Redazione
A San Vito dei Normanni, nel corso della nottata del 23 agosto, i Carabinieri della locale Compagnia, a conclusione di un servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato al controllo della movida e della circolazione stradale, nonché a prevenire la diffusione del contagio da COVID-19, hanno denunciato in stato di libertà un 58enne di Villa Castelli e un 23enne di Carovigno, poiché, fermati rispettivamente alla guida delle proprie autovetture e sottoposti all’accertamento con l’etilometro, sono stati trovati con un tasso alcolemico superiore al limite consentito; ritirate le patenti di guida. Nell’ambito del medesimo servizio, sono stati rinvenuti, nel corso di perquisizioni, veicolare e personale, di un 21enne di San Michele Salentino e un 23enne di Carovigno, sostanza stupefacente “marijuana” rispettivamente grammi 0,82 e grammi 0,30, segnalati. Sostanza stupefacente sottoposta a sequestro.
Nel complesso, i Carabinieri hanno controllato 32 veicoli, identificato 50 persone, 7 sottoposte a misure di sicurezza e prevenzione, effettuato 10 perquisizioni, elevato 12 contravvenzioni al codice della strada.
Sorpreso nuovamente alla guida sprovvisto di patente di guida perché revocata. Denunciato.
I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Brindisi, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 59enne del luogo, per guida senza patente perché mai conseguita, in recidiva.
In particolare, i militari, nella prima mattinata odierna, in una via di questo centro, durante il controllo alla circolazione stradale sorprendevano l’uomo alla guida del veicolo sprovvisto di patente di guida poiché revocata, reiterando la medesima condotta contestata nel gennaio 2019.
Il mezzo è stato restituito alla legittima proprietaria.
Caldo: Coldiretti Puglia, saliti a 118 incendi ad Ugento in 2 mesi; bilancio roghi +24% rispetto al 2019
Sono saliti a 118 gli interventi effettuati a luglio e agosto dai volontari della Protezione Civile a Ugento e nelle aree limitrofe per spegnere gli incendi degli uliveti ormai secchi a causa della Xylella. A dirlo è Coldiretti Puglia sulla base dei dati diffusi dalla Protezione Civile di Ugento, una delle località più belle e suggestive del Salento, dove i volontari in 50 giorni hanno spento roghi quotidiani di ulivi malati, con un aumento degli incendi del 24% rispetto all’anno scorso.
“E’ andato in fumo l’ennesimo campo di 300 ulivi a Ugento, dove sono stati necessari oltre 1000 litri di acqua per spegnere ogni singolo ulivo divenuto una torcia di fuoco. Va il nostro plauso ai volontari della Protezione Civile che stanno intervenendo tempestivamente da settimane, così come i Vigili del Fuoco sull’intera provincia di Lecce con 1500 incendi da giugno ad oggi. Il 70% degli incendi interessa gli ulivi, una strage che si ripete lasciando paesaggi lunari in Salento dove le fiamme si moltiplicano riducendo gli ulivi colpiti dall’infezione in torce gigantesche, anche a causa dell’abbandono forzato in cui versano campi pieni di sterpaglie e infestanti, con evidenti problemi di sicurezza”, insiste Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
“Gli incendi sono solo la punta dell’iceberg – insiste il presidente Muraglia - dello stato di abbandono in cui versano le campagne in Salento a causa della Xylella che non è un problema solo dell’agricoltura, perché enorme è il danno arrecato dalla malattia al paesaggio e al patrimonio culturale stesso del Salento, con ripercussioni gravissime su tutta l’economia salentina, dall’agricoltura al turismo, fino agli investimenti per l’indotto commerciale e artigianale legato all’agroalimentare e alla ricettività”, conclude il presidente Muraglia.
La vastità e numerosità degli incendi è difficilmente gestibile con gli scarsi mezzi ordinari che vigili del fuoco e protezione civile hanno a disposizione. “Tempestivo l’intervento dei volontari della Protezione Civile che hanno operato immediatamente sulla perimetrale del campo– afferma Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Lecce - per evitare che l’incendio si propagasse sugli alberi subito a ridosso della strada provinciale, scongiurando l’evidente pericolosità per gli stessi automobilisti. Sono troppi gli ettari di uliveto ormai improduttivi da anni, a causa dei ritardi negli espianti e reimpianti che hanno aggravato una situazione già critica, con la burocrazia che arreca più danni della Xylella. Le lungaggini e gli intoppi regionali per liberare le risorse della sottomisura 5.2 del PSR Puglia hanno prodotto ritardi biblici negli espianti, tanto che molti agricoltori saranno costretti e reimpiantare – se tutto va bene – nel marzo 2021. A questo si aggiungono i vincoli paesaggistici, per cui a nulla sono serviti i nostri continui appelli, che ancora ostacolano la rigenerazione del Salento, gli espianti e i reimpianti anche di altre colture che libererebbero finalmente il Salento dalla condanna di una monocoltivazione”.
“Gli agricoltori chiedono da anni interventi decisi per espiantare, reimpiantare e far rinascere le aree colpite, dopo anni di annunci, promesse, rimpalli di responsabilità e la mancanza di impegni concreti – aggiunge Cantele - per la ricostituzione del patrimonio olivicolo e agrario gravemente compromesso, anche attraverso una opportuna e tuttora bloccata diversificazione, perché il Salento non può essere condannato ad una monocultivar. A distanza di 6 anni dal primo ulivo infetto su cui è stata conclamata la presenza della malattia, gli agricoltori salentini sono ancora ingabbiati e abbandonati al loro destino e ogni giorno al danno si aggiunge un’altra beffa”.
La Xylella ha provocato effetti più disastrosi di un terremoto – conclude Coldiretti Puglia - con ripercussioni drammatiche di natura produttiva, ambientale, economica, lavorativa, con esigenze di contenimento, di ricostruzione, di sostegno che vanno affrontate in maniera corale, rendendo i procedimenti fluidi e fruibili.
Covid - 19. Oggi 22 casi positivi in Puglia
Il presidente della Regione Puglia, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi sabato 22 agosto 2020 in Puglia, sono stati registrati 2579 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 22 casi positivi: 12 in provincia di Bari; 1 nella provincia BAT; 7 in provincia di Foggia; 1 in provincia di Lecce, 2 in provincia di Taranto; -1 fuori regione ( caso nel frattempo attribuito).
NON sono stati registrati decessi
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 281.824 test.
4001 sono i pazienti guariti.
436 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4992 così suddivisi:
1630 nella Provincia di Bari;
403 nella Provincia di Bat;
683 nella Provincia di Brindisi;
1304 nella Provincia di Foggia;
643 nella Provincia di Lecce;
293 nella Provincia di Taranto;
36 attribuiti a residenti fuori regione.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
Criminalità: Coldiretti Puglia, allarme furti mandorle; agricoltori vigilantes h24 nelle campagne
Cresce in Puglia l’allarme per i furti di mandorle, già decimate per le gelate del marzo scorso, che valgono tanto oro quanto pesano. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia sulla base delle denunce degli agricoltori della provincia di Bari che si sono trasformati in vigilantes notturni e diurni contro i furti continui delle mandorle che nella campagna 2020 sono poche ma di straordinaria qualità.
“Le mandorle che si sono salvate dall’ondata di gelo di marzo vanno letteralmente a ‘ruba’ in campagna perché sono poche e di ottima qualità, per cui spuntano prezzi che allettano la criminalità locale. I nostri imprenditori si sono organizzati in ronde notturne e diurne, dormono addirittura in campagna”, denuncia Savino Muraglia, presidente Coldiretti Puglia. “Spesso gli agricoltori devono addirittura anticipare la raccolta – conclude Muraglia - proprio per tentare di contrastare i furti. Nel territorio tra Grumo, Palo e Toritto si tratta di vere e proprie squadre organizzate che agiscono tra la notte e le prime ore del mattino e riescono a ‘ripulire’ fino a 50 alberi alla volta. Chiediamo al Prefetto di Bari, molto sensibile al tema delle sicurezza nelle campagne, di intervenire con tempestività e fermezza”.
In Puglia le mandorle sono prevalentemente coltivate nelle province di Bari e Brindisi – dice Coldiretti Puglia - rispettivamente con una produzione pari al 60% e al 20% dell'intera produzione pugliese, a seguire le province di Foggia, Taranto e Lecce. Ben il 96% della superficie regionale destinata a frutta in guscio è investita a mandorlo.
“I raid nelle campagne a caccia di mandorle sono un fenomeno che si ripete ormai senza soluzione di continuità da anni – insiste il presidente di Coldiretti Palo, Ezio Liantonio – e costringe gli agricoltori a vigilare di notte, perché sono tanti i casi che vengono segnalati quotidianamente, ma gli episodi si stanno registrando anche in pieno giorno. I nostri agricoltori stanno pagando le guardie campestri, guardiani privati, ma se non viene organizzata un’azione congiunta con le forze dell’ordine, saremo per l’ennesimo anno vittime indifese della criminalità. La raccolta delle mandorle – incalza Liantonio - dura per fortuna poche settimane. Siamo, però, molto preoccupati per la prossima raccolta delle olive, perché i nostri imprenditori non possono certamente vivere così per oltre 3 mesi, oltre alla preoccupazione per l’incolumità personale che non è certamente un problema trascurabile”.
Attualmente in Puglia è destinata alla coltivazione del mandorlo una superficie pari a 19.428 ettari che fornisce una produzione totale di 264.670 quintali di mandorle, un terzo del totale nazionale (33%). Tali cifre, collocano la Puglia al secondo posto fra le regioni italiane, dopo la Sicilia, conclude Coldiretti Puglia.
Truffa dei ricambi di auto online. Denunciati in due
I Carabinieri della Stazione di Pezze di Greco di Fasano, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 40enne di Velletri e un 38enne di Roma, per truffa in concorso.
In particolare, i suddetti, dopo aver ricevuto da un uomo del luogo, che ha sporto regolare denuncia-querela, su carta ricaricabile intestata al 40enne, un accredito di 440 euro quale prezzo per l’acquisto di pezzi di ricambio per una autovettura, in vendita su un sito e-commerce on-line, hanno volontariamente interrotto i rapporti con la vittima non adempiendo a quanto concordato.
Colpisce con un pugno un carabiniere, arrestato
I Carabinieri della Stazione di Ceglie Messapica hanno arrestato Morelli Francesco Pio, 29enne del luogo, per resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.
In particolare, i militari operanti, nel corso si un servizio per il rispetto dei protocolli volti alla prevenzione della diffusione del virus COVID19, hanno notato l’uomo, sostare sulla pubblica, intento ad interloquire con un secondo soggetto, entrambi già noti. Una volta raggiunto dai Carabinieri, il Morelli è andato in escandescenze, colpendo uno di loro con un pugno al volto e facendolo cadere in terra. Prontamente ammanettato e posto in sicurezza l’aggressore è stato condotto presso la locale Stazione per gli accertamenti del caso.
Il militare ferito si è recato presso il locale presidio ospedaliero ove è stato medicato per la ferita lacero contusa al volto, cagionata dal pugno ricevuto e dalla rottura degli occhiali che indossava, venendo dimesso con una prognosi di 10 gg.
Al termine delle formalità di rito il Morelli è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Brindisi, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
DEPOSITATA A BRINDISI LA LISTA “POPOLARI CON EMILIANO” PER LE ELEZIONI REGIONALI – CAPOLISTA IL CONSIGLIERE USCENTE MAURO VIZZINO
E’ stata depositata stamane a Brindisi, presso l’ufficio elettorale del Tribunale, la lista “Popolari con Emiliano” per l’elezione del Presidente della Giunta regionale e del Consiglio regionale della Puglia. Ne fanno parte: - Mauro Vizzino, capolista, di Mesagne, consigliere regionale uscente e Presidente della Commissione Ambiente. - Maria Siliberto, di Villa Castelli, avvocato ed assessore allo sport, turismo e istruzione nel Comune di Villa Castelli - Mimma Maggiore, di San Pancrazio Salentino, architetto - Tiziana Barletta, di San Michele Salentino, laureata in Giurisprudenza ed assessore all’ambiente, istruzione e gentilezza del Comune di San Michele - Giuseppe Polito, di Erchie, dirigente medico dell’ospedale Perrino di Brindisi e consigliere comunale ad Erchie. “La nostra è una lista forte ed ambiziosa – afferma il sindaco di Villa Castelli Giovanni Barletta nella sua veste di presentatore della lista – che darà il suo contributo per la rielezione di Michele Emiliano alla guida della Regione Puglia. Tra di noi ci sono tre donne e due uomini e tutti sono in grado di competere per la elezione a consigliere regionale. Parleremo ai cittadini della provincia di Brindisi e spiegheremo le tante cose già fatte in questi anni e quelle che ci proponiamo di realizzare nella prossima legislatura. E sono certo che i risultati saranno estremamente positivi per noi e per la Puglia”.