Redazione

FASANO - È stato presentato oggi, martedì 10 ottobre, in una conferenza stampa a Palazzo di Città, Alert System, il nuovo sistema di allarme pubblico per la comunicazione diretta alla popolazione cittadina, che il Comune di Fasano sta attivando su tutto il territorio. Gestito dalla Protezione civile comunale, Alert System è un servizio di informazione telefonica utile per comunicare con la cittadinanza in tempo reale; un servizio operativo per la tutela dei cittadini, nonché un fondamentale ed efficace strumento per allertare la popolazione ed il personale di servizio in caso di eventi atmosferici eccezionali, incendi e situazioni quotidiane che possono creare disagi all’intero sistema di vita della città.

Durante la conferenza stampa, il Disaster manager del comune di Fasano Angelo Decarolis ha presentato i dettagli del sistema di allarme pubblico Alert System, alla presenza del primo cittadino Francesco Zaccaria e dell’assessore alla Protezione civile Gianluca Cisternino, spiegandone le funzionalità e annunciando il primo test ufficiale sul territorio. Infatti venerdì 13 ottobre alle 18:30 sarà inviato a tutti i recapiti telefonici di telefonia fissa nonché ai dispositivi mobili di chi avrà già effettuato la registrazione, un messaggio test, ovvero il Messaggio ZERO, nel quale il sindaco Francesco Zaccaria, nell’esercizio delle sue funzioni di sindaco e responsabile locale di Protezione civile, espliciterà brevemente la funzionalità di tale applicazione.

«Non è un caso se abbiamo scelto di presentare oggi – dice il sindaco Francesco Zaccaria – il nuovo sistema di allarme pubblico di cui il Comune si è dotato, in quanto è in pieno svolgimento la Settimana Nazionale della Protezione Civile 2023 che si concluderà domenica 15 ottobre, per rendere omaggio a questa importantissima struttura del governo italiano preposta al coordinamento delle attività relative alla gestione delle emergenze, e alla grande famiglia dei volontari che affiancano le strutture regionali».

«Il Comune di Fasano si dota di un sistema di allerta – dice l’assessore alla Protezione civile Gianluca Cisternino – che è parte integrante delle procedure di Protezione Civile. La sicurezza della popolazione è da sempre una delle nostre priorità, vogliamo che i cittadini siano prontamente e direttamente informati, e questo nuovo servizio la cui applicazione è scaricabile gratuitamente ci mette in rete dandoci un utile strumento di informazione telefonica attraverso cui potranno essere comunicate le notizie riguardanti rischi di allerta meteo, o il transito interrotto di strade, la chiusura di scuole per neve e tanto altro ancora che possa essere di interesse generale in caso di allerta oltre alle relative iniziative messe in campo dal nostro Comune.
Un modo utile ed efficace per informare direttamente i cittadini e coloro i quali dovessero soggiornare sul nostro territorio».

«Ancora un passo avanti del Comune di Fasano in materia di protezione civile – spiega il Disaster manager del comune di Fasano Angelo Decarolis –. Il meccanismo di allertamento, di cui abbiamo parlato oggi, è uno strumento di completamento del Piano comunale di Protezione civile, recentemente aggiornato, e precede di poco un sistema di avvistamento di incendi boschivi che ci vedrà protagonisti nei prossimi mesi con la Regione Puglia (ente finanziatore) e con il volontariato di Protezione civile che tanto fa sul nostro territorio. L’attenzione dell’Amministrazione per l’innalzamento della resilienza è massima e gli uffici preposti fanno il loro dovere per concretizzare lo sforzo dell’intero sistema locale, regionale e nazionale».

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Giochi del Mediterraneo, Caroli (FdI): si giocherà anche a Brindisi e a Francavilla Fontana. 

Dichiarazione del consigliere regionale e coordinatore provinciale BR di Fratelli d’Italia, Luigi Caroli

“I Giochi del Mediterraneo si giocano anche da Brindisi! Allo stadio Fanuzzi e al palasport Pentassuglia, infatti, si giocheranno alcune delle partite previste in calendario. I due impianti saranno riqualificati grazie allo stanziamento di 10 milioni di euro: sei dei quali per lo stadio, gli altri quattro per il palasport, dove serviranno anche a migliorare la viabilità e l’accessibilità.

“Davvero una bella notizia, un risultato raggiunto grazie alla continua interlocuzione fra il commissario dei Giochi Massimo Ferrarese con le istituzioni locali, prima fra tutte il Comune di Brindisi.

“Per quanto riguarda lo stadio Papa Giovanni Paolo II di Francavilla Fontana, il commissario Ferrarese ha assicurato che la ristrutturazione, per sei milioni di euro, sarà il primo intervento da realizzare se arriveranno ulteriori risorse, ma nel caso non dovesse succedere, si farà con le economie sulle gare. Quindi nessuna esclusione, ma solo un posticipo.

“Come Fratelli d’Italia, sia a livello regionale sia provinciale che cittadino, non possiamo non esprimere grande soddisfazione per il lavoro svolto dal ministro Raffaele Fitto, ma anche per la concreta e puntuale gestione che è oggi nelle mani di Ferrarese”.

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La città di Brindisi si appresta ad ospitare la diciannovesima edizione del Salone Nautico di Puglia. Si tratta ormai del più importante evento fieristico della nautica che si svolge nel Mezzogiorno d’Italia ed uno dei più importanti d’Italia. La conferma giunge dalla partecipazione delle aziende leader del settore che dopo Genova hanno scelto Brindisi per allargare ulteriormente i propri orizzonti.

Il Salone Nautico quest’anno sarà esteso su ventimila metri quadrati, tra spazi sulle banchine del porto turistico e gli specchi d’acqua antistanti. L’area espositiva accoglierà più di 250 imbarcazioni di 90 tra i più quotati cantieri a livello nazionale e anche quest’anno ci saranno tantissime novità, a giudicare dall’interesse che questo evento sta evidenziando tra appassionati di nautica di tutte le regioni meridionali.

Si parte domattina con la cerimonia inaugurale a cui prenderanno parte le massime autorità a livello regionale (sarà presente l’Assessore alla Formazione Sebastiano leo per la Regione Puglia), provinciale e cittadino, oltre agli addetti ai lavori ed ai vertici di Confindustria Nautica che ha inserito Brindisi tra i saloni nautici dove c’è una presenza ufficiale dell’organizzazione degli industriali di categoria. Dopo il simbolico taglio del nastro si partirà con un ricco programma di eventi, tra cui molti momenti di aggiornamento incentrati sugli sviluppi della ricerca, sui materiali e sulle innovazioni tecnologiche. E poi ampio spazio al villaggio della formazione realizzato di concerto con l’Assessorato alla formazione della Regione Puglia.

“Con il Salone Nautico di Puglia – afferma il Presidente dello Snim Giuseppe Meo - vogliamo rendere il mare protagonista, valorizzando il settore della blue economy quale volano per la crescita e lo sviluppo del Sistema Paese. Formazione, sostenibilità, cantieristica innovativa e green e molto altro ancora: l’edizione di quest’anno dello SNIM sarà quella dei record sotto tanti punti di vista, dal numero dei cantieri alle imbarcazioni esposte, fino alle conferenze e agli eventi che punteranno sulla creazione di un pensiero critico sull’economia del mare. Abbiamo lavorato molto per organizzare una vetrina di riferimento per la nautica e la blue economy, capace di valorizzare al meglio il brand Regione Puglia quale protagonista e punto di riferimento a livello nazionale ed internazionale”.

Il Salone potrà essere visitato fino a domenica 15 ottobre.

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Tommaso Gioia: Apre lungodegenza ad Ostuni, il nostro impegno non si ferma.

 Ieri, dopo l'incontro con  l'assessore Rocco Palese e i vertici dell'Asl di Brindisi, avevo preannunciato che ci sarebbero state delle buone notizie per un altro nosocomio della nostra provincia.
Difatti nell'ospedale di Ostuni nella seconda decade di ottobre sarà attivato il reparto di lungodegenza.
Il nostro impegno continua , nonostante le difficoltà oggettive a reperire personale medico, si sta cercando di portare a compimento il piano di riordino ospedaliero.
Un ringraziamento al nuovo manegment della ASL di Brindisi, che dal primo giorno di insediamento sta lavorando con grande impegno e competenza per portare a soluzione i tanti problemi che affliggono la nostra provincia.
Non posso che essere soddisfatto per quello che sta accadendo, continuerò a fare tutto il possibile in difesa dell'ospedale di Ostuni, e della sanità dell'intera provincia.
Tommaso Gioia
(CONSIGLIERE PER LA SANITÀ DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE PUGLIA)

Custodia cautelare in carcere per un 38enne del luogo ritenuto responsabile di una rapina e una tentata rapina perpetrate ai danni di due supermercati, nonché di ricettazione di un’autovettura risultata rubata.

Nel corso della notte del 10 ottobre 2023, i Carabinieri della Stazione di Ceglie Messapica hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del tribunale di Brindisi, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un 38enne del luogo, disoccupato, ritenuto responsabile:

-     della rapina aggravata consumata al supermercato CAM di Ceglie il 4 gennaio 2023, quanto, travisato in volto con un passamontagna artigianale, mediante minaccia consistita nel puntare un coltello da cucina all’indirizzo della cassiera, si impossessava della somma contante di 900,00 euro, per poi darsi alla fuga;

-     della tentata rapina aggravata al supermercato SMART di Ceglie il 7 gennaio 2023, quando travisato in volto con un passamontagna artigianale, con minaccia consistita nel brandire un coltello da cucina, intimava al titolare di consegnargli il denaro presente in cassa, inizialmente sottraendoli al malcapitato e non riuscendo nell’intento per la pronta reazione dell’uomo che gli scagliava addosso degli oggetti, inducendolo alla fuga;

-     di ricettazione e guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, per aver urtato contro un muro con un’autovettura oggetto di furto, procurandosi lesioni, fatto avvenuto a Ostuni il 22 luglio 2023.

Gli elementi probatori raccolti dai militari della Stazione di Ceglie Messapica, che hanno svolto indagini, sono consistiti nell’iniziale deferimento in data 8.1.2023 per la tentata rapina attraverso la visione delle immagini e il sequestro di una bici in uso al citato indagato e alla successiva comparazione del Dna con un passamontagna utilizzato il 7 gennaio e un coltello sequestrato legato all’evento del 4 gennaio. Contestualmente alla notifica del provvedimento cautelare, gli è stato notificato l’avviso orale del Questore di Brindisi che era stato proposto dalla medesima Stazione operante. Dopo le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, il 38enne è stato condotto nel carcere di Brindisi.

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La sana “Dieta Mediterranea” e i suoi benefici al centro di un incontro svoltosi questa mattina presso la sede dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Brindisi che ha ospitato una delegazione della Fondazione “Dieta Mediterranea” e una delegazione estera di Medici della Lituania. Questa l’occasione per uno scambio culturale-scientifico che ha avuto al centro della discussione oltre che il benessere e la salvaguardia della salute attraverso uno stile di vita sano anche le implicazioni culturali ed il confronto tra due paesi le cui abitudini alimentari li posizionano tra i primi posti nel mondo per qualità dell’invecchiamento. “La Dieta Mediterranea è una delle eccellenze italiane , è uno dei prodotti da esportare nel mondo- ha detto il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Brindisi, dott. Arturo Oliva- Ultimamente viene messa in discussione, ma noi siamo fermamente convinti della bontà della Dieta e della prevenzione di tante malattie , oggi abbiamo avuto l’opportunità di ospitare una rappresentanza della Lituania, un paese abbastanza lontano che dove evidentemente il nostro regime alimentare suscita attenzione. Siamo orgogliosi di aver avuto la possibilità di presentare i nostri prodotti e con l’aiuto di colleghi che si occupano di nutrizione aver illustrato loro i benefici di una buona pratica”. 

L’incontro di questa mattina si è aperto con l’accoglienza degli ospiti che hanno potuto degustare i prodotti della nostra terra in una colazione tipica mediterranea: frise, pomodori, marmellate e frutta di stagione. A seguire le delegazioni hanno avuto un interessante confronto sulle culture e le abitudini alimentari che accumunano la regione mediterranea e quella lituana. A questo proposito tra i partecipanti della delegazione lituana  vi erano medici, docenti universitari, farmacisti e giornalisti che in questi giorni partecipano “ all’Apulian educational tour – Progetto Lituania – Italia “. A nome della delegazione straniera è intervenuta Daiva Griksiene, giornalista che ha detto : “Sono onorata di partecipare a questo scambio culturale, la Dieta Mediterranea è un esempio da seguire. Penso, inoltre, che poiché la sana alimentazione influisce sulla qualità della nostra vita bisognerebbe mettere a sistema e confrontarsi tra categorie mediche affinché si ottengano i migliori benefici”. Il suggerimento della giornalista Griksiene non poteva che incontrare il consenso dei medici italiani che partecipavano all’incontro tra questi il dott. Roberto Volpe, medico del Servizio prevenzione e protezione del Cnr di Roma, da anni effettua ricerche sulle malattie cardiovascolari, rappresentante della Fondazione Dieta Mediterranea.

“La cosa importante da sottolineare è che la Fondazione Dieta Mediterranea è nata in Puglia, è nata ad Ostuni perché questa terra rappresenta davvero la dieta mediterranea, si produce olio, vino, pasta. Non soltanto si distingue anche per l’aspetto conviviale e dell’ospitalità e se vogliamo anche per l’attività fisica visto che il clima lo consente”.  Il confronto con la delegazione lituana è diventata, dunque, una opportunità da cogliere come ha detto anche il professor Alessandro Distante,  cardiologo di fama internazionale e Presidente dell'Istituto di ricerca salentino ISBEM, Istituto Scientifico Biomedico  Euro Mediterraneo : “Brindisi è una piccola terra, come ha detto il presidente Oliva, ma è una terra vivace che sa cogliere le opportunità. L’incontro di oggi è una di quelle e la disponibilità al confronto dei nostri ospiti deve essere l’occasione per ampliare le nostre prospettive”. La convention odierna ha visto anche  un’ampia partecipazione di medici e professionisti del territorio che hanno aperto una parentesi ciascuno per il proprio settore medico tra questi il dottor Luigi Vernaglione, esperto in Nefrologia, il dottor Luigi Caroli, Direttore U.O.D. di Dietetica e Nutrizione Clinica - Centro N.A.D. Aziendale - P.O. "V. Fazzi" · ASL LECCE, e il dott. Mario Criscuolo, già Direttore della U.O.C. di Anatomia Patologica del P.O. Di Summa – Perrino di Brindisi.

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Francesca Gironi è la nuova leader della commissione femminile del Copa - Cogeca, l’Organizzazione che rappresenta agricoltori e cooperative agricole in Europa dove sono presenti circa 3 milioni di aziende agricole gestite da donne, quasi 1/3 del totale. A darne notizia è la Coldiretti dopo la nomina dell’imprenditrice agricola alla guida delle contadine europee. Marchigiana, una laurea in Giurisprudenza, vicepresidente nazionale delle donne della Coldiretti e membro della commissione femminile del Oma, l’Organizzazione mondiale per l’agricoltura.

La Gironi è un caso di cambio vita. Dopo aver lavorato nel campo della comunicazione, ha lasciato tutto per avviare nelle campagne della provincia di Ancona un allevamento di cavalli con centro ippico, maneggio, fattoria didattica, produzione di mangimi bio e progetti sociali dedicati a soggetti fragili, come disabili ed ex detenuti, e inserimenti lavorativi.

“Per me è una grandissima soddisfazione voglio ringraziare la Coldiretti e il movimento delle Donne che hanno fortemente creduto in me e mi hanno sostenuta in questa mia candidatura – commenta la neo leader delle imprese agricole in rosa della Ue -. Un grazie speciale anche a tutte le colleghe europee che mi hanno accordato la loro fiducia. Adesso abbiamo davanti a noi – continua la Gironi - tante sfide da affrontare, penso anzitutto alla disparità di genere a livello lavorativo, in particolar modo retributiva e pensionistica, alla discriminazione per l’accesso al credito ma anche alle difficoltà esistenti per compensare vita privata e vita lavorativa, la gestione dei figli e dei nostri cari genitori anziani. Tutte insieme dobbiamo far emergere il ruolo delle donne all’interno della nuova Politica Agricola Comune. Penso ai tanti passaggi generazionali di aziende, ma penso anche alla moltitudine di ragazze, che come me, pur non avendo una tradizione agricola familiare alle spalle, decidono di intraprendere il loro percorso lavorativo in ambito green. Ma vanno anche tutelate ancora di più le eccellenze che i nostri agricoltori sono in grado di donarci. Penso soprattutto alla volontà di affermare il cibo sintetico che il nostro Paese non vuole o all’ingresso dei tanti cibi stranieri e alle tante storture dei cibi non correttamente etichettati, uno tra tanti il famoso Nutri-Score”.

La storia di Francesca Gironi – rileva la Coldiretti - è un ottimo esempio del “nuovo che avanza” a tinte rosa. Quasi un’impresa italiana su quattro è condotta oggi da donne (22,2%) con un con un esercito di oltre 200mila aziende rosa che stanno rivoluzionando in senso innovativo l’agricoltura italiana. Il rinnovato fascino della campagna per le donne trova riscontro nella comune convinzione – spiega Coldiretti - che quello dell’agricoltura è diventato un settore capace di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, peraltro destinate ad aumentare nel tempo.

Le donne contadine in Italia stanno rivoluzionando il lavoro nei campi dove sono capaci di spaziare dall’allevamento alla coltivazione, dal florovivaismo all'agriturismo, dalla trasformazione dei prodotti alla vendita diretta. Ma il vero motore delle donne in agricoltura - conclude la Coldiretti - sono le attività sociali, dalla fattoria didattica agli agriasilo, ma anche importanti attività per l’inserimento nel mondo del lavoro delle donne meno fortunate, spesso vittime di violenze e soprusi.

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Si è conclusa sabato 30 settembre la lunga missione di valutazione condotta sulle 22 componenti del sito seriale “Via Appia. Regina viarum” dal dott. Sanjin Mihelic per conto dell’ICOMOS - International Council on Monuments and Sites. La missione, che aveva lo scopo di verificare i perimetri del sito, lo stato di conservazione, tutela e valorizzazione dei beni, insieme agli altri requisiti richiesti dall’UNESCO per l’iscrizione nella Lista del patrimonio mondiale, ha visto la presenza dell’esperto internazionale, accompagnato da Angela Maria Ferroni, responsabile scientifico della candidatura, Laura Acampora,  coordinatrice per il MiC, e dai membri del Comitato scientifico, Tiziana Brasioli, Giuseppe Ceraudo, Vito Lattanzi, Stefanella Quilici Gigli, Alfonso Santoriello, Alessandra Sgammini.via_appia_antica_commissione_unesco_a_muro_tenente_2.jpg

Nelle diverse tappe della missione, oltre ai tecnici degli uffici del ministero della Cultura territorialmente competenti, si sono alternati sul campo numerosi esperti nazionali ed internazionali che hanno portato i loro contributi relativi non solo ai sopralluoghi condotti sull’Appia e sui monumenti e le città ad essa collegati, ma anche ai tanti aspetti scientifici correlati al passaggio e alla funzione strategica della Via nell’Antichità romana e nei secoli successivi, fino ai nostri giorni.

Durante la missione si sono svolti diversi incontri che hanno visto la partecipazione delle istituzioni territoriali e delle rappresentanze delle comunità e delle associazioni di categoria, finalizzati alla presentazione delle pianificazioni e dei progetti in atto e futuri. In tutte le tappe gli stakeholder, istituzionali e non, hanno accolto con interesse ed entusiasmo l’esperto ICOMOS e il team del ministero e del Comitato, testimoniando così la forte partecipazione e il coinvolgimento dei territori nel percorso di candidatura. In particolare, per quanto concerne la città di Mesagne, la missione è stata accolta presso il sito archeologico di Muro Tenente, l’ispezione ha incluso un’accurata visita che è partita dal Centro Storico per toccare l’apprezzata area castellare, quella archeologica, e un gradito pit stop con carrellata tra le facciate delle chiese barocche. Ad accompagnare l’equipe di studiosi c’erano il sindaco della città di Mesagne, Antonio Matarrelli; Mimmo Stella, consulente comunale per la valorizzazione, promozione e tutela del Centro storico, aree archeologiche, beni monumentali e museali; l’architetto comunale Marta Caliolo; Francesca Riccio, soprintendente Archeologia Belle arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce, insieme al funzionario archeologo Giuseppe Muci e al funzionario architetto Fernando Errico presso la medesima Soprintendenza, e al prof. Gert Burgers. La delegazione ha fatto tappa al Museo archeologico del territorio “Ugo Granafei”, qui l’incontro con la direttrice del Mater, Alessia Galiano. Ad attenderli a Muro Tenente, l’archeologa Ilaria Ricci per la cooperativa “Impact”.via_appia_antica_commissione_unesco_a_muro_tenente_4.jpg

All’interno dell’importante sito archeologico, la cui gestione è condivisa dai Comuni di Mesagne e Latiano, sono stati rinvenuti i resti di una strada glareata che - per tecnica costruttiva, larghezza e materiali usati – potrebbe rappresentare un percorso connesso al sistema Appia se non proprio un tratto collegato alla Via Appia Antica. Si tratta in entrambi i casi di ipotesi molto interessanti al vaglio degli studiosi. Lo scorso 29 settembre, alla vigilia della fine dei sopralluoghi, si è poi svolta a Roma, presso il Ministero, la riunione finale alla presenza del Sottosegretario di Stato Gianmarco Mazzi: i rappresentanti della Fondazione Santagata hanno illustrato il Piano di gestione elaborato per il sito “Via Appia. Regina viarum”, dopo le presentazioni dei tecnici ed esperti che hanno contribuito alla redazione della documentazione di candidatura per le diverse, importanti parti di competenza.via_appia_antica_commissione_unesco_a_muro_tenente_3.jpg

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Nel pomeriggio di ieri, personale della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Mesagne, al culmine di un’intensa e articolata attività d’indagine, ha dato esecuzione ad un’Ordinanza di Misura Cautelare personale, emessa in pari data dal G.I.P. presso il Tribunale di Brindisi su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un uomo e una donna, rispettivamente della Custodia Cautelare in Carcere e dell’Obbligo di Dimora, ritenuti responsabili dei reati di rapina aggravata e di favoreggiamento personale.

Nello specifico, la sera del 14 settembre 2023 veniva perpetrata una rapina ai danni del supermercato Eurospin di Mesagne da un giovane che, travisato con un passamontagna e armato di pistola, si era fatto consegnare la somma di circa 800 euro. Le attività investigative avviate nell’immediatezza proseguivano ininterrottamente per alcuni giorni fino a quando gli investigatori riuscivano a ricostruire tutti i movimenti e i percorsi compiuti dal presunto rapinatore per cercare di eludere le investigazioni, anche con il favoreggiamento di una ragazza che lo aveva aiutato recuperando la pistola nascosta in un terreno durante la fuga. Nel corso delle indagini, i poliziotti riuscivano anche ad individuare e sequestrare gli indumenti indossati al momento della rapina, dei quali l’uomo si era disfatto, occultandoli in alcuni poderi, mentre si allontanava per raggiungere un’auto, non di sua proprietà, parcheggiata a notevole distanza dal luogo della rapina.

Le risultanze dell’attività d’indagine della polizia giudiziaria del Commissariato di P.S. di Mesagne, oltre all’individuazione e alla compiuta identificazione del presunto autore della rapina all’Eurospin e della ragazza che lo aveva favorito ad eludere le investigazioni, fornivano  fondamentali elementi investigativi che consentivano il giorno 27 settembre u.s. al personale della Squadra Mobile della Questura di Brindisi e del Commissariato di P.S. di Mesagne di arrestare in flagranza di reato gli stessi destinatari della suddetta misura cautelare personale per rapina aggravata ai danni di un’altra attività commerciale di Brindisi.

XYLELLA: COLDIRETTI PUGLIA, E’ L’OLIVO SANT’AGOSTINO LA NUOVA VARIETÀ RESISTENTE; IN CORSO VERIFICHE E TEST PER OK DELL’UE

Intanto sono stati selezionati 40 genotipi e 35mila semenzali spontanei contro pandemia degli ulivi

E’ la varietà Sant’Agostino la nuova speranza di rigenerazione del Salento, un olivo da mensa che sta mostrando resistenza al batterio killer della Xylella fastidiosa, su cui sono in corso indagini diagnostiche, test e verifiche, obbligatori nell’iter per richiedere all’Unione Europea l’autorizzazione al reimpianto di altre vairetà, oltre al Leccino e ad FS17. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in relazione ai risultati del progetto Biosavex portato avanti da Impresa Verde Puglia, dall’Università degli Studi di Bari Aldo Moro – Dipartimento di Scienze del Suolo della Pianta e Degli Alimenti – Disspa, Dall’università Degli Studi Di Pisa- Dipartimento Di Scienze Agrarie, Alimentari, Agro-Ambientali (Disaaa-A), Dall"Istituto Scienze Della Vita - Scuola Superiore Di Studi Universitari E Di Perfezionamento Sant’anna, dal Centro di Ricerca, Sperimentazione e Formazione in Agricoltura “Basile Caramia”, dal CREA Centro di Ricerca Agricoltura e Ambiente, sede di Bari, dal CNR - Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante e Coldiretti Puglia, nelle aziende agricole Tremolizzo Cosimo, Martella Francesca, Olearia Murrone Srl e Coopolio Salento.

La sperimentazione, gli innesti per salvare gli olivi monumentali e lo studio della biodiversità – afferma Coldiretti Puglia - rappresentata dalle piante selvatiche nate da incroci spontanei sono temi di sicuro interesse e di concreta speranza che vanno supportati perché unica speranza contro la Xylella la pandemia degli ulivi, così come i progetti di rinaturalizzazione.

Proseguono inoltre gli studi in Puglia, dove sono già oltre 35.000 i semenzali spontanei osservati, numerosi semenzali già a frutto che hanno superato la fase giovanile, di cui 190 asintomatici selezionati ed analizzati con PCR quantitativa, 33 semenzali risultati privi del batterio a 3/4 successive analisi, di cui 23 già riprodotti e pronti per essere sottoposti ai test di patogenicità, dove i risultati attesi – aggiunge Coldiretti Puglia - riguardano nuove fonti di resistenza nuove varietà, uniche e nate in loco da genitori autoctoni, nuovi genitori locali per attività di incrocio, alla base del progetto di ricerca e sperimentazione ‘Resixo’ condotto dal CNR-Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante (IPSP Bari).

Bisogna velocizzare l’iter di autorizzazione per l’utilizzo delle nuove cultivar – insiste Coldiretti Puglia - che, sulla base delle risultanze delle sperimentazioni del CNR, presentano caratteri di tolleranza alla Xylella, assicurando la liberalizzazione del “brevetto” FS 17 nei tempi previsti. Va anche reso operativo ed efficace il “Tavolo di coordinamento emergenza Xylella”, come previsto dal Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia, di fatto istituito sin dal giugno 2020, e convocato una sola volta a novembre 2021.

Solo nell’area infetta risultano contaminati 183mila ettari e 21 milioni di alberi e contro il dilagare della Xylella che è arrivata ad Alberobello sono determinanti monitoraggio, campionamento, analisi di laboratorio e continua ricerca, considerato che non esiste ancora una cura per la batteriosi, per l’individuazione dei focolai nei primissimi stadi della infezione –  ricorda Coldiretti Puglia - su piante sensibili e la successiva rimozione secondo legge, così come il controllo della presenza di potenziali vettori contaminati, restano l’unica soluzione per ridurre la velocità di avanzamento della infezione. L’efficacia e sistematicità è garanzia per le aree indenni della Puglia e delle regioni limitrofe, anche puntando sulle tecnologie innovative di monitoraggio remoto.

La diffusione della Xylella Fastidiosa potrebbe costare miliardi di euro nei prossimi 50 anni in Europa, mentre in Italia, se l’espansione della zona infetta non venisse arrestata, l’impatto economico potrà crescere fino a 5,2 miliardi di euro – insiste Coldiretti Puglia - sulla base dello studio della prestigiosa rivista americana PNAS (Atti della Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti d'America) sulla valutazione dell'impatto di Xylella fastidiosa pauca sull’olivicoltura in Italia, Grecia e Spagna, studio realizzato nell'ambito del Progetto H2020 POnTE da un team multinazionale di ricercatori guidato da economisti dell'Università di Wageningen (Olanda).

La ricerca ha un ruolo determinante – conclude Coldiretti Puglia - perché fino al 2013  in Europa non c’era traccia di Xylella ed era conosciuta (da 130 anni) solo nelle Americhe e Taiwan.

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