, quando ammontano ad oltre 30 milioni di euro i danni causati dagli animali selvatici in Puglia per cui serve il Piano Straordinario regionale. E’ quanto torna a denunciare Coldiretti Puglia, in relazione all’ennesima pericolosa invasione di un branco di cinghiali nelle campagne di Altamura, proprio a ridosso del Parco Nazionale dell’Alta Murgia.

Enormi i danni causati dalla fauna selvatica in Puglia, con i cinghiali che distruggono le coltivazioni e attaccano gli uomini e gli animali allevati, come anche i lupi e i cani inselvatichiti, gli storni – continua Coldiretti Puglia - azzerano la produzione di olive e distruggono le piazzole, le lepri divorano i campi di ortaggi, i cormorani mangiano i pesci negli impianti di acquacoltura, i pappagalli verdi si cibano di frutta e mandorle e il killer dei mari, il granchio blu che stermina vongole veraci e cozze, con un danno complessivo stimato pari ad oltre 30 milioni di euro.

“Da qui la richiesta di mettere un freno immediato alla proliferazione dei selvatici, dando la possibilità agli agricoltori di difendere le proprie terre, con l’adozione del piano regionale straordinario di contenimento e strumenti normativi efficaci per difendere il territorio da una vera e propria invasione”, dice il presidente di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo.

Con la Puglia invasa da 250mila cinghiali, non c’è solo la peste, ma è allarme per la sicurezza delle persone in campagna e città – denuncia Coldiretti Puglia - con i branchi che si spingono fin dentro i centri urbani, fra macchine in sosta, carrozzine con bambini e anziani che vanno a fare la spesa, “con le aree della Murgia barese e tarantina, del Gargano e del subappennino dauno – tuona il direttore di Coldiretti puglia, Pietro Piccioni - divenute l’eldorado dei cinghiali, con una frequenza preoccupante di incidenti stradali, ma devastano i raccolti divorando lenticchie di Altamura. cicerchie, fave, ceci e piselli, broccoletti, ortaggi, piantine appena seminate di favino e grano, uva soprattutto su vite a spalliera, frutta scuotendo gli alberi, tutto il sottobosco e la biodiversità dei boschi e dei parchi”.  

I branchi dei cinghiali – sottolinea la Coldiretti – si spingono sempre più vicini ad abitazioni e scuole, fino ai parchi, distruggono i raccolti, aggrediscono gli animali, assediano stalle, causano incidenti stradali con morti e feriti e razzolano tra i rifiuti con evidenti rischi per la salute. La situazione è diventata insostenibile in città e nelle campagne con danni economici incalcolabili alle produzioni agricole ma – sottolinea Coldiretti – viene compromesso anche l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali in aree di pregio naturalistico con la perdita di biodiversità sia animale che vegetale.

Si tratta – evidenzia la Coldiretti regionale - solo della punta dell’iceberg perché molti non denunciano scoraggiati dalle lungaggini burocratiche e dalle condizioni poste dalle assicurazioni come ad esempio, oltre alle tracce sulla vettura e sull’asfalto, anche il rinvenimento della carcassa dell’animale con il quale ci si è scontrati.

In tale scenario anche l’Autorità per la sicurezza alimentare Europea (EFSA) ha lanciato un appello agli Stati dell’Unione Europea chiedendo misure straordinarie per evitare l’accesso dei cinghiali al cibo e ridurne del numero di capi per limitare il rischio di diffusione della peste suina africana (psa) che colpisce gli animali ma non l’uomo. La maggioranza dei cittadini – conclude Coldiretti Puglia - considera l’eccessiva presenza degli animali selvatici una vera e propria emergenza nazionale che incide sulla sicurezza delle persone oltre che sull’economia e sul lavoro, specie nelle zone più svantaggiate.

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Pacchi di spaghetti, cavatelli, penne e scatolame vario gettato per strada in un cartone. È quanto hanno trovato i volontari dell’Auser di Mesagne che distribuiscono generi alimentari ai meno abbienti. Tutti gli alimenti facevano parte del cibo consegnato da loro stessi a persone indigenti, non erano scaduti e, quindi, idonei al consumo umano. Inutile dire che tra i volontari dell’Auser, che fanno letteralmente dei salti mortali per reperire gli alimenti da dare alla fascia indigente della popolazione mesagnese, c’è tanta amarezza. Una parte di questi alimenti proviene dall’Agea, l’Azienda per le erogazioni in agricoltura, che distribuisce cibi senza logo delle aziende produttrici e con la dicitura “Merce non commerciabile”. L’Agea rifornisce le associazioni di volontariato che a loro volta li consegnano alle fasce povere delle comunità locali. Per ottenere questi aiuti di Stato le associazioni, compresa l’Auser, devono produrre un nutrita documentazione, tra cui i modelli Isee dei beneficiari di tali alimenti in cui è attestato il loro basso reddito.

“Siamo rimasti senza parole quando è stata trovata una scatola piena di alimenti – ha detto Vito Marchionna, presidente dell’Auser mesagnese –. Ogni lunedì al nostro banco alimentare vengono centinaia di persone meno abbienti che hanno bisogno di un sussidio in alimenti. Noi cerchiamo di soddisfare le loro richieste, ma per fare questo facciamo enormi sacrifici durante l’intero anno”. Infatti, gli alimenti che l’Auser riceve dall’Agea sono solo una piccola parte di ciò che è richiesto. Il resto è acquistato con le offerte, soprattutto in alimenti, che la gente e alcuni commercianti fanno regolarmente durante l’intero anno per non far mancare nulla al banco alimentare. Inoltre, i volontari dell’Auser organizzano durante l’anno sociale delle iniziative per racimolare qualche soldino per l’acquisto dei beni di prima necessità. “Sono diversi i nostri sostenitori che ci aiutano a rifornire le nostre dispense – ha continuato il presidente -, ma davanti a questi fatti in cui i nostri assistiti gettano gli alimenti il nostro morale è giù. Molti si aspettano che tutte le derrate alimentari che consegniamo devono essere di primarie marche nazionali. C’è da dire che gli alimenti che ci consegna l’Agea sono prodotti da aziende importanti italiane che utilizzano per tale comparto dei marchi differenti. Ma il prodotto è identico, è di prima qualità”. 

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L'Abbazia di Cerrate parteciperà al weekend dedicato "Alla Scoperta dei Circondari" il 25-26 maggio 2024.

Sabato 25 e Domenica 26 maggio 2024

Le due giornate saranno incentrate sul racconto di luoghi, paesaggi e tradizioni legate al territorio e alla storia del Complesso. In programma ci saranno incontri con visite guidate speciali e passeggiate naturalistiche.

PROGRAMMA 25 MAGGIO
L’ABBAZIA DI CERRATE E IL SUO CIRCONDARIO ALLA LUCE DELL’ARCHEOLOGIA - Ore 10:30

L’Abbazia di Cerrate riveste un ruolo centrale in un territorio di grande interesse storico-archeologico con il suo circondario ricco di chiese rurali, masserie fortificate e altre testimonianze legate alle secolari attività nelle campagne. Gli scavi archeologici promossi da FAI e condotti nel complesso a partire dal 2014, hanno portato alla luce nuovi scenari di conoscenza sul territorio dell’abbazia e sul suo sviluppo attraverso varie epoche storiche. Ad illustrare queste scoperte sarà Marco Leo Imperiale, ricercatore in archeologia cristiana e medievale presso l’Università del Salento. A seguire, l’esperto condurrà i visitatori in un una visita speciale dentro e fuori le mura dell’abbazia.
A PIEDI, LUNGO LA VIA FRANCIGENA NEI DINTORNI DI CERRATE – ore 15.30
Scoprire il circondario di Cerrate, visitando prima l'Abbazia e poi camminando lungo sentieri di ulivi secolari e macchia mediterranea, tra masserie fortificate, muretti a secco e pajare. L’Associazione “Il Giunco” ed “Agorà – experience sharing area and slow tourism” condurrà i partecipanti alla scoperta di questo lembo di territorio rurale sulla Via Francigena nei dintorni del complesso abbaziale, facendo tappa a Masseria Giampaolo e Masseria Provenzani.
Si consiglia acqua e scarpe e abbigliamento comodi per il trekking.
Lunghezza del percorso: 8 km circa
Livello di difficoltà: facile. Adatto a tutti.
Per informazioni (anche whatsapp)  al 3478227836
Ingresso e visita autonoma nel complesso abbaziale ore 15:30 (possibilità di fare anche la visita guidata alle 16:00, con “costo aggiuntivo” da pagare in loco”)
Ritrovo per il cammino ore 16:45, start ore 17:00.

PROGRAMMA 26 MAGGIO
“LA PAROLA AI MURI”. ISCRIZIONI E GRAFFITI DI CERRATE NEL CONTESTO DEL SALENTO BIZANTINO – ore 16:30

Il paleografo Daniele Arnesano illustrerà le iscrizioni e i graffiti dell’Abbazia, vergati in greco, in latino e in italiano e ora trascritti integralmente anche grazie al recente restauro, ricostruendo così i tratti del programma epigrafico originario e la storia di una frequentazione del monastero ininterrotta e millenaria. L’excursus si allargherà a testimonianze analoghe del Salento medievale, anche attraverso riferimenti alla vita quotidiana dei monaci e alla ricca produzione manoscritta in lingua greca lasciataci in eredità dagli amanuensi dell’antica Terra d’Otranto. A seguire, l’esperto terrà una visita guidata speciale, tra i graffiti e le iscrizioni del complesso abbaziale.

In entrambe le giornate, all’ora di pranzo, sarà possibile degustare un cestino da picnic con prodotti tipici salentini, ammirando la bellezza del complesso abbaziale.

ORARI

L’ABBAZIA DI CERRATE E IL SUO CIRCONDARIO ALLA LUCE DELL’ARCHEOLOGIA: alle ore 10:30
A PIEDI, LUNGO LA VIA FRANCIGENA NEI DINTORNI DI CERRATE: alle ore 15.30
“LA PAROLA AI MURI”. ISCRIZIONI E GRAFFITI DI CERRATE NEL CONTESTO DEL SALENTO BIZANTINO: alle ore 16:30

BIGLIETTI

Sabato 25 Maggio
L’ABBAZIA DI CERRATE E IL SUO CIRCONDARIO ALLA LUCE DELL’ARCHEOLOGIA

Intero: € 10,00
Iscritti FAI: € 5
Ridotto 6-18 anni: € 5
Studenti 19-25 anni: €5
Ridotto disabili: €
Famiglia (2 adulti e figli 6-18 anni): € 25
Ridotto 0-5 anni: € gratuito (selezionare solo dopo aver selezionato il biglietto famiglia)

A PIEDI, LUNGO LA VIA FRANCIGENA NEI DINTORNI DI CERRATE
Ingresso con visita autonoma in abbazia + passeggiata naturalistica
Intero: €15
Iscritti FAI: € 9
Ridotto 6-18 anni: € 10
Studenti 19-25 anni: €10
Famiglia (2 adulti e figli 6-18 anni): € 39
Ridotto 0-5 anni: € gratuito

Domenica 26 Maggio
“LA PAROLA AI MURI”. ISCRIZIONI E GRAFFITI DI CERRATE NEL CONTESTO DEL SALENTO BIZANTINO

Iscritti FAI: € 5
Intero: € 10,00
Ridotto 6-18 anni: € 5
Studenti 19-25 anni: €5
Famiglia (2 adulti e figli 6-18 anni): € 25
Ridotto 0-5 anni: € gratuito (selezionare solo dopo aver selezionato il biglietto famiglia)

Per il cestino picnic si potrà scegliere tra:
• Puccia salentina con capocollo di Martina Franca, caciocavallo e verdure grigliate di stagione e dolce tipico (crostata con marmellata di agrumi) + acqua (500ml)
• Pitta (gâteau) di patate con prosciutto e formaggio e dolce tipico (crostata con marmellata di agrumi + acqua (500ml)
Costo del cestino: € 12,00
Per info e prenotazioni (entro e non oltre due giorni prima dell’evento): 0832/361176 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

CONTATTI

Per informazioni:
Tel. 0832 361176
Email  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

COME ARRIVARE

In auto
L'Abbazia è situata tra Lecce e Brindisi.
SS 613 (Lecce-Brindisi), uscita per Squinzano verso Casalabate (SP 100).

Servizio transfer
Da Lecce è possibile prenotare un servizio transfer al costo di €30 andata e ritorno (1-4 persone); €5 per ogni persona aggiuntiva (da 5 a 9 persone). Il servizio è solo su prenotazione ed organizzato dalla Società Cooperativa Solidarietà & Lavoro. Per info e prenotazioni: 
Tel. +39 339 6402204
Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

In treno
La stazione di prossimità al sito è Squinzano che dista circa 7 km; dalla stazione di Squinzano è possibile prenotare un transfer che porti direttamente all’Abbazia.

In bici
Da Lecce è possibile noleggiare biciclette per raggiungere l’Abbazia con possibilità anche di essere guidati da un esperto del territorio. Il servizio è organizzato da Slow Active Tours - Lecce, per info e prenotazioni: Tel. +39 08321826868 Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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