Redazione
UCRAINA: COLDIRETTI PUGLIA, SOS INVASIONE RUSSA SPINGE PREZZI GRANO
La crisi Ucraina con il rischio dell’invasione russa spinge i prezzi internazionali dei cereali con i due Paesi che insieme garantiscono circa 1/3 dell’esportazioni mondiali di grano, ma spinge anche le navi cariche di grano ucraino nel porto di Bari. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, nel sottolineare che le tensioni in atto sconvolgono il mercato energetico ma anche quello delle materie prime agricole con effetti sui prezzi e sugli approvvigionamenti e il rischio concreto di carestie e tensioni sociali, mentre continua il via vai di navi cariche di grano ucraino nel porto di Bari con la ‘Maori’ in uscita e la ‘Mekhanik Yuzvovich’ in arrivo oggi, entrambe provenienti da Berdyansk in Ucraina.
In particolare la Russia – sottolinea la Coldiretti – è il principale Paese esportatore di grano a livello mondiale mentre l’Ucraina si colloca al terzo posto. A preoccupare – continua la Coldiretti - è il fatto che un eventuale conflitto possa danneggiare le infrastrutture con l’Ucraina che – sottolinea la Coldiretti – oltre ad avere una riserva energetica per il gas ha un ruolo importante anche sul fronte agricolo con la produzione di circa 36 milioni di tonnellate di mais per l’alimentazione animale (5° posto nel mondo) e 25 milioni di tonnellate di grano tenero per la produzione del pane (7° posto al mondo).
A gennaio l’indice dei prezzi alimentari della Fao – riferisce la Coldiretti - ha già fatto registrare il massimo di sempre con i cereali che sono aumentati del 12,5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente ma molti analisti stimano che una eventuale invasione sconvolgerebbe ulteriormente i mercati con un impatto, oltre che in Europa, anche su molti Paesi Nordafricani come l’Egitto che dipendono dalle importazioni di cereali per sfamare la popolazione.
Con la pandemia da Covid – continua la Coldiretti Puglia – si è aperto uno scenario di accaparramenti, speculazioni e incertezza per gli effetti dei cambiamenti climatici che spinge la corsa dei singoli Stati ai beni essenziali per garantire l’alimentazione delle popolazione.
Una situazione che – rileva la Coldiretti regionale – sta innescando un nuovo cortocircuito sul settore agricolo nazionale che ha già sperimentato i guasti della volatilità dei listini in un Paese come l’Italia che è fortemente deficitaria in alcuni settori ed ha bisogno di un piano di potenziamento produttivo e di stoccaggio per le principali commodities, dal grano al mais fino all’atteso piano proteine nazionale per l’alimentazione degli animali in allevamento per recuperare competitività rispetto ai concorrenti stranieri.
Intanto, quest’anno produrre grano costa agli agricoltori pugliesi 400 euro in più ad ettaro a causa dell’impennata dei costi energetici che si riflette a cascata dalle sementi al gasolio fino ai fertilizzanti, secondo l’analisi della Coldiretti Puglia, dalla quale si evidenzia il salasso a carico del Granaio d’Italia con la necessità di interventi per aiutare le imprese rispetto a rincari ormai insostenibili, a partire dal settore cerealicolo che rappresenta uno dei simboli della situazione di difficoltà in cui versa l’agricoltura regionale.
La Puglia è il principale produttore italiano di grano duro, con 360.000 ettari coltivati e quasi 10 milioni di quintali prodotti. La domanda di grano 100% Made in Italy si scontra con anni di disattenzione e abbandono che nell’ultimo decennio hanno portato alla scomparsa di 1 campo su 5 – aggiunge Coldiretti Puglia - dopo con la perdita di quasi mezzo milione di ettari coltivati con effetti dirompenti sull’economia, sull’occupazione e sull’ambiente, dalla concorrenza sleale delle importazioni dall’estero soprattutto da aree del pianeta che non rispettano le stesse regole di sicurezza alimentare e ambientale in vigore nel nostro Paese.
Le sementi di grano duro registrano un balzo di almeno il 35%, mentre i chicchi di grano tenero hanno subito un incremento del 15% secondo stime Coldiretti su dati di Consorzi Agrari d’Italia. Ma se si prendono in considerazione i carburanti si arriva a rincari di circa il 50%, con un aumento dei costi ad ettaro delle operazioni agromeccaniche che oggi viene stimato in circa 10-15%.
L’impennata del costo del gas, dovuta ai problemi riscontrati con i Paesi esportatori, fa schizzare poi i prezzi dei concimi, con l’urea passata da 350 euro a 850 euro a tonnellata (+143%), il fosfato biammonico Dap raddoppiato (+100%) da 350 a 700 euro a tonnellata, mentre prodotti di estrazione come il perfosfato minerale registrano +65%.
A questo occorre aggiungere l’aumento del costo dei fitosanitari, ora indicativamente del 10-15% che, in primavera, potrebbero un ulteriore sussulto, con un atro +15% secondo Coldiretti. Il risultato è che le quotazioni attuali del grano, salite a oltre 50 euro a quintale, non andranno paradossalmente a coprire i costi di produzione. E se negli altri paesi produttori, Canada in testa, si dovesse verificare un aumento dei raccolti e, conseguentemente, una diminuzione delle quotazioni, la situazione potrebbe addirittura peggiorare.
Nell’immediato occorre garantire la sostenibilità finanziaria delle aziende e delle stalle affinché i prezzi riconosciuti ad agricoltori e allevatori non scendano sotto i costi di produzione in forte aumento per effetto dei rincari delle materie prime anche alla base dell’alimentazione degli animali come il mais – conclude Coldiretti Puglia – con il Pnrr che è fondamentale per affrontare le sfide della transizione ecologica e digitale e noi siamo pronti per rendere l’agricoltura protagonista utilizzando al meglio gli oltre 6 miliardi di euro a disposizione per superare le fragilità presenti, difendere la sovranità alimentare e ridurre la dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento in un momento di grandi tensioni internazionali.
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Controllo sul rispetto della normativa anti Covid–19. Controllate 90 attività e 349 persone. Elevate 4 sanzioni amministrative.
Fasano, Cisternino e Ostuni. Servizio di controllo sul rispetto della normativa anti Covid–19. Controllate 90 attività e 349 persone. Elevate 4 sanzioni amministrative.
A Fasano, Cisternino e Ostuni, a conclusione degli accertamenti svolti nell’ambito di un servizio di controllo sul rispetto della normativa anti Covid-19, i Carabinieri:
‒ del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Fasano, dopo aver fatto accesso in un esercizio commerciale del luogo, hanno elevato la prescritta sanzione amministrativa nei confronti di due avventori risultati sprovvisti di certificazione verde rafforzato e del titolare per non aver effettuato l’opportuna verifica;
‒ della Stazione di Cisternino hanno elevato una sanzione amministrativa nei confronti di un avventore in un esercizio commerciale, risultato sprovvisto di certificazione verde rafforzato.
Nel corso dell’attività, i militari hanno controllato complessivamente 342 persone e 90 attività commerciali/esercizi pubblici.
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Mesagne. Muore a 39 anni
Calcio: Mesagne - Copertino 1 -1
Mesagne - Copertino 1-1
Il progetto politico "Provincia unita e democratica" sostiene Matarrelli Presidente
LE FORZE CHE SI RICONOSCONO NEL PROGETTO POLITICO DI “PROVINCIA UNITA E DEMOCRATICA” SOSTENGONO MATARRELLI ALLA PRESIDENZA DELLA PROVINCIA.
Covid - 19. Oggi sono complessivamente 5146 i casi positivi in Puglia di cui 518 in provincia di Brindisi
Dati del giorno: 06 febbraio 2022
Dati complessivi
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Pd Brindisi: "La nomina di Palese inficia il nostro progetto politico"
La nomina dell’On. Rocco Palese ad assessore alla sanità della giunta regionale non può trovarci d’accordo e rischia di mettere in seria discussione il progetto politico con il quale nel 2020 il Partito Democratico Pugliese si è presentato agli elettori, con l’obiettivo dichiarato di scongiurare il ritorno della destra guidata da Raffaele Fitto.
Rocco Palese, di cui non si discutono serietà e autorevolezza, non è stato semplicemente un esponente del centrodestra, ma della stagione “fittiana” è stato uno dei massimi protagonisti, coautore, tra le altre cose, di un piano di riordino ospedaliero avversato dal centrosinistra e rispetto al quale non ci risulta egli abbia fatto pubblicamente autocritica, circostanza, questa, che dovrebbe porre anche, se non soprattutto, a lui un problema di coerenza.
Il suo ingresso in Giunta pone un problema, non nuovo, di metodo e potrebbe cambiare in maniera irreversibile la natura della coalizione, del progetto politico, i rapporti di forza in seno ad una maggioranza dai confini sempre meno chiari. Cambiamenti non di poco conto che non possono avvenire senza una discussione tra i nostri iscritti, simpatizzanti ed elettori, che chiarisca la prospettiva politica del Partito Democratico e ne definisca il ruolo dentro questo schieramento.
Il “campo largo” che ci stiamo impegnando a costruire, pur essendo largo, è comunque inequivocabilmente alternativo alla destra. Alla necessità di un’alleanza con tutti i soggetti che militano nel campo democratico non si può rispondere con la cooptazione di pezzi (ormai dei leader) dello schieramento avverso. Come fu per la “Primavera Pugliese”, è necessario che questa alleanza vada ben oltre il ceto politico e richiami all’impegno tante cittadine e tanti cittadini in tutti i territori.
Davvero non crediamo che non ci fosse tra le nostre fila una personalità altrettanto autorevole, ma con la nostra idea di società e di sanità, che potesse rappresentare, oltretutto, un investimento per il futuro del centrosinistra pugliese. Davvero non crediamo che ancora una volta, non ci fosse modo e non ci fossero risorse per coinvolgere nel Governo regionale un territorio come la Provincia di Brindisi, che, ricordiamolo, esprime quattro consiglieri di maggioranza e potrebbero diventare cinque nei prossimi giorni, ed ha la stessa dignità di altri territori e una storia politica che merita rispetto e la giusta considerazione.
Auspichiamo che tanto i vertici regionali e nazionali del partito quanto i parlamentari e, soprattutto, i consiglieri regionali pugliesi del PD possano farsi carico del disagio che avvertono tante e tanti iscritte ed iscritti, elettrici ed elettori, cittadine e cittadini che hanno creduto nel centrosinistra pugliese e lo hanno convintamente sostenuto nel corso di questi anni. Occorre riempire nuovamente di senso l’esperienza del Governo regionale e la presenza del PD dentro questa vicenda, per impedire che la sfiducia e il disimpegno prendano definitivamente il sopravvento e la partecipazione, premessa essenziale di ogni processo di cambiamento, si affievolisca sempre più.
Partito Democratico – Federazione provinciale di Brindisi.
Sul medesimo argiomento Europa verde - Verdi Puglia non ci sta all’ultima performance del Presidente Emiliano.
Covid - 19. Oggi sono complessivamente 6269 i casi positivi in Puglia, di cui 542 in provincia di Brindisi
Dati del giorno: 05 febbraio 2022
Dati complessivi
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Mesagne. Il Comune sterilizza gratuitamente cani e gatti
Il Comune di Mesagne ha stanziato 12 mila e 200 euro per avviare una campagna di setrilizzazione di cani e gatti producendo due rispettive graduatorie, ovvero, nr. 40 cani (30 femmine e 10 maschi), e nr. 40 gatti (30 femmine e 10 maschi), e stabilire l’ordine di graduatoria assegnando a favore dei proprietari di cani e gatti padronali che effettueranno istanza, i seguenti criteri: 1°- residenza nel Comune di Mesagne del proprietario dell’animale; 2°- essere intestatario del cane/gatto e che sia dotato di microchip e regolare intestazione all’anagrafe di competenza; 3°- sesso del cane (con priorità alle femmine); 4°- modello ISEE 2022; 5°- data di protocollazione dell’istanza; al fine di permettere ad un maggior numero di richiedenti di fruire dell’iniziativa, di consentire l’inserimento in graduatoria ad una sola sterilizzazione per richiedente, valutando, nel caso di posti rimasti vacanti nella graduatoria che si verrà a determinare, di inserire la seconda e/o le successive istanze rispettando i medesimi criteri.
Modifiche alla viabilità in occasione dei lavori lungo via Roma
In vista dell’avvio del cantiere su Via Roma, che partirà lunedì 7 febbraio, l’Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana ha predisposto alcune modifiche alla viabilità - condivise con il Comando della Polizia Locale, l’Ufficio Tecnico Comunale e la Direzione dei Lavori affidata all'Arch. Cosimo Mai - necessarie per dirottare su percorsi alternativi i mezzi che si spostano dalla zona sud a quella nord della Città.
Via Roma non sarà chiusa al traffico, ma resterà aperta compatibilmente con lo stato di avanzamento dei cantieri parziali che caratterizzeranno i lavori.
Gli elementi di maggiore novità consistono nell’inversione del senso di marcia di via Manzoni che, per l’intera durata dei lavori, sarà percorribile in direzione via Immacolata e nell’inversione del senso di marcia di via Pepe. Sarà inoltre invertito il senso di marcia di via Basile per consentire ai residenti di raggiungere il tratto di via Roma che in questa prima fase non sarà interessato dai lavori.
A partire da lunedì 7 febbraio sarà dunque inibito al traffico il solo tratto di via Roma compreso tra via Pepe e via Basile mentre sarà consentito il transito e la sosta nel tratto iniziale con obbligo di svolta a destra su via Pepe e - per i soli residenti - il tratto tra via Basile e piazza Umberto I.
Per consentire ai mezzi impiegati dalla ditta esecutrice dei lavori di muoversi agevolmente, il parcheggio delle auto lungo via Roma sarà consentito parallelamente al marciapiede e non "a spina di pesce".
Gli interventi in programma, per un valore complessivo di 774 mila euro in parte co-finanziati dal Distretto Urbano del Commercio “Città degli Imperiali”, prevedono la rimozione del basolato esistente, la messa in sicurezza del fondo stradale, il ripristino delle basole e l’installazione di elementi di decoro con panchine e verde pubblico.
“L’Amministrazione Comunale con questi interventi – spiega il Sindaco – intende restituire alla Città via Roma in una veste rinnovata e più gradevole, eliminando i dislivelli e le lingue d’asfalto che ne hanno pregiudicato l’estetica e la sicurezza. Purtroppo durante la fase di svolgimento dei lavori è inevitabile qualche disagio. Me ne scuso in anticipo.”
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