Redazione

CALDO: COLDIRETTI PUGLIA, AUMENTA CONSUMO PESCE +15%; AFFIDATO A PERSCATORI RUOLO ‘SALVA MARE’

Ma cresce import dall’estero con un’accelerazione nella media del triennio 2023-2025 pari al +7,7%

Con il caldo e l’afa esplosi sin da giugno, per difendersi dalle temperature bollenti cambia l’alimentazione dei pugliesi che ricercano piatti light con l’aumento del 15% del consumo di pesce a casa e al ristorante, ma crescono anche le importazioni dall’estero di prodotto ittici con un’accelerazione nella media del triennio 2023-2025 pari al +7,7%. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, nel ricordare che ai pescatori è stato affidato il ruolo di tutela dell’habitat marino inserito nella cosiddetta legge “Salva mare” sulla quale è ora importante accelerare sui decreti attuativi per dare piena applicazione alla norma, a partire dalla diffusione di isole ecologiche in tutti i porti italiani.

Una volta svuotate le reti, i pescatori – spiega Coldiretti - possono così dividere il pescato dal materiale plastico eventualmente trovato che viene prima stoccato a bordo e poi consegnato nei porti al loro ritorno. Negli ultimi tempi sono nati in questa ottica anche diversi progetti con il coinvolgimento di associazioni.

Il settore della pesca e dell’acquacoltura in Puglia – dice Coldiretti Puglia – vale 225milioni di euro, secondo i dati CREA, con una flotta operante lungo le coste pugliesi costituita da 1.455 battelli che rappresenta il 12,3% del totale nazionale, il 10,5% del tonnellaggio e il 12% della potenza motore, con le aree vocate di  Manfredonia, Molfetta, sud Barese, Salento, dove il pescato più importante è costituito da gamberi, scampi, merluzzi, oltre agli allevamenti in mare aperto di spigole, ombrine e orate.

Nei mari italiani si pescano ogni anno circa 180 milioni di chili di pesce cui vanno aggiunti gli oltre 140 milioni di kg prodotti in acquacoltura – spiega Coldiretti Impresapesca – mentre le importazioni dall’estero hanno ormai superato il miliardo di chili. Una situazione che lascia spazio agli inganni dal pangasio del Mekong venduto come cernia al filetto di brosme spacciato per baccalà, fino all’halibut o la lenguata senegalese commercializzati come sogliola. Una frode in agguato sui banchi di vendita in Italia e soprattutto nella ristorazione dove non è obbligatorio indicare la provenienza. Tra i trucchi nel piatto più diffusi in Italia ci sono anche – continua la Coldiretti Impresapesca – il polpo del Vietnam spacciato per nostrano, lo squalo smeriglio venduto come pesce spada, il pesce ghiaccio al posto del bianchetto, il pagro invece del dentice rosa o le vongole turche e i gamberetti targati Cina, Argentina o Vietnam, dove peraltro è permesso un trattamento con antibiotici che in Europa sono vietatissime in quanto pericolosi per la salute.

Una crisi quella del settore ittico tricolore che si trascina da 30 anni – rileva Coldiretti Puglia – in un mercato, quello del consumo del pesce, che aumenta, ma sempre più in mano alle importazioni. La produzione ittica derivante dall’attività della pesca è da anni in calo e quella dell’acquacoltura resta stabile, non riuscendo a compensare i vuoti di mercato creati dell’attività tradizionale di cattura.

Intanto, quasi 8 pesci su 10 che arrivano sulle tavole sono stranieri – dice Coldiretti Impresa Pesca Puglia - spesso senza che i consumatori lo sappiano, soprattutto a causa della mancanza dell’obbligo dell’indicazione di origine sui piatti consumati al ristorante che consente di spacciare per nostrani prodotti provenienti dall’estero che hanno meno garanzie rispetto a quello Made in Italy. Per questo nei Mercati di Campagna Amica si organizzano eventi di informazione per far conoscere caratteristiche, qualità ed aiutare a fare scelte di acquisto consapevoli, soprattutto di pesce dei nostri mari a miglio0.

Il consiglio di Coldiretti Impresapesca è di verificare sul bancone l’etichetta, che per legge deve prevedere l’area di pesca (Gsa). Le provenienze da preferire sono quelle dalle Gsa 9 (Mar Ligure e Tirreno), 10 (Tirreno centro meridionale), 11 (mari di Sardegna), 16 (coste meridionali della Sicilia), 17 (Adriatico settentrionale), 18 (Adriatico meridionale), 19 (Jonio occidentale), oltre che dalle attigue 7 (Golfo del Leon), 8 (Corsica) e 15 (Malta). Per quanto riguarda il pesce congelato c’è l’obbligo di indicare la data di congelamento e nel caso di prodotti ittici congelati prima della vendita e successivamente venduti decongelati, la denominazione dell’alimento è accompagnata dalla designazione “decongelato”.

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Davide Sciurti, componente della Segreteria Fismic Confsal con delega all’industria, ed Elena Marrazzi, Segretaria Generale Confsal, richiamano l’attenzione delle istituzioni locali sulla necessità di azioni coordinate per gestire la crisi industriale a Brindisi e avanzare nella transizione energetica. La gravità della situazione richiede interventi strategici che assicurino la sostenibilità economica e ambientale del territorio. Sciurti ha sottolineato l'importanza di coinvolgere sia le autorità locali che i ministeri competenti in un piano integrato per rispondere alle sfide attuali. "La crisi industriale di Brindisi è una questione complessa che necessita di un approccio coordinato. Solo attraverso una stretta collaborazione tra le autorità locali e i ministeri possiamo sviluppare soluzioni efficaci che rispondano alle specifiche esigenze del territorio brindisino," ha dichiarato Sciurti. Un aspetto centrale del piano integrato è la transizione energetica, che prevede l'adozione di tecnologie rinnovabili e l'ammodernamento delle infrastrutture industriali. La recente apertura di un tavolo regionale per identificare progetti di riconversione industriale, inclusa la riqualificazione dell'area della dismessa centrale Enel Federico II, rappresenta un passo significativo in questa direzione. Marrazzi ha evidenziato la necessità di un dialogo costante con i ministeri per assicurare che le normative e le regolamentazioni favoriscano la crescita sostenibile e l'innovazione. "Un raccordo efficace tra le politiche nazionali e le esigenze locali è essenziale per accedere ai finanziamenti e alle risorse necessarie per realizzare i progetti di transizione energetica," ha affermato Marrazzi. Confsal ha ribadito l'urgenza di interventi rapidi per evitare un ulteriore deterioramento economico e sociale. "La transizione energetica non è solo una necessità ambientale, ma un’opportunità per creare nuovi posti di lavoro e stimolare lo sviluppo economico della regione," ha aggiunto Marrazzi. Sciurti e Marrazzi invitano tutti gli attori coinvolti, comprese le istituzioni locali, i ministeri, le aziende e la comunità, a collaborare strettamente. "Solo attraverso una sinergia efficace possiamo condividere conoscenze, esperienze e risorse per costruire un futuro più prospero e sostenibile per Brindisi," ha concluso Sciurti.
 

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È stata effettuata nelle scorse settimane la gara d’appalto per i lavori di riqualificazione e ammodernamento della Zona ASI 2 di Fasano (la zona industriale sud), con 128 imprese partecipanti. Ad aggiudicarsi l’appalto è stata l’impresa Lianza S.r.l. Unipersonale con sede a Lagonegro, con un ribasso d’asta del 30,43% sul prezzo di € 2.460.336,00. Il capitolato d’appalto prevede anche costi della manodopera per € 722.595,00, non soggetti a ribasso d’asta.

Lavori di ammodernamento e migliorie fondamentali per lo sviluppo della Zona ASI 2 di Fasano, e per le numerose attività e imprese presenti, che hanno investito su Fasano.

«Finalmente la Zona industriale sud avrà acqua e fogna – dice il sindaco Francesco Zaccaria – Era un nostro preciso impegno e in questi anni abbiamo lavorato affinché questo risultato potesse concretizzarsi. Colgo l’occasione per ricordare l’impegno di Giacomo Rosato all’interno dell’Asi. Con Giacomo abbiamo seguito, passo dopo passo, la fase della progettazione e l’iter amministrativo grazie al quale ci siamo aggiudicati il finanziamento che oggi ci consente di far partire i lavori. Un risultato ancor più importante e atteso, se consideriamo la grande quantità di imprese che oggi sono presenti all’interno della Zona industriale sud e che, anche alla luce di questo importante risultato, potranno aumentare e rendere ancor più ricco e competitivo il nostro tessuto imprenditoriale».

Nei lavori da effettuare, non rientra per il momento la rotonda che era stata ipotizzata all’ingresso della zona Zona ASI 2, ma il Consorzio Asi di Brindisi ha inoltrato una richiesta alla Regione per verificare se, per realizzarla, si possa attingere ai fondi del ribasso d’asta.

La Regione Puglia intanto sta deliberando dei fondi Pnrr che consentiranno anche la realizzazione di un bar a servizio della zona Zona ASI 2. I tempi tecnici a causa del passaggio dei poteri dalla vecchia alla nuova Zes, si sono allungati. Affinché i lavori possano essere appaltati si aspetta l’autorizzazione al Consorzio Asi di essere stazione appaltante del progetto, che comunque è già finanziato.  Altro importante fattore di sviluppo sarà la dotazione della zona della rete fibra, che sarà attivata grazie agli scavi che saranno eseguiti per la realizzazione della rete idrica.

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Ancora un arrivo in casa Mens Sana Mesagne. Da Brindisi giunge Stefano Manfredi, 21 anni, cresciuto nelle file della New Basket Brindisi dove ha disputato tutti i campionati giovanili di eccellenza. Buon difensore, Manfredi   è dotato di un buon tiro che sarà utile alla causa mensanina. Nonostante la giovane età, ha già avuto esperienze nei campionati senior con Dinamo, Invicta Brindisi e Francavilla. “Continua la composizione della squadra - dice il DS Santoro - stiamo avendo contatti con molti giocatori per trovare le figure che dovranno fare parte della nostra formazione, cerchiamo di allestire un roster competitivo che possa fare divertire i nostri tifosi e riempire il Paladefrancesco”. Intanto la società ha perfezionato l’iscrizione sl prossimo campionato di DR1.

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BRINDISI: LA CENERENTOLA DELLA ASL

PROCLAMAZIONE STATO DI AGITAZIONE CONTRO L’ASL DI BRINDISI: FIALS CIMO-FESMED e ANAAO-ASSOMED CONVOCANO CONFERENZA STAMPA

La FIALS, in collaborazione con la CIMO-FESMED E ANAOO, convoca una conferenza stampa per lunedì 8 luglio, a partire dalle ore 10, presso l’hotel Virgilio di Brindisi. Durante l’incontro sarà annunciata la proclamazione dello stato di agitazione contro l’ASL di Brindisi per affrontare le gravi criticità che minano la qualità dell’assistenza sanitaria nella provincia. Tra queste:

- La gravissima carenza di organico: la provincia di Brindisi sta affrontando una desertificazione sanitaria a causa della cronica mancanza di personale medico e infermieristico e altri operatori del comparto. I carichi di lavoro per il personale esistente sono insostenibili, con medici e infermieri allo stremo, costretti a sacrificare anche i loro diritti inviolabili come le ferie, tanto da sembrare agli "arresti ospedalieri".

- La mancata sicurezza sui luoghi di lavoro e di cura: le condizioni di sicurezza nelle strutture sanitarie sono inaccettabili, esponendo il personale e i cittadini a gravi rischi, con una gestione che non rispetta i requisiti minimi di sicurezza.

- Il mancato avvio delle procedure concorsuali: sebbene la necessità di assumere nuovo personale sia urgente, le procedure concorsuali per l’assunzione di medici e infermieri oss e altri profili rimangono bloccate. Questo stallo non solo intensifica la crisi, ma riflette anche una gestione inefficace delle risorse umane all’interno dell’ASL, aggravando il sovraccarico del personale esistente ed ostacolando la capacità del sistema sanitario di rispondere alle esigenze della popolazione.

- La desertificazione sanitaria della provincia di Brindisi: la cronica carenza di risorse e personale sta portando la provincia verso una desertificazione sanitaria, riducendo l'accesso alle cure e compromettendo la salute pubblica.

- Una deriva verso l’aziendalismo differenziato: le politiche attuali sembrano orientate verso un modello aziendale che trascura le peculiarità e le necessità del territorio, contribuendo alla marginalizzazione della provincia di Brindisi e favorendo l'inefficienza e l'iniquità nella distribuzione delle risorse.

A detta di FIALS CIMO-FESMED e ANAOO, la gestione dell’azienda sanitaria è diventata un esempio di amministrazione carente e le decisioni assunte dalla direzione strategica sono spesso autoritarie e distanti dalle reali necessità del territorio. Una situazione che ha, di fatto, trasformato Brindisi nella "cenerentola" tra le ASL, portando ad una situazione di crisi estrema, con il personale sanitario costretto a lavorare in condizioni così critiche da essere paragonabili agli "arresti ospedalieri", dove il diritto alle ferie e al riposo non viene rispettato.

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Palmisano (M5S), primo atto nel Parlamento Ue richiesta stop deposito Gnl a Brindisi

‘Ingresso nel gruppo The Left rafforzerà impegno nei territori’

“Il mio primo atto al Parlamento Europeo riguarderà il deposito Gnl che si vuole realizzare a Brindisi e per il quale manifestiamo non pochi dubbi. Serve guardare al futuro e sostenere politiche ambientali che possano aprire nuovi scenari di sviluppo per l’intero territorio, non continuare ad inseguire vecchi percorsi industriali che i cittadini per troppo tempo hanno subito”. Lo dichiara la parlamentare europea Valentina Palmisano (gruppo The Left), eletta con il movimento Cinque Stelle. “Presenterò – spiega – un ‘interrogazione alla Commissione europea chiedendo trasparenza sul procedimento autorizzativo di questo impianto che i cittadini non vogliono. Contrariamente da quanto dice il governo Meloni serve una valutazione di impatto ambientale perché noi non siamo sicuri che venga superata”. “Questa - conclude Valentina Palmisano – sarà la prima di una serie di istanze che porteremo avanti insieme ai colleghi del gruppo “The Left”. Questa nuova sinergia non potrà che rafforzare il nostro impegno nel promuovere politiche di giustizia sociale, lotta alle diseguaglianze e tutela dell’ambiente per i territori”.  

Ron, Noemi, Nina Zilli, Flavio Insinna, Q-Cine con Neri Marcorè, Francavilla è Jazz. La Città degli Imperiali si fa “un sacco bella” per l’estate 2024 con il ricco cartellone di appuntamenti promosso dall’Amministrazione Comunale che abbraccia musica, cinema, teatro ed enogastronomia.

In questi mesi – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – abbiamo lavorato alla costruzione di un cartellone ricco di suggestioni con nomi di primo piano. Quest’anno il palco di Piazza Giovanni XXIII accoglierà Ron, Noemi, Nina Zilli, Flavio Insinna, i grandi interpreti della scena jazz e, per la prima volta, una rassegna con i talenti teatrali del territorio. Quella che all’inizio si è presentata come una sfida, ossia concentrare tante manifestazioni nel cuore della Città, a distanza di alcuni anni si è rivelata una intuizione apprezzata dal pubblico e dagli stessi artisti che ritengono Francavilla una meta interessante.

Dopo l’anteprima musicale di giugno dal loggiato barocco del Castello con il trio composto dai maestri Rosanna Volpe, Gregorio Palummieri e Antonio Curto e il "Concerto in frac" con la voce di Gaia Gentile, il mese di luglio si aprirà all’insegna del gusto con la prima edizione dell’International Food Festival che si svolgerà su viale Lilla da giovedì 11 a domenica 14 luglio.

Da venerdì 19 luglio in Largo Liguorini tornerà il cinema sotto le stelle con “C’è ancora domani”. La rassegna proseguirà venerdì 19 luglio con “Wonka”, venerdì 2 agosto con “Wonder” e giovedì 22 agosto con "Barbie".

Lunedì 22 luglio in piazza Giovanni XXIII arriverà Ron con una tappa del suo tour “Come una freccia in fondo al cuore”. La musica proseguirà martedì 23 luglio con la notte delle cover band, una iniziativa diffusa che si terrà nel centro storico. Sabato 27 luglio sarà Flavio Insinna il protagonista assoluto in Piazza Giovanni XXIII con lo spettacolo “Musica è pace”.

Da martedì 30 luglio, sempre sotto la cupola più alta del Salento, prenderà il via la prima edizione della rassegna teatrale Fabula che vedrà in scena la Compagnia "Voci nella Notte" con Cenerantola (30 luglio), la Compagnia “Il Sipario” con “Una maga per amica” (31 luglio) e l’Associazione "Mino Di Maggio" con “L’isola che non c’è” (1 agosto).

Musica, cinema, teatro e enogastronomia – prosegue l’Assessore al Turismo Carmine Sportillo – sono gli ingredienti principali su cui abbiamo puntato per accendere i riflettori sulla Città. L’obiettivo è offrire una opportunità di crescita per le tante attività commerciali che operano sul territorio attraendo il maggior numero di persone possibile.

Sabato 3 agosto tornerà la notte bianca dei bambini con spettacoli di artisti di strada e tante sorprese per i più piccoli. Mercoledì 7 agosto a Castello Imperiali sarà di scena il Maurizio Di Fulvio Trio in "Classical italian songs and latin jazz" a cura dell’Associazione Armonie. Venerdì 9 e sabato 10 agosto arriveranno nel quartiere San Lorenzo le notti più luminose dell’estate con gli eventi a cura del Comitato Festa San Lorenzo. L’11 agosto in Piazza Vittorio Emanuele II spazio all’arte con “In viaggio con te – moda e pittura” a cura della Casaccia.

Lunedì 19 agosto in Piazza Giovanni XXIII tornerà la grande musica con Noemi che porterà a Francavilla Fontana una tappa del suo tour estivo. Il 21 e 23 agosto la musica sarà protagonista anche in Piazza Umberto I con il Memorial Francesco Birtolo (21 agosto) e Night Fever (23 agosto).

In via Roma dal 24 al 29 agosto prenderà il via il percorso enogastronomico di Cibaria che accoglierà anche la Cena in Bianco (27 agosto). Il 29 agosto tornerà lo spettacolo itinerante degli scacchi viventi in costume d’epoca, mentre dal 30 agosto all’1 settembre è in programma la seconda edizione di Q-Cine con ospiti Neri Marcorè, Dario Fabbri e Licia Colò.

Il settembre francavillese, dal 4 all'8, si aprirà con Francavilla è Jazz, la rassegna diretta da Alfredo Iaia che ormai rappresenta un momento imperdibile per i tanti appassionati del genere. Dal 13 settembre entreranno nel vivo i festeggiamenti per la Madonna della Fontana che si concluderanno domenica 15 settembre con il concerto di Nina Zilli in piazza Giovanni XXIII.

Dal 16 al 24 settembre torneranno le iniziative della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, mentre il 20 settembre è in programma nel chiostro della Croce il Concerto per Francesco a cura di ArmoniE con il Sator Duo (Violino e Chitarra) e la voce narrante di Luca Tironzelli.

Il 20 e 21 settembre nel centro storico arriverà la “Notte dei Briganti”. A chiudere l’estate francavillese sarà lo sport con lo Sport City Day e l’Imperial Run in programma il 22 settembre.

Artisti affermati, rassegne consolidate, spettacolo, cinema, teatro e Festa patronale. L’estate francavillese – conclude l’Assessora allo spettacolo Numa Ammaturo – ha ormai raggiunto una sua precisa identità e continua a crescere. Vi aspettiamo per vivere serate ricche di emozioni, con ingresso gratuito.

La partecipazione a tutte le iniziative della rassegna estiva “Un sacco bella” è libera e gratuita.

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Prima di addentrami nella descrizioni della sperimentazione del KIT DOMUS e dei risvolti pedagogici su cui abbiamo riflettuto insieme alle colleghe e ai collaboratori di Teambuldingdesign, ci tengo a ringraziare la passione travolgente degli ideatori del gioco e soprattutto il profondo approccio ecologico che sottende l’idea ludica, crediamo che sia una idea concreta che possa contribuire alla costruzione di un pensiero ecologico e sostenibile condiviso e cercherò nel mio intervento di sottolinearne i punti di forza .

La sperimentazione del KIT si è collegata strettamente al focus del progetto didattico realizzato quest’anno nella nostra scuola dell’infanzia. ABITARE IL MONDO è il progetto educativo didattico realizzato per l’anno educativo 2324 e ha avuto come scopo principale stimolare i bambini ad ampliare il proprio sguardo verso in mondo in cui viviamo, al fine di coltivare il loro essere cittadini consapevoli. Un obiettivo arduo che abbiamo perseguito con gli strumenti a loro più accessibile ossia il gioco e le attività esperenziali.

Perché ABITARE IL MONDO e DOMUS sono in piena armonia?Domus_un_gioco_a_tempo_lento_4.jpg

Perché Domus si sposa benissimo con la motivazione di base del nostro tema trainante.

Siamo partiti dalla CASA, la base sicura di ognuno di noi, il luogo da cui tutto parte, il nostro luogo del cuore, ma sappiamo anche che il termine casa, oltre a identificare un edificio dalle forma e dimensioni variabili, sia anche soprattutto uno stato d’animo. Infatti crescendo impariamo che ci sono luoghi fisici ma soprattutto condizioni relazionali nelle quali ci sentiamo a casa. E affinchè questo stato di benessere possa concretizzarsi, si devono creare le condizioni relazionali, ambientali e sociali ideali, condizioni di cui tutti noi, grandi e piccini, in qualità di cittadini dobbiamo sentirci responsabili.

 Da qui l’obiettivo pedagogico fondante il progetto, stimolare i bambini ad accrescere la propria consapevolezza di essere cittadini, persone che vivono il pianeta terra e che il benessere di ognuno di noi passa dall’equilibrio del nostro modo di stare al mondo e il rispetto che abbiamo delle risorse disponibili

Un progetto quindi che ha avuto lo scopo di coltivare germogli di cittadinanza consapevole, uno scopo arduo a cui non ci siamo potuti sottrarre, siamo educatori, facilitatori di valori, custodi di semi preziosi, per cui dobbiamo sperare che ogni piccolo gesto possa trovare il proprio sviluppo nel migliore modo possibile.

Per fare ciò abbiamo focalizzato l’attenzione su alcuni obiettivi dell’Agenda 2030, quelli che abbiamo ritenuto i più accessibili per i bambini (slide elenco obiettivi) approfonditi attraverso al preparazione alle giornate speciali …. (slide Elenco giornate). Capite bene quindi come la sperimentazione DOMUS collimasse perfettamente con le finalità del progetto, un ESEMPIO CONCRETO di come sia possibile trovare e custodire un EQUILIBRIO tra le risorse del Pianeta e il nostro modo di viverlo.

La sperimentazione del KIT approdata in aula dopo che nel primo trimestre del progetto, con i bambini abbiamo potuto lavorare per bene sul termine CASA, ci abbiamo giocato attraverso vari strumenti (costruzioni classiche, disegni immaginari, ricreazioni artistiche, osservazione di immagini fotografiche, albi illustrati, disegni liberi, ricostruzione di scorci di paese ecc ecc) (slide con alcune foto degli elaborati). In parallelo avevamo già avviato la disseminazione dei germogli di cittadinanza consapevole connessi ad alcuni temi dell’Agenda 2030 .

I RISVOLTI EDUCATIVI della sperimentazioneDomus_un_gioco_a_tempo_lento_2.jpg

Il Kit Domus ha rivelato diversi aspetti interessanti sul piano educativo e pedagogico che sono stati osservati durante la pratica con i nostri bambini. Le riflessioni che mi appresto ad illustrare sono frutto della scambio continuo con le colleghe e i collaboratori di TEAMBULDINGDESIGN e hanno lo scopo di socializzare con voi tutti le ricadute pedagogiche ed educative di questo strumento che possiamo dire è del tutto innovativo e inusuale per la didattica tradizionale.

Ma cosa è successo quando abbiamo presentato per la prima volta il kit?

Come tutte le situazioni nuove, inconsuete si è diffuso un gran silenzio, si è abbassato il tono emotivo, l’attenzione è stata canalizzata verso il kit e i tipi di argilla, i livelli di ascolto sono spiccatamente elevati  un silenzio denso di attenzione si è diffuso e vi assicuro che catturare il silenzio è cosa riservata a poche predilette circostanze J.. scherzi a parte i bambini hanno da subito osservato i materiali, le varie tipologie di argilla, ci siamo soffermativi a verbalizzare le sensazioni al tatto, alla vista, all’olfatto,  sia dell’argilla in polvere sia già di quella già pronta ad essere modellabile e che gentilmente Mario ci aveva lasciato a disposizione per avviare i lavori.

Perché ciò è successo?

Perchè affinchè l’esperienze della conoscenza e della curiosità possano essere del tutto soddisfatte, in ognuno di noi si attiva il processo dell’ATTENZIONE, dell’ASCOLTO, questo comportamento si è manifesto in modo molto spiccato nei bambini, silenzio, curiosità, ascolto sono state le prime manifestazioni. La seconda dimensione vissuta è il senso di serenità, i bambini non si sono trovati in una condizione per cui i mattoncini per essere strumento ludico finalizzato, non sarebbero stati l’elemento di contesa per costruire la torre più alta, bensì hanno da subito compreso la novità, la possibilità di costruire da sé il gioco e hanno colto il valore cooperativo del gioco, chi impastava, chi modellava o mischiava i tipi di argilla, di inseriva il composto nel calco e chi si impegnava ad allinearli per bene per l’asciugatura tutto in un bel equilibrio .

Tutti presupposti importanti per il processo di ideazione, infatti l’attivazione dell’attenzione e della curiosità hanno consentito ai bambini creare e trasformare l’immagine mentale della loro casa ideale, e soprattutto introiettare il concetto di riuso e trasformazione dei materiali.

Ma quali sono i punti della riflessione pedagogica che la sperimentazione ha sollecitato?

Gli elementi rilevanti e gli aspetti educativi che l’esperienza ha saputo sollecitare sono diversi, tutti riconducibili alla nostra pratica educativa ma osservati da un punto di vista differente e con uno sguardo più ampio quello di poter contribuire ad diffondere un Pensiero ecologico attraverso l’Educazione Naturale. In sintesi il KIT DOMUS ci ha permesso di riflettere su alcuni temi

I benefici educativi della MANIPOLAZIONE DEGLI ELEMENTI NATURALI

L’ESPERIENZA DELL’ATTESA : domus un gioco a tempo lento

Il valore della situazione ludica condivisa con i pari e gli adulti

L’importanza DELL’EDUCAZIONE NATURALE E IL PENSIERO ECOLOGICO

LE POTENZIALITA’ DEL KIT NELLA PRATICA EDUCATIVA

 LA MANIPOLAZIONE: I Benefici educativi della manipolazione degli elementi naturali

 

DOMUS è un gioco che implica l’attività di manipolazione e risponde a molti bisogni dei bambini, stimola la loro creatività, sviluppa competenze sensoriali, motorie, cognitive ed espressive, favorisce la coordinazione oculo-manuale e sviluppa la manualità fine e grossolana (slide_______________) .

In particolare la presenza dell’argilla, come tutti i materiali che si prestano alla manipolazione, incoraggia i bambini a toccare consistenze insolite ed evidenzia il rapporto tra gesto, segno e forma sostiene la naturale propensione dei bambini di lavorare i materiali plasmabili (pensiamo alla terra, agli impasti di acqua e farina, alle paste modellabili) e stimolare l’esplorazione, la scoperta e la creatività, ma soprattutto sostiene e rinforza nei piccoli la consapevolezza che ogni loro azione lascia un’impronta e questa è espressione di sé, la manifestazione immediata prodotta dal loro movimento.

E’ importante sottolineare anche l’aspetto emotivo che sottende la manipolazione dei materiali plasmabili, infatti possono essere lavorati con dolcezza (lisciati, plasmati con i polpastrelli, smussati) oppure con violenza (penetrati con le dita e con gli oggetti) ed in tal caso esprimere una carica di aggressività, che viene così canalizzata.  Sarà di certo questo il motivo per cui durante lo svolgimento dell’attività i bambini si sono soffermati molto nella fase di impasto e manipolazione in cui si sono mostrati molto interessati.

Durante l’attività di manipolazione i bambini immergono le loro mani e la loro immaginazione nel materiale proposto, come nel caso dell’argilla, dove le mani si muovono, la materia si adegua ad esse e la loro creatività si accende…! Questo lo abbiamo osservato in modo deciso quando abbiamo creato gli abitanti della casa, qui i bambini hanno lasciato libero sfogo alla loro creatività, non hanno avuto a disposizione un calco, hanno manipolato e creato spinti solo dalla loro fantasia. 

La manipolazione dell’argilla ha consentito attraverso la sensorialità di organizzare le informazioni, trovare connessioni di forme, scoprire differenze, osservare la trasformazione del materiale nei vari passaggi di stato ha permesso ai bambini di fare apprendere in modo empirico concetti collegati alle competenze STEAM, ossia le nozioni scientifiche, tecnologiche, matematiche, fisiche e chimiche che rinforzano il pensiero logico e preoperatorio che è tipico di questa fascia di età.

Di fondo le attività di manipolazione consentono di apprendere le proprietà dei materiali manipolati, la loro durezza, la plasticità, la penetrabilità, la resistenza, tutti concetti scientifici che i bambini possono apprendere facendo ancor prima di studiarle nelle specifiche lezioni di tecnica o tecnologia.

Nello specifico la manipolazione dell’argilla ha permesso anche di andare oltre questi concetti, ha consentito ai bambini di osservare i diversi stati della materia, l’argilla secca in polvere che mista ad acqua diventa modellabile, ma anche l’argilla in forma solida che messa a riposo in acqua assume una consistenza fangosa che attraverso il processo di asciugatura e riposo trova la consistenza giusta per essere modellata. Tutto ciò ha permesso di porre l’attenzione su una caratteristica tipica di questi mattoncini, non sono solo frutto di un lavoro artigianale, sono durevoli ma allo stesso tempo fragili, possono rompersi o beccarsi se buttati a terra ma possono essere rigenerati proprio grazie alle proprietà dell’argilla, basta metterli a mollo e ritornano ad essere plasmabili. Questa caratteristica consente di sottolineare il valore di sostenibilità del gioco, un classico mattoncino in plastica o in legno se rotto non può più essere riutilizzato mentre i mattoncini DOMUS possono essere riprodotti rendendo visibile il circolo virtuoso e rigenerativo del materiale.

Motivo per cui l’adozione del KIT DOMUS sostiene l’educazione naturale e lo sviluppo del pensiero ecologico

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L’ESPERIENZA DELL’ATTESA : domus un gioco a tempo lento (slide_____________)

Un altro aspetto importante che i bambini possono esperire attraverso l’uso del kit è la possibilità di vivere una dimensione, ahi noi, quasi sconosciuta ormai anche a noi adulti ..ossia la dimensione dell’attesa e del tempo.

Affinchè l’argilla possa essere manipolabile e funzionale ad essere plasmabile, necessita di alcuni passaggi e poi quando affinchè i mattoncini possano acquisire la loro vera funzione, ossia divenire tasselli per una costruzione creativa, bisogna attendere il tempo dell’asciugatura. Un tempo variabile perché influenzato dalle condizioni atmosferiche, dal livello di consistenza dell’argilla manipolata, quindi da fattori che non dipendono da noi. Quindi siamo in una situazione in cui il livello di controllo dei bambini è messo in discussione e quindi questo elemento potrebbe essere un deterrente, un punto di debolezza del gioco, ma di fatti ha dei fortissimi risvolti educativi, sostiene L’ESPERIENZA DELL’ATTESA!

L’elemento ATTESA è un fattore molto interessante che oggi ormai ai bambini rischia di essere sconosciuta. Come è possibile? Forse perché per loro natura sono poco tolleranti all’attesa e quindi impazienti mi direte! Si forse si, la dimensione temporale è una percezione che si acquisisce nel corso degli anni, ma non è a questo che cui mi riferisco, bensì a come, in modo inconsapevole, stiamo privando i bambini dell’esperienza dell’attesa. Ebbene si, con le nostre “nuove”  abitudini influenziamo la frustrazione del non poter ottenere tutto e subito e soprattutto non custodiamo il valore della lentezza e dell’attesa..

- abbiamo fame e non vogliamo uscire per andare a comprare qualcosa? Nessun problema ci pensa il delivery!

- Abbiamo scattato una foto..possiamo subito vederla senza attendere lo sviluppo del rullino, anzi se non ci piace la possiamo anche rifare!

-Abbiamo bisogno di un prodotto che non troviamo nei negozi del nostro paese, oppure non abbiamo abbastanza tempo per andare in cerca? Ma ci sono gli acquisti online!

- E ancora vogliamo vedere un film ma non abbiamo voglia di andare al cinema, cercare parcheggio, rischiare che non ci siamo posti? ..lo acquistiamo online ..

e potremo andare avanti per almeno altre decine di situazioni ormai quotidiane e consuete ...dalle videochiamate,  ai messaggi audio, alle riunioni online, ai ticket saltafila   ecc ecc

Tutte queste abitudini sono ormai pienamente acquisite dai bambini sin dalla loro tenerissima età, di fatti li stiamo privando dell’esperienza dell’ATTESA .

Ma ora non è questo il contesto e il tema della serata, ma ho voluto lanciare una piccola sollecitazione che ognuno potrà approfondire se lo ritiene necessario 

  

RELAZIONE CON L’ADULTO (slide _____________)

Il kit DOMUS è un kit che utilizzato nell’età prescolare non può essere utilizzato in modo autonomo dai bambini in tutte le sue fasi, necessita dell’affiancamento di un adulto, almeno nella fase iniziale di modellazione dell’argilla, ma al di là dei tempi la questione che ci interessa sottolineare è che sia uno strumento ludico da condividere, in cui il bambino riconosce il livello di competenze dell’adulto e apprende facendo insieme.

L’adulto è portatore di soluzioni e strategie che possono ovviare ad alcuni problemi es.. l’impasto di argilla è troppo asciutto o troppo morbido, il mattoncino una volta secco ha bisogno di essere modellato, o ancora gli incastri non sono allineati o sono troppo piccoli? L’esperienza manuale di un adulto diventa insegnamento come nella pratica dell’aiutante di una bottega artigianale, il giovane impara guardando e facendo insieme.

Questo naturalmente l’aspetto pratico ma poi c’è anche tutto l’aspetto relazionale che sottende lo scambio e condivisione del gioco , aspetto importantissimo, perché giocare insieme a DOMUS  significa soprattutto regalarsi del tempo da condividere

L’EDUCAZIONE NATURALE ED EDUCAZIONE AL PENSIERO ECOLOGICO (slide_____________)

Un approccio pedagogico nient’affatto nuovo ma che trova le sue origini nei padri e nella madri della pedagogica contemporanea, Jean Jacques Rousseau, Friedrich Frobel, Maria Montessori e John Dewey sono solo alcune tra le figure pedagogiche di spicco che hanno costruito l’ideologia educativa mettendo al centro la natura e il rapporto dei bambini con essa.

Una pratica che è tornata in auge soprattutto a seguito della crisi pandemica e in questi anni in cui la crisi climatica crescente sta suggerendo a noi tutti di mettere in discussione i nostri stili di vita a sostegno di un pensiero più ecologico e rispettoso delle risorse naturali che abbiamo a disposizione e considerando la NATURA maestra in grado di garantire ricchi stimoli e opportunità di apprendimento.

Una educazione naturale per un pensiero ecologico, considera l’uso dei materiali naturali in modo predominate, e non si tratta esclusivamente di applicare la outdoor education o di introdurre gli elementi naturali nella pratica didattica, si tratta di adottare una pedagogia VERDE in cui sono presenti i materiali naturali nella pratica di apprendimento e utilizzarli sotto forma di gioco e attività ludiformi.

Questo tema su cui non è il caso di dilungarsi ora ma che consente di esplorare le infinite e benefiche interconnessioni neuronali attivate che sottendono un più gradevole e duraturo l’apprendimento, è uno dei rivolti pedagogici che il KIT DOMUS possiede, è uno strumento che consente ai bambini e agli adulti di entrare in connessione con la natura e trarre i benefici sul piano dello sviluppo e la crescita dei bambini.

Mi limiterò solo a dire che l’ambiente naturale offre una varietà di materiali pressoché infinito, sassi, foglie, rametti,sabbia, terra ognuno ha una consistenza al tatto diversa dall’altro, per non parlare di forme, colori, dimensioni, ma anche di odori, sapori, suoni. Sono oggetti facilmente accessibili e stimolano la curiosità e l’esplorazione e a differenza dei giocattoli tradizionali, i materiali naturali sono spesso privi di scopi predeterminati e quindi più performanti dal punto di vista della creatività e dello sviluppo della fantasia dei bambini che diventano i principali protagonisti del loro stesso gioco.

Infine la pratica educativa che tiene al centro gli elementi naturali sollecita una maggiore consapevolezza ambientale nei bambini e negli adulti quindi più propensi a diventare cittadini attivi e responsabili in grado di vivere relazioni sostenibili con l’ambiente con gli altri.

LE POTENZIALITA’ DEL KIT NEL SISTEMA EDUCATIVO

Nel confronto con i collaboratori di TERRABUILDINGDESIGN è emerso quanto questo strumento abbia vaste potenzialità di essere sviluppo nei gradi di istruzione successivi alla scuola dell’infanzia

Nella scuola primaria di primo e secondo grado, significa rinforzare le competenze motorie e plastiche che molto spesso vengono trascurate perché considerate attività per bambini piccoli, offrire loro ancora la possibilità di conoscere i materiali e il loro impiego, ideare costruzioni e introdurre concetti strettamente collegati alla scienza, alla geometria, si posso utilizzare i tasselli e i manufatti DOMUS per misurare i volumi, i perimetri di forme geometriche

Nelle scuole superiori e tecniche lavorare proprio su dei modelli in scala, modelli ideati in ottica sostenibile, sperimentare e applicare teorie di ingegneria, fisica, chimica dei materiali, ossia attività laboratoriali ampie e in grado di usare la pratica per passare dal sapere al saper fare.

Crediamo abbia delle ottimi possibilità di divulgazione, e soprattutto auspichiamo che le giovani generazioni e anche noi adulti ci possiamo soffermare a sviluppare uno stile di vita, un’organizzazione delle città e del vivere la natura in modo più equilibrato.

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CONSUMI: COLDIRETTI PUGLIA, SI SPENDE 1 EURO SU 3 PER MANGIARE FUORI CASA; SERVE INDICAZIONE DI ORIGINE NEI MENU.

Quasi un euro su tre viene speso per mangiare fuori casa e diventa quindi rilevante l’indicazione dell’origine dei cibi serviti nei menu dagli oltre 20mila ristoranti, pizzerie, bar e attività di ristorazione mobili presenti in Puglia. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, sulla base dei dati della Fipe, secondo cui dopo l’emergenza Covid mangiare fuori è in forte crescita ed ha un impatto rilevante sul sistema agroalimentare nazionale dove nel complesso i consumi alimentari, nel 2023, sono stati pari al 68% in casa ed al 32% fuori casa, il massimo di sempre secondo la Federazione dei Pubblici Esercizi.

L’attività di ristorazione è un determinante mercato di sbocco per molti prodotti agroalimentari per un importo di acquisti stimato in circa 30 miliardi lo scorso anno, secondo l’Osservatorio Coldiretti.

Dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità – aggiunge Coldiretti Puglia - trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato.

Il Made in Italy dal campo alla tavola targato Puglia è rappresentato da un totale di 60 Cibi e Vini certificati DOP IGP, la regione numero 8 in Italia per prodotti DOP IGP STG, a cui si aggiungono le 4 STG nazionali e le 2 bevande spiritose IG regionali, per un totale di 66 Indicazioni Geografiche. A livello economico, secondo le ultime stime dell'Osservatorio Ismea-Qualivita, il settore dei prodotti DOP e IGP in Puglia vale 678 milioni di euro, con il comparto dei prodotti agroalimentari che pesa per il 6,9% e quello vitivinicolo per il 93,1%.  dove Dop, Igp e i 365 prodotti pugliesi riconosciuti tradizionali dal Masaf vengono coltivati, allevati e trasformati, in quelli che rappresentano veri e propri presidi presìdi della biodiversità. Ma anche la  superficie agricola destinata a biologico raggiunge i 321mila ettari in Puglia dove il settore torna a crescere, con un aumento del 12% in 1 anno, confermando la Puglia al top della classifica nazionale per l’agricoltura biologica e con Campagna Amica la più ampia rete dei mercati di vendita diretta degli agricoltori.

Primati che vanno però difesi dal fenomeno del “fake in Italy”, il cibo straniero spacciato per italiano sfruttando il concetto di ultima trasformazione sostanziale per gli alimenti, quello che tecnicamente si chiama codice doganale. In questo modo cosce di prosciutto estero dopo essere state salate e stagionate vengono vendute per italiane e lo stesso capita col latte straniero che diventa mozzarella italiana. Una frode contro la quale è partita dal Brennero una grande mobilitazione di Coldiretti con obiettivo la raccolta di un milione di firme per una proposta di legge europea di iniziativa popolare sulla trasparenza di quanto portiamo in tavola.

La Polizia di Stato con l’avviata stagione estiva, per la quale si registra un forte incremento di presenze turistiche in questo territorio, pone alta l’attenzione nei confronti dei responsabili di gravi disordini in pubblici esercizi o in locali di pubblico intrattenimento che ne impediscono la legittima fruizione profilando criticità di Ordine e Sicurezza Pubblica. 

 
Il Questore della Provincia di Brindisi, Giampietro Lionetti, a seguito di istruttoria della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Brindisi, ha emesso nei confronti di un cittadino extracomunitario, responsabile nel decorso mese di giugno di un grave comportamento all’interno di tre locali pubblici con annessa sala “slot” di questo Capoluogo, la misura di prevenzione del divieto di accesso e stazionamento cd. “Daspo Willy per la durata di anni 3.
 
Il provvedimento è aggravato dal divieto per anni 1 per i locali presenti nell’intera provincia, considerato che l’uomo è già stato condannato, ed è già destinatario di altra analoga misura per le identiche condotte compiute in altro centro.