Redazione

«È arrivato Natale», ricordano alcune canzonette, ed assieme alle festività arrivano, puntuali, gli aumenti di beni e servizi a rendere più caro, più impegnativo e più difficile vivere le feste e le altre necessità di vita ad italiani e brindisini.

Secondo l’indagine di un autorevole Istituto diffusa in questi giorni l’aumento medio dei prezzi rispetto ad un anno fa sarebbe di oltre il 10%. Questo significa che stiamo spendendo 10 euro in più ogni 100 euro di spesa rispetto a solo dodici mesi addietro. Se la spesa è di mille euro si arriva a 100 euro in più rispetto all’anno scorso. 
È l’inflazione, un fenomeno non nuovo a cui si è sempre risposto aumentando proporzionalmente salari, stipendi e pensioni. Misure che da troppo tempo mancano, o sono adottate in modo non sufficiente, con la conseguenza che i prezzi aumentano a due cifre mentre lavoratori e pensionati possono contare solo sulle medesime entrate. Gioco-forza si devono ridurre acquisti e tenore di vita. Secondo la stessa Indagine «cresce del 7,2% rispetto al 2022 la percentuale di cittadini che non farà alcun regalo di Natale».
Il Sindacato non può stare a guardare: rivendicare che stipendi, salari e pensioni garantiscano un livello di vita adeguato ad affrontare il costo della vita è parte della sua missione. Anche a questo sono valse le tante e diverse azioni di protesta, scioperi e mobilitazioni generali portate avanti in questi mesi a livello nazionale e locale dalla UIL nelle quali Brindisi è stata protagonista.
Brindisi ha diverse ragioni per mobilitarsi: stiamo assistendo ad una serie di vertenze nel nostro territorio di grande importanza che minacciano concretamente il lavoro, quindi la possibilità di sostentamento economico e la dignità di centinaia di famiglie. Crisi che attanagliano importanti e storiche realtà industriali, aziende partecipate, comparti pubblici e molti altri. Tutti fattori che contribuiscono a condannare Brindisi ed il suo territorio a quel 100esimo posto su 107 province nella classifica sulla Qualità della Vita (Sole24ore) come il nostro Sindacato ha di recente denunciato.
Per la UIL di Brindisi è evidente che la soluzione non può essere immediata ma è urgente e non più rinviabile la presa di coscienza da parte di tutti gli attori sociali ed istituzionali, nazionali e del territorio, e la messa in campo di progettualità a lungo termine, operando assieme, superando ogni steccato ideologico e di appartenenza. 
Ad essere in gioco non c’è solo l’acquisto di un regalo in più sotto l’albero ma la possibilità di una vita dignitosa, frutto delle proprie fatiche e del proprio lavoro, per migliaia di famiglie brindisine. Per questo il Sindacato continuerà la sua lotta: per la difesa del lavoro, per la promozione di nuove occasioni di lavoro e per la dignità, non solo economica, di ogni lavoratore di questo territorio.
 
 
Il Coordinatore provinciale UIL Brindisi
Fabrizio Caliolo

Si è tenuta ieri 13 dicembre, presieduta dal Prefetto Michela La Iacona, una riunione finalizzata ad approfondire e condividere, con tutte le componenti del sistema di protezione civile, lo stato dell’arte del territorio provinciale e le misure di prevenzione da adottare per ridurre il rischio idrogeologico e idraulico in vista dell’imminente stagione invernale.

Sono intervenuti i Sindaci dei Comuni della provincia, il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, rappresentanti del Comando Provinciale della Guardia di Finanza e del Dipartimento regionale di protezione civile, della Provincia di Brindisi, di ANAS, di RFI, del Consorzio Speciale per la bonifica dell’Arneo e del coordinamento provinciale del volontariato di protezione civile.

Momento cruciale della riunione è stata l’illustrazione ai presenti di un pregevole, circostanziato documento realizzato per l’occasione dal Comando Provinciale dei  Vigili del Fuoco, corredato da una documentazione fotografica delle criticità in atto esistenti sul territorio che ha permesso di rendere plasticamente evidenti le cause di vulnerabilità presenti, dovute alla mancanza di manutenzione ordinaria.

Il Prefetto pertanto, soffermandosi sulla forza espressiva delle immagini proiettate, ha richiamato l’attenzione sull’importanza dell’attività di prevenzione, con segnato riguardo alla necessità che i Sindaci in primis provvedano ad aggiornare i piani di protezione civile sulla base delle criticità legate all’evoluzione dei loro territori per lo sviluppo urbanistico e per le conseguenze di eventi significativi verificatisi in passato.

Ha, altresì, rimarcato l’importanza di effettuare tutte le opere necessarie per garantire la pulizia dei diversi canali presenti nella provincia, atteso che sempre più frequenti sono ormai i casi di precipitazioni improvvise che determinano allagamenti proprio in conseguenza dell’incuria.

A tal proposito, gli Amministratori locali hanno assicurato l’adozione di ogni utile iniziativa volta alla mitigazione dei rischi; il rappresentante del Consorzio Speciale per la bonifica dell’Arneo -  competente per i predetti canali - ha partecipato la imminente cantierizzazione di interventi di manutenzione ordinaria che ricopriranno circa l’85%  del reticolo idrografico di competenza per un importo complessivo di 2 milioni di euro e un importante intervento di mitigazione del rischio idraulico sul canale Patri per un importo complessivo di 5 milioni di euro.

A conclusione dell’incontro, che ha fatto registrare una significativa, responsabile partecipazione dei presenti, il Prefetto ha invitato tutti a proseguire nella direzione intrapresa di massima collaborazione istituzionale con la finalità comune di preservare il territorio riducendo al minimo possibile i rischi connessi agli eventi meteorologici avversi.

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NATALE: COLDIRETTI PUGLIA, A FOGGIA BIMBI IN FESTA CON LE MANI IN PASTA PER DOLCI TIPICI FAI DA TE; IN SERATA LA COMUNITÀ SI RIUNISCE ASPETTANDO LE FESTIVITÀ.

Bimbi in festa per il Natale con le piccole ‘mani in pasta’  per fare i dolci natalizi tipici, accompagnati dalle cuoche contadine e imparare le storie più belle della tradizione rurale della festa più amata da adulti e bambini. L’appuntamento è a Foggia al mercato dei contadini in Via Monsignor Lenotti 61, venerdì 15 dicembre 2023, alle ore 10,30, con i bambini dell’Istituto Zingarelli di Foggia, ma replicato anche sabato 16 dicembre, in collaborazione con la Biblioteca provinciale di Foggia.

In serata di venerdì nel garden di fronte al mercato, a partire dalle ore 19, la comunità sarà in festa con lo street food contadino, laboratori didattici per adulti e piccini, con musica e spettacolo, aspettando il Natale.  

Coldiretti e il Ministero dell’Istruzione e del Merito hanno deciso di sviluppare sinergie e progetti riguardanti tematiche come la promozione delle competenze connesse all’educazione alimentare nelle scuole, la sostenibilità nell’alimentazione, lo sviluppo dell’economia circolare, nonché la promozione del consumo di cibo locale, con il via all’educazione alimentare a scuola in Puglia con l’agrididattica in classe e in fattoria, frutto della collaborazione con l’Ufficio Scolastico regionale della Puglia. E quanto afferma la Coldiretti regionale, in riferimento agli sviluppi anche in Puglia del Piano di Welfare per la scuola elaborato dal Ministro Giuseppe Valditara che prevede anche agevolazioni in particolare presso mercati e agriturismi che aderiscono alla convenzione sottoscritta dal ministero con Coldiretti e Campagna Amica.

Per il raggiungimento di tali finalità nasce l’idea di percorsi di valorizzazione delle produzioni locali del territorio a km zero, per una sana e sostenibile alimentazione e corretti stili di vita, che si concretizzano all’interno dei mercati e degli agriturismi della rete di Campagna Amica. E’ importante sostenere il mondo della scuola e far conoscere i primati qualitativi, ambientali e gastronomici dell’agricoltura italiana anche promuovendo stili alimentari che valorizzano i prodotti del territorio

In Puglia il 37% dei bambini è obeso o in sovrappeso – conclude Coldiretti Puglia -  l’11,1% mangia frutta meno di una volta a settimana o mai e solo il 39,8% dei bambini consuma una merenda adeguata di metà mattina, con un impatto potenzialmente devastante sulla salute delle giovani generazioni, con 1 genitore su 4 che boccia le mense scolastiche, una situazione che impone una nuova cultura del consumo consapevole a tutte le età.

I Poliziotti della Polizia di Stato di Brindisi, ed in particolare gli investigatori della Squadra mobile, nei giorni scorsi, hanno tratto in arresto - in  esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Procura della Repubblica di Brindisi - due uomini ritenuti responsabili, nella fase delle indagini preliminari, di due truffe consumate ai danni di anziani, rispettivamente di 77 e 93 anni, con l’aggravante di aver approfittato della loro condizione di particolare vulnerabilità ed ingenerando un pericolo immaginario. Dalle scrupolose attività d’indagine sembrerebbe emergere che i due soggetti, di origine campana, lo scorso ottobre, dopo aver raggiunto il territorio brindisino a bordo di una macchina a noleggio, avrebbero contattato le anziane vittime telefonicamente, fingendosi carabinieri e facendo credere loro che un familiare fosse rimasto vittima di un incidente stradale, invitandole ad esborsare ingenti somme di denaro, in contanti o preziosi, per aiutare i propri congiunti. Poco dopo uno dei due uomini si sarebbe poi presentato presso l’abitazione delle vittime inducendole con l’inganno a farsi consegnare denaro e beni preziosi conseguendo un ingiusto profitto, mentre l’altro avrebbe funto da palo e da autista al fine di garantirsi la fuga dopo il compimento dell’azione delittuosa. Le immediate attività d'indagine condotte dagli investigatori della Squadra Mobile di Brindisi avrebbe consentito, mediante l’esame delle videocamere di sorveglianza presenti nei pressi delle abitazioni delle anziane signore, di individuare gli autori delle truffe, tracciando il tragitto che i predetti avrebbero percorso, anche a bordo del loro veicolo. La perpetrazione di due truffe in pochissimo tempo, la conoscenza dei luoghi e delle abitazioni di donne anziane e il concreto pericolo che i presunti autori, avvalendosi di una rete strutturata, avrebbero potuto reiterare la commissione di ulteriori truffe ai danni di anziani indifesi ha quindi indotto la Procura della Repubblica di Brindisi a richiedere ed ottenere dal G.I.P. la misura di massimo rigore.

L’attività di polizia giudiziaria svolta conferma l’attenzione risposta dalla Polizia di Stato e dal Questore Annino GARGANO nel garantire la tutela dell’ordine pubblico nella Provincia brindisina.

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LAVORO: COLDIRETTI PUGLIA, +35% MALATTIE PROFESSIONALI IN AGRICOLTURA IN PUGLIA; INAIL AGGIORNA TABELLE E NE INSERISCE UN’ALTRA

Crescono le malattie professionali in agricoltura in Puglia del 35%, quasi una par condicio tra uomini (+36%) e donne (+34%), con l’Inail che ha proceduto all’aggiornamento delle tabelle delle malattie professionali che arrivano a 21, con l’introduzione in agricoltura delle malattie causate da composti organici del tallio, legate all’esposizione ai biocidi o fitosanitari. A darne notizia è Coldiretti Puglia, sulla base dei dati Inail da gennaio ad agosto 2023, in relazione al decreto Interministeriale che è stato emanato dal Ministero del Lavoro di concerto con il Ministero della Salute che ha aggiornato le tabelle delle malattie professionali in agricoltura.

La nuova legge – riferisce Coldiretti Puglia - amplia il campo delle malattie professionali riconosciute dall’Inail, su proposta dell’apposita Commissione scientifica istituita presso l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro. Questa commissione è composta da 11 membri totali scelti tra il personale di vari enti tra cui Ministero del lavoro, Ministero dell’economia e delle finanze, Inps e Istituto Superiore di Sanità, che si avvale della struttura e del personale dell’Inail.

Anche nei primi dieci mesi 2023, le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, oltre a quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare le prime tre malattie professionali denunciate, seguite dai tumori e dalle patologie del sistema respiratorio, con l’Epaca il patronato della Coldiretti che segue gli agricoltori.

Le malattie più diffuse per chi lavora nel comparto dell’agricoltura sono l’ernia discale lombare provocata da lavorazioni svolte principalmente con macchine che espongono a vibrazioni trasmesse a tutto il corpo come trattori, mietitrebbia, vendemmiatrice semovente, oltre a tendiniti e sindrome del tunnel carpale, allergie, dermatiti.

Inoltre, marittimi, pescatori, agricoltori – aggiunge Coldiretti Puglia – rientrano tra i lavoratori che svolgono attività usuranti con il beneficio della pensione anticipata, il giusto riconoscimento  della gravosità delle attività svolte in agricoltura, in condizioni climatiche particolarmente sfavorevoli, essendo ripetute e protratte nel tempo.

Il settore delle malattie è un in continua espansione, ma anche gli infortuni sul lavoro in agricoltura in Puglia – aggiunge Coldiretti Puglia, sulla base dei dati Inail – sono balzati a 1.466 da gennaio ad agosto 2023 rispetto ai 1.338 dello stesso periodo dell’anno precedente, per cui è necessario incentivare e finanziare ogni misure utile ad aumentare la sicurezza sui luoghi di lavoro in agricoltura, anche con dispositivi all’avanguardia.

Al contempo grazie al prezioso lavoro di ammodernamento delle imprese agricole fatto in questi anni bisogna rendere il lavoro in agricoltura tecnologicamente sempre più avanzato e anche più sicuro. Per questo è necessario che le istituzioni a tutti i livelli implementino le opportunità occupazionali nel settore agricolo – conclude Coldiretti Puglia -  attraverso interventi di stabilizzazione del lavoro, garantendo flessibilità e competitività all’impresa, continuità di reddito e sicurezza al lavoratore.

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Mesagne: quali prospettive per il futuro della Città. Pochi mesi ci separano, ormai, dal voto amministrativo per il rinnovo del Consiglio Comunale e lelezione del Sindaco di Mesagne. Lapprossimarsi di questo momento, cruciale nella vita di ogni comunità, rende necessario, e a nostro avviso non più rinviabile, lavvio di un dibattito pubblico sulle traiettorie di sviluppo, presenti e future, che la nostra città dovrà seguire in tutti gli ambiti che ne caratterizzano la vita comunitaria. Negli ultimi anni, la città è frequentemente balzata agli onori della cronaca regionale e nazionale come esempio di riscatto collettivo: da capitale della SCU a finalista nel concorso per il titolo di capitale italiana della cultura. Una esaltazione che ci rende certamente orgogliosi della realtà, che, tuttavia, non può essere circoscritta ad una stagione, ma è il frutto del cammino lungo e faticoso degli ultimi trentanni. Il piano di recupero del centro storico, il restauro della Chiesa Madre, del Castello, del Teatro Comunale, la realizzazione di nuovi edifici scolastici, lapprovazione del Piano Regolatore Generale e del Piano per gli insediamenti produttivi nella zona industriale, le politiche sociali rivolte ai bambini, ai ragazzi e agli anziani: la città dei sogni, i soggiorni estivi e  lapertura del centro polivalente. E poi ancora,  la realizzazione di iniziative come il Natale nel Cuore, lEstate Mesagnese, il Carnevale Mesagnese, che anno dopo anno portava a Mesagne migliaia di persone. Furono queste alcune delle tappe principali del percorso di riscatto a cui la politica seppe dare impulso. 1.png

Ricordare è utile per comprendere che non ci sarebbe stato il miracolo mesagnese senza amministratori attenti a garantire uguali opportunità e diritti per tutti, se non ci fossero stati Sindaci, Assessori, Consiglieri Comunali che consideravano la cultura elemento centrale nel percorso di riscatto e di crescita, anche economica, della Città, sensibili alla necessità di salvaguardare lambiente, tanto dal punto di vista della tutela e della rigenerazione del territorio, quanto dal punto di vista della valorizzazione del patrimonio archeologico, architettonico ed artistico della Città. È stato questo il nucleo di idee, di valori e di progetti alla base delle scelte che il centrosinistra ha compiuto negli anni in cui è stato al governo della città, determinandone linnegabile sviluppo ormai riconosciuto da tutti. Nel recente passato è prevalsa, invece, lidea secondo cui sia possibile governare rinunciando ad avere riferimenti politici chiari.  Il PD locale non ha assecondato questa ondata, e questa divergenza politica ha determinato divisioni nel centrosinistra, collocando il Pd  allopposizione di raggruppamenti civici prima guidati da Pompeo Molfetta poi da Toni Matarrelli. Sulla base di questa esperienza, consapevoli delle sfide che aspettano la nostra città, dellevolvere in senso autoritario e populista della situazione nel nostro Paese, in Europa e nel mondo, riteniamo che oggi si richieda, anche a Mesagne, un ritorno alla politica e a un nuovo centrosinistra. Il Sindaco Matarrelli ha di recente rilasciato unintervista al Fatto Quotidiano nella quale, intervistato nella veste di amministratore locale di centrosinistra, ha espresso il suo punto di vista su come riconnettere i partiti e le formazioni politiche progressiste al loro popolo di riferimento. Si è inoltre soffermato sui rapporti con il PD e sulla volontà di fare suo il destino che abbiamo scelto. Prendiamo atto di queste sue dichiarazioni, che a noi appaiono in discontinuità rispetto a scelte e percorsi del passato recente; tuttavia, precisiamo che, con il PD, il destino non è stato ancora scelto e, affinché sia comune, è necessario far seguire a queste impegnative dichiarazioni i fatti. Se cè la necessità di riportare la politica e i partiti da Roma alla periferia, come egli stesso afferma a chiusura della sua intervista, riscostruire una coalizione politica di centrosinistra a livello locale, è anche una sua responsabilità. Il Partito Democratico di Mesagne, con piena autonomia e dignità politica, è pronto a fare la sua parte e si dichiara aperto al confronto con tutte le espressioni politiche e civiche  che intendono impegnarsi nella ricostruzione di una coalizione, che senta suo il perimetro di un centrosinistra largo, plurale, aperto a tutte le istanze che provengono dal tessuto sociale cittadino, ma chiaramente alternativo al centrodestra che governa il Paese. 
Da questo impegno politico plurale, può nascere una coalizione di governo capace di esprimere una rinnovata idea di sviluppo, che non lasci indietro nessuno, sia rispettosa del contesto urbano, valorizzandone  sempre più la storia millenaria, tuteli il paesaggio e il territorio agricolo. Negli ultimi venti anni la popolazione di Mesagne è invecchiata di sette anni e si è ridotta di 1500 abitanti, movimenti demografici certamente da contestualizzare e da considerare dentro tendenze più generali che riguardano il Paese, ma che, nondimeno, ci possono indicare molto della situazione economica e sociale della città. Da qui la necessità di riaffermare vocazioni produttive, favorire gli investimenti e laumento di lavoro non precario, destagionalizzato, provando, con gli strumenti di cui un Comune può disporre, a rendere più solida la situazione economica delle famiglie e della città. Dalle attività produttive allurbanistica, dalla migliore organizzazione della mobilità urbana al potenziamento della sanità pubblica, intendiamo avanzare proposte per lo sviluppo della città nel suo complesso e per il miglioramento delle condizioni materiali e non solo di tutti i cittadini.
Su questi e su molti altri argomenti, il PD di Mesagne è pronto a fare la sua parte confrontandosi con le forze politiche e civiche del centrosinistra , nella convinzione che lo sviluppo economico e la crescita sociale della nostra Città passi anche dal recupero di valori, idee ed identità politiche, come elementi qualificanti di unazione amministrativa che punti a traguardare nuovi e sfidanti obiettivi sul futuro dei giovani, sullo sviluppo economico, la crescita, la legalità e la sicurezza della nostra Città.
 
Il Partito Democratico di Mesagne
 
 

Venerdi 15 dicembre, alle ore 10.00, nel salone di rappresentanza del Palazzo del Governo, il Prefetto Michela La Iacona procederà alla consegna delle Onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, conferite per “benemerenze acquisite verso la nazione nel campo delle lettere, delle arti, dell’economia e nel disimpegno di cariche pubbliche e di attività svolte ai fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari”.

 I destinatari delle Onorificenze in parola sono:

GRADO

INCARICO/PROFESSIONE

NOME E COGNOME

COMUNE

ONORIFICENZA    DI CAVALIERE 

SOTTOUFFICIALE DELL'AERONAUTICA MILITARE PRIMO LUOGOTENENTE

DOMENICO ARIANO

ORIA

ONORIFICENZA    DI CAVALIERE 

APPUNTATO SCELTO DELLA GUARDIA DI FINANZA IN CONGEDO

PANTALEO DE PASCALI

BRINDISI

ONORIFICENZA    DI CAVALIERE 

FUNZIONARIO DELL'ARCHIVIO DI STATO IN QUIESCENZA

CORRADINO DE PASCALIS

CEGLIE MESSAPICA

ONORIFICENZA    DI CAVALIERE 

PIANISTA E DIRETTORE D'ORCHESTRA

STEFANO MICELI 

BRINDISI

ONORIFICENZA    DI CAVALIERE 

IMPRENDITORE AGRICOLO

ANTONIO PUGLIESE

BRINDISI

ONORIFICENZA    DI CAVALIERE 

SOTTOUFFICIALE DELLA MARINA MILITARE PRIMO LUOGOTENENTE

NICOLA RAGNO

BRINDISI

ONORIFICENZA    DI CAVALIERE 

UFFICIALE DELLA MARINA MILITARE CAPITANO DI VASCELLO

NICOLA RICCIARDI

OSTUNI

ONORIFICENZA    DI CAVALIERE 

RESPONSABILE RISORSE UMANE PRESSO ENI VERSALIS DI BRINDISI

GABRIELE VENERA

BRINDISI

Questo pomeriggio i sacerdoti di Mesagne, alla presenza dell'arcivescovoi Giovanni Intini, hanno tenuto un incontro in cui nominare il vicario foraneo mesagnese. Dopo ampia discussione e preceduto da un momento di preghiera i sacerdoti di Mesagne hanno eletto don Pietro Depunzio Vicario Foraneo che succede a don Gianluca Carriero. Don Pietro, parroco del Santuario di Mater Domini, è anche reggente della Casa di Zaccheo. 

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LOGISTICA: COLDIRETTI PUGLIA, BENE POLO INTERMODALE A GROTTAGLIE; SU EXPORT CIBO IN PUGLIA PESA GAP INFRASTRUTTURALE

IN PUGLIA 20,8 KM RETE FERROVIARIA PER 100MILA ABITANTI

L’agroalimentare può offrire 100mila posti di lavoro green entro i prossimi 10 anni in Puglia, ma va colmato il gap infrastrutturale logistico che fa perdere competitività alle imprese agricole e agroalimentari regionali. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, rispetto al piano intermodale in provincia di Taranto, illustrato dall’Assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, ial Consiglio di Coldiretti Puglia, sul futuro sviluppo di porto e aeroporto a Grottaglie per l’export delle merci, in una regione che sconta il grave gap di una logistica scarsa e inefficiente anche per il trasporto dei prodotti agroalimentari con effetti vincolanti sulle esportazioni.

“Servono trasporti efficienti sulla linea ferroviaria e snodi portuali e aeroportuali per le merci che ci permettano di portare i nostri prodotti rapidamente da sud a nord del Paese e poi in ogni angolo d’Europa e del mondo visto che la densità delle nostre infrastrutture è più bassa rispetto ad altri Paesi. Basti pensare che ogni 100 km quadrati abbiamo 5,5 chilometri di ferrovie contro gli 11 della Germania. Inoltre, serve un task-force che permetta di rimuovere con maggiore velocità le barriere non tariffarie che troppo spesso bloccano le nostre esportazioni”, ha affermato Alfonso Cavallo, presidente Coldiretti Puglia.

L’Unione Europea ha disposto che entro 2030 il trasporto su ferro delle merci debba raggiungere almeno per il 30% il totale delle progettualità – dice Coldiretti Puglia - quando siamo ancora solo al 6%. Secondo i dati ISTAT la Puglia è in ritardo rispetto anche al Mezzogiorno per dotazione di rete ferroviaria – 20,8 km per 100mila abitanti, rispetto al 27,8 della media del Sud  – così come per la rete autostradale sono 1,3 km per 10mila autovetture contro la media di 1,7 del Mezzogiorno e di 2 del Nord del Paese.

Le esportazioni di prodotti agroalimentari in Puglia pagano a caro prezzo il gap della logistica, denuncia la Coldiretti regionale, che scontano il peso della burocrazia, di prezzi decisamente più alti, di reti che non funzionano. “In Puglia il trasporto su ferro si ferma a Bari. Se l’Italia non investe nelle vie di trasporto, soprattutto su rotaia, l’ortofrutta spagnola continuerà ad arrivare, arrecando danno alle produzioni agroalimentari pugliesi. Un chilo di uva da tavola per arrivare da Rutigliano a Bruxelles deve percorre 1800 chilometri e da Murcia a sud della Spagna a Bruxelles 2000 Km. Dalla Puglia il viaggio dura 48 ore, da Murcia solo 36 ore”, ha insistito il direttore regionale, Pietro Piccioni.

Esiste una situazione di oggettiva mancanza di competitività in termini di efficienza e di costi per logistica e trasporti in Puglia dove l’export agroalimentare, oltre agli scambi storici e consolidati verso la Germania, deve essere aiutato ad imporsi in Francia, Polonia, Regno Unito e Svizzera, oltre a Benelux, Scandinavia, Spagna, Albania, Grecia, oltre ai Paesi extra Ue.

In questo scenario è importante il raddoppio delle risorse per l' agroalimentare con  la nuova versione del PNRR che ha incluso  le richieste di Coldiretti per il settore che ha dimostrato grande  capacità progettuale, con  il rifinanziamento di oltre 2 miliardi per i contratti di filiera agroalimentare, pesca e foreste ma importante è anche la misura Parco Agrisolare, il cui obiettivo finale è stato portato  a oltre 1,3 gigawatt. Si tratta del più grande stanziamento economico – conclude Coldiretti - destinato all’agricoltura,  considerando anche le risorse destinate alla logistica che aumenteranno la competitività delle imprese, consentendo di recuperare il gap con altri Paesi, ma ora è fondamentale che tali risorse vengano utilizzate fino all’ultimo da un modello di filiera risultato vincente bisognerà potenziare la struttura amministrativa di tutti gli uffici che dovranno dare attuazione a tale imponente piano che può segnare un vero punto di svolta per l’ulteriore rilancio del settore.

In riferimento al ricorso presentato da questa Associazione, per ora dichiarato inammissibile dal TAR di Bari, contro l’accorpamento tra la Camera di Commercio di Brindisi e l’omologo Ente camerale di Taranto, si precisa quanto segue.In riferimento al ricorso presentato da questa Associazione, per ora dichiarato inammissibile dal TAR di Bari, contro l’accorpamento tra la Camera di Commercio di Brindisi e l’omologo Ente camerale di Taranto, si precisa quanto segue.Con il ricorso suddetto, avente ad oggetto “Assegnazione dei seggi nel Consiglio della Camera di Commercio di Brindisi e Taranto”, la Confesercenti della provincia di Brindisi ha chiesto l’annullamento del DPGR n.106 del 17.03.2023, nonché tutti gli atti connessi e presupposti e, pertanto, anche del DPGR n.6 del 18.01.2023, la cui efficacia era stata espressamente sospesa dalla Regione Puglia in seguito alla rilevazione di incongruenze, in riferimento ai dati relativi alla rappresentatività del settore ‘commercio’ nel nuovo ente camerale. La Confesercenti ha censurato la violazione di numerose irregolarità in ordine ai tempi della procedura, nonché alle modalità di presentazione delle dichiarazioni e dei documenti da parte di alcune associazioni, in particolare della Confcommercio Taranto, chiedendone l’esclusione.

“La sentenza resa dal TAR di Bari – afferma il presidente della Confesercenti della provincia di Brindisi, Michele Piccirillo - ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso proposto, senza esaminare il merito dello stesso e quindi senza verificare se le violazioni lamentate siano state commesse, ritenendo che la nuova istruttoria posta in essere dalla Regione Puglia, a seguito della sospensione dell’efficacia del DPGR n.6 del 18.01.2023, abbia avuto ad oggetto la correzione di un mero errore materiale, al punto che il decreto di rettifica non poteva essere impugnato. Tale interpretazione non è condivisa dalla Confesercenti Brindisi, atteso che la nuova istruttoria non ha condotto alla correzione di un mero errore materiale, avendo stravolto completamente gli equilibri rappresentativi all’interno della Camera di Commercio di Brindisi e Taranto.Poiché si continuano a riportare notizie non esaustive, la nostra associazione è disponibile a fornire a chi ne facesse richiesta copia del Ricorso depositato al fine di fare chiarezza sulla controversia in atto. La Confesercenti Brindisi, consapevole di portare avanti le giuste rivendicazioni del territorio brindisino, non inventandosi nulla a riguardo, come qualcuno sostiene a torto, intende proseguire in questa battaglia di autodeterminazione e procederà con il Ricorso in Appello dinanzi al Consiglio di Stato per vedere riconosciute le proprie ragioni. Del resto, siamo solo al primo grado di Giudizio”.

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