Redazione

5^ giornata di andata
Manduria Vs Mesagne Calcio 1-0
Reti:
Munoz (Ma) 30 st
Finisce con la vittoria del Manduria per 1 a 0.
Arriva la seconda sconfitta consecutiva contro la capolista del campionato.
I gialloblù subendo questo risultato negativo resta fermo a quota 4 punti in classifica.
Il Mesagne viene guidato oggi in panchina dal mister in seconda Semeraro vista la squalifica di mister Cimino.
PRIMO TEMPO
Partita equilibrata nei primi 30 minuti.
Il Mesagne è ben messo in campo e tiene testa ad una squadra forte ed organizzata come il Manduria.
La presenza di Baba in attacco si fa sentire, i gialloblù creano diverse occasioni importanti, la più importante è al 26' con la punizione di Vapore respinta da Maraglino e il calcio d'angolo ottenuto da Coronese M., il Manduria si salva a fatica.
Il Mesagne si è reso pericoloso sulle ripartenze ed ha saputo contenere gli attacchi dei padroni di casa, il portiere Carriero non ha effettuato nessun intervento.
Il primo tempo finisce a reti inviolate.
SECONDO TEMPO
Il Manduria entra in campo alla ricerca del gol, ma i gialloblù non si scompongono e lottano su ogni pallone.
I due mister effettuano subito due cambi.
Mister Salvadore fa entrare bomber Quarta, il Mesagne invece fa entrare Giancola per Coronese M.
Al 21' capita sui piedi di Baba l'occasione più pericolosa della partita, il numero nove si presenta davanti a Maraglino ma il suo pallonetto non è fortunato e la difesa di casa si salva con Cicerello che respinge in angolo.
Al 30' il Manduria alla prima occasione importante passa in vantaggio con un colpo di testa del suo attaccante Munoz.
Finisce con la vittoria del Manduria ma il Mesagne può recriminare perché avrebbe meritato di portare a casa almeno un punto contro una formazione blasonata ma che per tutta la partita non ha espresso un grande gioco, merito del Mesagne che ha condotto una gara con il cuore e in maniera ordinata.
Il risultato oggi non ha sorriso ai gialloblù ma bisogna ripartire dall'ottima prestazione dei ragazzi di mister Cimino.
Domenica 15 ottobre il Mesagne giocherà in casa contro la V.Matino.
La cronaca
1° TEMPO
5 (Me) tiro a giro di Vapore che esce di poco fuori
12 (Ma) Maroto tenta di sorprendere Carriero con un tiro da fuori
19 (Ma) palla messa in mezzo da Dorini per Cavaliere, la gira alta sopra la traversa
26 (Me) Mesagne pericoloso in attacco
Punizione di Vapore respinta da Maraglino l'azione prosegue e un difensore del Manduria salva in angolo su tiro ravvicinato di Coronese M.
45 minuti di recupero 2
Finisce 0 a 0 il primo tempo
2° TEMPO
3 (Ma) proteste da parte del Manduria che chiedevano un calcio di rigore per un presunto fallo di mani, ma l'arbitro lascia giocare
14 (Me) esce Coronese M. entra Giancola
21 (Me) occasione per il Mesagne con Baba, tutto solo davanti al portiere ma il suo pallonetto viene salvato a portiere battuto da Cicerello
30 (Ma) gol del Manduria con Munoz 1-0
Cross dalla sinistra colpo di testa di Munoz che insacca alle spalle di Carriero
38 (Me) tiro debole di Lombardi parato a terra da Maraglino
44 (Me) tiro impreciso da fuori di Pizzolla
45 minuti di recupero 4
Finisce con la vittoria Manduria per 1 a 0
TABELLINO
MANDURIA
1) Maraglino (K)
5) Lopez
25) Bocchino
7) Cicerello
28) Dorini
17) Linares
24) Tondi
20) Maroto
23) Espinar
9) Cavaliere
11) Munoz
A disposizione
22) Salvadore
4) Cutrone
98) Signorelli
26) Argese
21) Scardia
6) Aquaro
14) D'Ettore
10) Quarta
ALLENATORE
Salvadore
CAMBI MANDURIA :
1) ESCE IL N. 20 ENTRA IL NUMERO 10 AL Min 9 del ST
2) ESCE IL N. 9 ENTRA IL NUMERO 6 AL Min 40 del ST
AMMONITI MANDURIA :
9, 24,
ESPULSI MANDURIA :
Nessuno
MESAGNE CALCIO
20) Carriero
2) Orfano
23) Galeone
21) Lombardi
5) Cerrato
6) Tamborrino
7) Coronese Mattia
25) Sacco
9) Baba
24) D'Ippolito
22) Vapore
A disposizione
12) Pizzi
13) Giancola
14) Pizzolla
15) Di Dio
16) Spagnulo
17) Gravili
18) Miccoli
19) Coronese Nicoló
4) Ancora
ALLENATORE
Semeraro
CAMBI MESAGNE CALCIO
1) ESCE IL N. 7 ENTRA IL NUMERO 13 AL Min 14 del ST
2) ESCE IL N. 25 ENTRA IL NUMERO 14 AL Min 32 del ST
AMMONITI MESAGNE CALCIO :
9, 20, 24, 14
ESPULSI MESAGNE CALCIO :
Nessuno
ARBITRO:
Alessandro Pio Carpentiere di Barletta
PRIMO ASSISTENTE:
Francesco Spinelli di Taranto
SECONDO ASSISTENTE:
Gianmarco Sorgente di Taranto.

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CERANO, CENTINAIA DI LAVORATORI IN «TRANSIZIONE» VERSO IL NULLA. URGENTE UNA STRATEGIA PROGETTUALE DA GOVERNO, REGIONE ED AZIENDA.

La Transizione Energetica è l’unica strada possibile per garantire un futuro equo e sostenibile. La Uiltec di Brindisi ne è strenuamente convinta tanto da riproporlo in ogni consesso a partire dall’ultimo Congresso Territoriale. In quella occasione precisammo che nessuna Transizione è sostenibile se non è accompagnata da una «Giusta Equità Sociale». Tradotto: non è possibile chiudere dall’oggi al domani i siti industriali che utilizzando combustibili di vecchia generazione non prevedendo per tempo per ognuno dei lavoratori impiegati negli attuali siti, nessuno escluso, la garanzia di un impiego. 
Con rammarico per la Centrale Enel di Cerano stiamo assistendo esattamente a questo rischio. Negli ultimi anni la Federico II ha registrato decine di cambi di programma. Ad ogni novità sulle Strategie Energetiche nazionali, gli scenari internazionali, l’inizio di una guerra o il cambio di un Governo è cambiato il futuro prospettato per Cerano. Il risultato è che ad oggi, ottobre 2023, a meno di due anni dal Phase Out e la definitiva dismissione dei combustibili fossili, il futuro della Centrale è ancora totalmente da immaginare, programmare e finanziare. Intanto, come noto, con la scadenza del Decreto Massimizzazioni, i tre gruppi alimentati a carbone sono fermi mentre il quarto è già in dismissione.
La conversione a Turbogas della Centrale è stata da sempre lo scenario suggerito da Uiltec in quanto è l’unica ipotesi che può garantire allo stesso tempo l’obiettivo di una Transizione Green, abbandonando il carbone per il più pulito gas, e la tutela di molti degli attuali lavoratori impiegati in modo diretto e nell’indotto. Ma oggi assistiamo alle solite sceneggiate: la conversione a gas sembra essere una pista esclusa dal Ministro dell’Ambiente Fratin, e nelle ultime ore anche da Enel, nonostante il parere favorevole del Tar dopo un ricorso sul progetto da parte delle Associazioni Ambientaliste. Terna invece, potrebbe riconsiderare tale proposta su Brindisi. Ovvero dopo alcuni mesi le parti si sono invertite: qualcuno crede di poter giocare sulla pelle dei lavoratori!
Il Governo è ancora fermo sui propositi. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Urso, rispondendo in questi giorni ad un Question Time proposto dal deputato D’Attis, ha dichiarato che per le realtà di Brindisi e Civitavecchia si sta «valutando la possibilità di ricorrere ad ulteriori strumenti agevolativi, dedicati al finanziamento dei programmi di reindustrializzazione». Buoni propositi ma dai quali traspare una totale incertezza strategica e di strumenti finanziari concreti. Lo stesso Ministro ha precisato che per ogni soluzione servirà il raccordo con le Regioni, in questo caso la Regione Puglia, e che si partirà già dal prossimo Tavolo.
Enel, dal canto proprio, oggi propone per Brindisi investimenti totalmente Green che prevedano la produzione di energia da fotovoltaico e di batterie di accumulo. Ottime tecnologie pulite ma che richiedono sole poche decine di lavoratori, notevolmente meno dei circa 300 dipendenti diretti e delle diverse centinaia dell’indotto attuale. Quale futuro per tutte queste famiglie con una ipotesi del genere? Quali conseguenze per l’intera economia di Brindisi se centinaia di famiglie non avranno fonti di sostentamento economico dall’oggi al domani? Avremmo aggiunto un tassello alla tutela dell’ambiente e devastato l’economia ed il futuro di un intero territorio. 
Il Sindacato degli Elettrici non aspetterà gli eventi con le mani in mano: dopo aver incontrato nei giorni scorsi il Prefetto e consegnato un documento unitario specifico, mercoledì 11 ottobre avremo un colloquio con il Sindaco di Brindisi Marchionna al quale chiederemo di essere punto di sintesi fra le diverse realtà ed Enti che sono chiamati a decidere il futuro di Cerano, quindi il futuro industriale ed economico di questo territorio. Proporremo intanto la riconvocazione del Tavolo Ministeriale delle Imprese e del Made in Italy già avviato, e continueremo a sostenere ancora l’ipotesi della conversione a Turbogas come garanzia, concreta ed immediata, di Transizione energetica e tutela del lavoro. Quel lavoro senza il quale non esiste alcuna Transizione e sostenibilità.
 
Brindisi, 8 ottobre 2023
 
Il Segretario Generale Uiltec Brindisi
Carlo Perrucci

CRIMINALITA': COLDIRETTI PUGLIA, CONTINUA LA MATTANZA DI ULIVI A BARI; PROPRIO ALLE PORTE DELLA RACCOLTA.

Continua la vile mattanza di ulivi in provincia di Bari, proprio quando è alle porte la raccolta delle olive in una campagna che si prospetta ottima per quantità e qualità. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, in riferimento all’ennesima strage di ulivi tra Terlizzi e Bitonto,  dove le piante produttive sono state selvaggiamente tagliate e sfregiate.

La  criminalità distrugge in pochi attimi il lavoro di anni degli olivicoltori e, con l’intermediazione, azzera la concorrenza e il libero mercato legale soffocando l’imprenditoria onesta, anche compromettendo – denuncia la Coldiretti – in modo gravissimo la sicurezza delle campagne e la qualità dei prodotti, con l’effetto indiretto di minare profondamente l’immagine dei prodotti italiani ed il valore del marchio Made in Italy.

Il mondo della produzione agroalimentare è sotto attacco – spiega Coldiretti Puglia – perché rappresenta una grande realtà economica e sociale intorno alla quale si sviluppa un notevole indotto e che può rappresentare, se opportunamente valorizzata, il motore di uno sviluppo diffuso per l’intera regione che nel 2022 ha raggiunto, nonostante le minacce del clima e della siccità, il valore di oltre 3 miliardi di euro di produzione lorda vendibile e oltre 5 miliardi di valore dell’agroalimentare.

La criminalità – continua Coldiretti Puglia – opera attraverso furti di attrezzature e mezzi agricoli, racket, abigeato, estorsioni, o con il cosiddetto pizzo anche sotto forma di imposizione di manodopera o di servizi di trasporto o di guardiania alle aziende agricole, danneggiamento delle colture, aggressioni, usura, macellazioni clandestine, caporalato e truffe nei confronti dell’Unione europea.

Ma la criminalità spicciola rende difficile la quotidianità degli imprenditori in campagna, con i raid che sono un fenomeno ormai senza soluzione di continuità da anni e costringono gli agricoltori a vigilare di notte, ma gli episodi si stanno registrando anche in pieno giorno. Si moltiplicano i furti di ferro, acciaio, rame, cavi elettrici e telefonici in campagna – conclude Coldiretti Puglia - con le aziende agricole che rimangono spente e isolate telefonicamente, mentre i pozzi per i irrigare restano fermi, pregiudicando le produzioni agricole che hanno bisogno di acqua.

Carabinieri NAS Taranto: sospese in un mese oltre dieci attività tra depositi e stabilimenti.

vinicoli nelle province di Taranto e Brindisi.
Nell'ambito dei controlli sulla filiera degli alcolici e del vino, i Carabinieri del N.A.S. di
Taranto hanno intensificato le ispezioni nel settore di produzione e commercializzazione dei
vini nelle province di Taranto e Brindisi per tutto il mese di settembre coincidente con il
periodo stagionale di raccolta della materia prima e dell'avvio della fase produttiva del vino.
I controlli, alcuni dei quali effettuati con la collaborazione tecnica dell'Ispettorato Centrale
per la Qualità e Repressione delle Frodi di Lecce e del personale dei Dipartimenti di
Prevenzione - S.LA.N. - delle A.S.L. di Taranto e Brindisi, hanno consentito di individuare
cinque stabilimenti vinicoli, tre nella Provincia di Brindisi e due nella Provincia di Taranto e
sei depositi di vini e bevande che svolgevano la propria attività in locali interessati da gravi
carenze igienico-sanitarie e strutturali, per le quali è stato disposto dalle Autorità Competenti
l'immediata chiusura delle attività, fino al rispristino delle condizioni minime d'igiene. Le
irregolarità più frequenti hanno riguardato lo svolgimento delle operazioni di produzione e
stoccaggio dei vini all'interno dei locali, le carenti condizioni di pulizia e manutenzione degli
ambienti e delle attrezzature nonché lo stoccaggio dei M.O.C.A. in aree aperte e prive dei
requisiti minimi d'igiene e l'utilizzo dei locali in mancanza delle necessarie autorizzazioni.
Le verifiche hanno determinato la contestazione di violazioni di natura amministrativa per
diverse migliaia di euro.
 

Nessun "6" nell’ultima estrazione della settimana del SuperEnalotto e il jackpot sale a 67 milioni di euro. Nel concorso di venerdì 6 ottobre centrati due punti "5", con i fortunati vincitori che si portano a casa 104.635 euro a testa, uno, come riporta agipronews, a Montalto di Castro (VT) presso il punto vendita Tabacchi Aquila situato in Piazza Tarquinia, 4 e uno a Sannicardo di Bari (BA) presso il punto vendita Beato Rocco situato in Via Diaz, 100. Da segnalare anche quattro "4 Stella" da 36.875 euro. L’ultimo "6" da 42,4 milioni di euro è stato centrato il 10 giugno 2023 a Teramo.

In occasione dell’Obesity Day, la campagna di sensibilizzazione e prevenzione sull’obesità promossa dall’ADI, Associazione italiana di Dietetica e Nutrizione clinica, sono state programmate anche a Brindisi iniziative sulla conoscenza della sarcopenia, il tema scelto quest’anno per celebrare la giornata.

Lunedì e martedì, 9 e 10 ottobre, dalle 10.00 alle 13.30, nell'atrio interno al primo piano dell'ospedale Perrino, gli operatori dell’unità operativa di Endocrinologia, malattie metaboliche, dietetica e nutrizione clinica, diretta dalla dottoressa Valentina Todisco, saranno a disposizione dei cittadini per dare consigli e informazioni. A richiesta sarà valutato il peso corporeo e l’eventuale presenza di obesità sarcopenica tramite l’utilizzo di hand grip e test specifici. L’adesione all’evento, organizzato dalla dottoressa Valeria Lagattolla, è totalmente gratuita.

Inoltre, dalle 10 alle 13 di martedì 10 ottobre, sulla pagina Facebook Obesity Day ADI è possibile seguire in diretta interventi di esperti e video testimonianze.

“L’obesità sarcopenica - dichiara il presidente di Fondazione ADI Antonio Caretto -  viene definita come la coesistenza di eccesso di adiposità (obesità) e scarsa massa/forza/funzione muscolare (sarcopenia). La componente sarcopenica è presente sino all’80% degli anziani con obesità. Questo è un problema molto rilevante, dal momento che sono affetti da sovrappeso, oppure obesità, rispettivamente il 41% e il 14% degli italiani over 65, e la loro probabilità di avere limitazioni funzionali e nella propria autonomia è due volte e mezzo superiore rispetto ai coetanei normopeso”.

 

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PEZZE DI GRECO – Gran fervore di attività per l’Asd Narducci-Team Edil Luigi Cofano. Tra le altre iniziative in cantiere, dopo il grande impegno profuso a giugno per i campionati italiani FCI master, anche l’effettuazione della prova di Meeting regionale dei giovanissimi domenica 8 ottobre a Pezze di Greco. L’intento è quello di far effettuare una festa con i giovanissimi di età compresa tra i 7 e i 12 anni impegnati in un percorso di abilità tracciato con ostacoli e birilli con penalità per stimolare equilibrio e destrezza in bici. Ritrovo alle 8:00 in piazza XX Settembre e inizio delle gare a partire dalle 9:30.

ARNESANO – Vivissima attesa ad Arnesano e nella Valle della Cupa per lo svolgimento del Trofeo GSC Arnesano, in programma domenica 8 ottobre, che coincide con l’ultima prova del Cicloamatour. Gli organizzatori locali, coaudivati dallo staff di Monarda Corse, lavorano affinchè la manifestazione, programmata per domenica 8 ottobre, possa riuscire nel migliore dei modi e senza intoppi, pronti ad accogliere il gran numero di ciclisti che invaderanno le strade del paese con i loro colori e con tutto ciò che di bello può regalare una competizione ciclistica. In gara sul circuito di 5,3 chilometri da ripetere 14 volte che attraversa il paesaggio rurale e urbano del comune salentino con il suggestivo passaggio a forte velocità dal centro del piccolo comune salentino.  Ritrovo e verifica iscrizioni dalle 7:30 alle 8:50 presso Mickey House in via della Libertà, partenza prevista alle 9:20 in via Materdomini.

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Si conclude domani, Domenica 8 ottobre, la raccolta firme promossa dal Comitato Nazionale a cui aderisce il PD insieme a Alleanza Verdi e Sinistra, Azione, M5S e Più Europa per la petizione a sostegno della rapida approvazione della proposta di legge che istituisce il salario minimo.

 
Il PD anche in Provincia di Brindisi è impegnato dall'inizio dell’estate nella raccolta di firme svoltasi sia nel corso delle Feste de l’Unità che si sono tenute sia attraverso i banchetti organizzati in diversi Comuni.
 
Per la giornata conclusiva di domani è prevista nella nostra Provincia l’organizzazione di 7 punti per la raccolta firme a sostengo dell’introduzione del salario minimo.
 
Il governo non considera il salario minimo una priorità per il nostro Paese, invece noi riteniamo che debba rivedere la sua posizione. 3,5 milioni di italiani guadagnano meno di 9 euro all’ora. Mentre l’inflazione cresce, ed il governo non vede che la benzina e le bollette aumentano sempre più i salari sono bloccati. Ci sono milioni di italiani che stanno soffrendo e noi ci battiamo per i loro diritti e per l’aumento degli stipendi.
 
Di seguito l’elenco dei banchetti con città, indirizzi ed orari.
 
  1. Brindisi - dalle 10,00 alle 13,00 presso la sede PD in Via XX Settembre;
  2. Mesagne - dalle 9,00 in Villa Comunale;
  3. Carovigno - dalle 10,00 in Piazza;
  4. San Pancrazio S.no - dalle 9,30 in Piazza Umberto I;
  5. Francavilla F.na - dalle 10 in C.so Umberto I;
  6. Torre Santa Susanna - dalle 09,30 presso sede PD in Via Garibaldi.
  7. San Vito dei Normanni – dalle ore 10,00 in piazza Chiesa Madre
 
 
Federazione Provinciale del Partito Democratico di Brindisi

DA ORECCHIETTE E RAPE PRÊT-À-PORTER ALL’OLIO IN POLVERE FINO ALLA VITE IN SCATOLA; ECCO TUTTE LE INNOVAZIONI GREEN DEI GIOVANI PUGLIESI DELLA COLDIRETTI

Sono stati presentati anche la pergola agrivoltaica per una vigna in salute ed il cappero biodiverso

Dalle orecchiette e rape prêt-à-porter all’olio in polvere, dalla pergola agrivoltaica per una vigna in salute alla vite in scatola, fino al cappero biodiverso, sono tutte le idee agricole e agroalimentari geniali realizzate dai giovani innovatori della Puglia. Sono le rivoluzionarie novità ideate dai giovani nelle campagne e presentate a Bari alla premiazione degli Oscar Green 2023 dei giovani agricoltori della Coldiretti, alla mostra della creatività Made in Italy, per garantire l’autosufficienza alimentare ed energetica, oltre alla tutela dell’ambiente, uno sforzo innovatore emerso nonostante gli effetti dei cambiamenti climatici e degli eventi estremi sulle campagne e la crisi generata dal conflitto in Ucraina.coldiretti_Lolio_in_polvere.jpg

Sono già oltre 13mila le imprese agricole condotte da under 35 nonostante la crisi causata dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina, nuove leve green – aggiunge Coldiretti Puglia - che hanno scelto di investire il proprio futuro in campagna dove portano innovazione, sostenibilità, competitività ed efficienza, in Puglia dove il 26% dei capoazienda giovani ricorre alla vendita diretta in azienda e il 14% a quella fuori azienda, contro il 17% ed il 10% per i capoazienda con più di 40 anni.coldiretti_La_pergola_agrivoltaica.jpg

“Delle aziende agricole condotte da giovani in Puglia il 15,3% sul totale è bio ed il 23% impegnato nelle stalle, con le nuove idee green per garantire cibo ed energia alla Puglia contro la crisi scatenata dalla guerra ed il blocco dei rifornimenti di materie prime agricole e il ricatto russo sul gas e sul petrolio”, ha affermato Donato Mercadante, delegato di Coldiretti Giovani Impresa Puglia, nel sottolineare che “il 12% delle imprese giovani nei campi – precisa la Coldiretti - svolge attività connesse che sono dunque in prima linea nel modello di agricoltura multifunzionale con importanti ricadute sull'ambiente e sulla collettività, come nel caso della produzione di energie rinnovabili o l'agricoltura sociale”, ha concluso Mercadante.coldiretti_Orecchiette_e_rape_prêt-à-porter.jpg

I FINALISTI DELL’OSCAR GREEN 2023 DI COLDIRETTI PUGLIA

CATEGORIA “IMPRESA DIGITALE”

L’OLIO IN POLVERE – EMMANUEL SANARICA (TARANTO)

L'innovazione in polvere di Emmanuel, per una cucina creativa e originale, deriva dalla trasformazione dell'olio EVO tramite un processo all’avanguardia che consente di ottenere un prodotto a lunga conservazione, senza alterarne le caratteristiche organolettiche. L'olio in polvere è leggero, facile da trasportare e utilizzare ovunque, rendendo la scelta sostenibile. L’olio EVO in polvere è anche una vera e propria rivoluzione culinaria. Grazie alla sua consistenza, il prodotto può essere utilizzato in molteplici occasioni, dai condimenti ai piatti a base di carne e pesce, sino ai dessert, per una cucina senza limiti e con una nuova prospettiva. La praticità, la lunga conservazione, l'impatto ambientale ridotto e la possibilità di sperimentare nuovi usi e applicazioni lo rendono un prodotto unico e innovativo.

CATEGORIA “CAMPAGNA AMICA”

ORECCHIETTE E RAPE PRÊT-À-PORTER – NICOLA DIBENEDETTO (BARI)

Partendo dal piatto tipico della Puglia, conosciuto a livello nazionale ma che ha varcato anche i confini del Bel Paese, nasce l’idea innovativa di Nicola Dibenedetto di mettere insieme i due ingredienti, producendo le orecchiette aromatizzate alle cime di rape, che una volta fritte divengono uno snack da portare sempre con sé, come rompi digiuno o come break nel corso della giornata lavorativa. Uno snack delizioso che non ha bisogno di pentole e stoviglie, ma è il must della cucina pugliese pronto ad essere consumato.

 

CATEGORIA “ENERGIE PER IL FUTURO E SOSTENIBILITÀ”

LA PERGOLA AGRIVOLTAICA  – DONATO GIORGIO (TARANTO)

Contro il consumo del suolo per i pannelli fotovoltaici mangia terra, Donato ha scelto di far realizzare una pergola agrivoltaica dove trova riparo la sua vigna, allevata e custodita, ma anche protetta e ombreggiata.  Nel 2010 è nata l'idea del fotovoltaico su pergola, che ha permesso a Donato di produrre energia e contestualmente sperimentare l'allevamento della vite. In collaborazione con le Università Verona e Bari e il centro ricerche CRSFA "Basile-Caramia", Donato ha messo a confronto la viticoltura agrivoltaica e quella convenzionale, riscontrando come tale ombreggiamento apporti minore stress idrico della pianta e del suolo, contrasti gli effetti del surriscaldamento globale sulla pianta, migliori la fase vegetativa e produttività delle piante, migliori le qualità organolettiche del vino, permetta la raccolta delle acque meteoriche da destinare all'irrigazione.

CATEGORIA “FARE FILIERA”

LA VITE IN SCATOLA – ALESSANDRO PUNZI (TARANTO)

Coltivare la vite a casa propria? Da oggi è possibile con l’idea innovativa di Alessandro che si è inventato una scatola, realizzata con materiale di scarto e 100% sostenibile rinveniente dagli scarti della potatura dei vigneti e degli uliveti, da un letto di terreno autoctono e da semi di vite che permettono la nascita del germoglio, successivamente assemblato e cioè intrecciato dalle sapienti mani dell’esperto flower design. Non solo questo è un prodotto proveniente da scarti, che vengono riutilizzati, ma è anche un prodotto che non genera scarti, in quanto questa box potrà essere lasciata in un vaso o in giardino, con la natura e il sole che faranno la propria parte. Sarà necessario solo irrigare questa box affinché si possano ottenere dei piccoli germogli di vite che produrrà uva da vino. Alessandro ha immaginato e ottenuto questo prodotto come un’opportunità per l’ambiente ma soprattutto come un’opportunità di collaborazione tra diverse realtà locali che sono unite in rete, alleandosi con il vivaio Arnaldo che fornisce i semi della vite e dalla flower design Flora di Emozioni Floreali di Flora,  il Festival Di Sanremo e la Fashion Week Di Monte-Carlo.

CATEGORIA “CUSTODI D'ITALIA”

E CHE CAPPERO BIODIVERSO! – RICCARDO CARO (LECCE)

L’azienda di Riccardo si occupa da ben 3 generazioni di coltivazione, lavorazione  e commercializzazione  di capperi, ma il cappero giusto il giovane Riccardo l’ha ricercato grazie ad una partnership con il CNR di Bari, per arrivare ad una tipologia di cultivar all’insegna della biodiversità per creare nuovi impianti alternativi all'olivicoltura salentina. Il cappero è una prodotto tipico del territorio racalino dove è presente da più di 80 anni. Riccardo ha basato la sua innovazione su tre pilastri fondamentali, qualità, tradinnovazione e sostenibilità. Utilizzando solo capperi coltivati localmente, seguendo metodi di coltivazione tradizionali e sostenibili, è arrivato il cappero biodiverso che sarà raccontato al grande pubblico utilizzando molteplici strategie di marketing, come la promozione sui social attraverso collaborazioni con chef e agrichef di fama nazionale e la creazione di un e-commerce per consentire ai consumatori di acquistare direttamente.

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GIOVANI: COLDIRETTI PUGLIA, FLASH MOB  ‘APRITE GLI OCCHI!’ CONTRO DANNI DA CLIMA

UN ESERCITO IN CAMPO PER DIFENDERE AMBIENTE E TERRITORIO

Flash mob dei giovani agricoltori di Coldiretti ‘APRITE GLI OCCHI!’ contro i danni causati dal clima pazzo che dimezza i raccolti ma determina anche l’altalena dei prezzi, come nel caso del grano. A Bari, in occasione della premiazione degli Oscar Green Puglia, i giovani agricoltori provenienti da tutta la Puglia si sono bendati, un gesto eclatante e silenzioso con cui sensibilizzare le istituzioni di aprire gli occhi sui danni che il clima pazzo arreca all’agricoltura, un problema non solo per futuro ed il reddito delle imprese agricole, ma anche per i consumatori che hanno meno cibo sulle tavole ma anche dell’inflazione che fa il pari con la deflazione in campo.

Con i cartelli “con clima pazzo KO grano e prezzi”, “stop pannelli mangia suolo”, “clima pazzo taglia raccolti”, “con eventi estremi in fumo 200 mln cibo”, “per clima pazzo crolla lavoro nei campi”, “con clima pazzo attacco virus e insetti alieni”, “con clima pazzo altalena prezzi cibo”, “in puglia 89% rischio frane/alluvioni”, “scomparso in 1 anno 8,2% campagne pugliesi”, “9 comuni su 10 a rischio dissesto idrogeologico”, “a rischio desertificazione 57% puglia”, i giovani agricoltori di Coldiretti Puglia hanno invitato ad accelerare i tempi per mettere in campo tutte le misure necessarie ad affrontare con strumenti adeguati le criticità create dai cambiamenti climatici, ma anche il crollo dei prezzi del grano, dopo che a causa del maltempo la produzione è crollata del 30%.

“Ma non solo proteste in piazza, in Puglia c’è un esercito di  giovani impegnati quotidianamente in campagna per difendere l’ambiente, il territorio, la biodiversità la salute e contrastare i cambiamenti climatici”, afferma Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia, nel sottolineare che “si tratta di una crescente presenza spinta dalla svolta green impressa nelle giovani generazioni in Puglia, dove sono 230 su 257 i comuni pugliesi a rischio di dissesto idrogeologico e a pagarne i costi oltre ai cittadini residenti soprattutto nelle aree rurali, sono proprio le 11.692 imprese che operano su quei territori”.

Un impegno concreto per frenare il consumo di suolo dopo che l’ultima generazione ha fatto perdere alla Puglia un terreno agricolo su quattro inseguendo un modello di sviluppo sbagliato che ha causato la scomparsa del ¼ delle campagne in mezzo secolo. “Una situazione in cui a causa dei cambiamenti climatici – evidenzia Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia – sono sempre più frequenti gli eventi estremi, già 66 in Puglia nel 2023, con precipitazioni violente che provocano danni perché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua su un territorio reso più fragile dalla cementificazione e dall’abbandono con 8.098 i cittadini pugliesi esposti a frane e 119.034 quelli esposti ad alluvioni”.

Un gravissimo danno produttivo ed ambientale per il ruolo che svolgono le coltivazioni nella mitigazione del clima anche ripulendo l’aria dall’anidride carbonica e dalle sostanze inquinanti come le polveri PM10. Oggi il terreno fertile sepolto sotto asfalto e cemento non ha potuto garantire l’assorbimento di oltre 360 milioni di metri cubi di acqua piovana che ora scorrono in superficie aumentando la pericolosità idraulica dei territori con danni e vittime.

La presenza dei giovani in agricoltura spinge la rivoluzione digitale nelle campagne con gli investimenti in droni, gps, robot, software e internet delle cose per combattere i cambiamenti climatici, salvare l’ambiente e aumentare la sostenibilità delle produzioni, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Smart AgriFood. La rivoluzione digitale in agricoltura vede lo sviluppo di applicazioni green sempre più adatte alle produzioni nazionali su diversi fronti – sottolinea la Coldiretti – dall’ottimizzazione produttiva e qualitativa alla riduzione dei costi aziendali, dalla minimizzazione degli impatti ambientali con sementi, fertilizzanti, agrofarmaci fino al taglio dell’uso di acqua e del consumo di carburanti.coldiretti_Flash_mob_giovani_agricoltori_contro_grano_estero.jpg

Il risultato è che i giovani impegnati in orti, frutteti, vigne, risaie e stalle hanno fatto diventare l’agricoltura italiana non solo prima in Europa per valore aggiunto ma è anche la più green e sostenibile e può contare – conclude la Coldiretti Puglia – il primato indiscusso per la qualità alimentare con 623 specie autoctone vegetali a rischio di estinzione – aggiunge Coldiretti Puglia - 349 prodotti riconosciuti tradizionali dal Ministero dell’Agricoltura, 11 prodotti DOP (5 oli extravergini, patata novella di Galatina, Pane di Altamura, canestrato pugliese, mozzarella di bufala e oliva Bella di Cerignola, caciocavallo silano, oltre alla DOP ‘mozzarella di Gioia del Colle), 9 IGP per l’olio di Puglia, la lenticchia di Altamura, la burrata di Andria, la cipolla Bianca di Margherita, l’uva di Puglia, il carciofo Brindisino, l’arancia del Gargano, il limone Femminello del Gargano e le clementine del Golfo di Taranto e 29 vini DOC e 6 IGP.

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