Control Mesagne: Domus, un gioco a tempo lento
Prima di addentrami nella descrizioni della sperimentazione del KIT DOMUS e dei risvolti pedagogici su cui abbiamo riflettuto insieme alle colleghe e ai collaboratori di Teambuldingdesign, ci tengo a ringraziare la passione travolgente degli ideatori del gioco e soprattutto il profondo approccio ecologico che sottende l’idea ludica, crediamo che sia una idea concreta che possa contribuire alla costruzione di un pensiero ecologico e sostenibile condiviso e cercherò nel mio intervento di sottolinearne i punti di forza .
La sperimentazione del KIT si è collegata strettamente al focus del progetto didattico realizzato quest’anno nella nostra scuola dell’infanzia. ABITARE IL MONDO è il progetto educativo didattico realizzato per l’anno educativo 2324 e ha avuto come scopo principale stimolare i bambini ad ampliare il proprio sguardo verso in mondo in cui viviamo, al fine di coltivare il loro essere cittadini consapevoli. Un obiettivo arduo che abbiamo perseguito con gli strumenti a loro più accessibile ossia il gioco e le attività esperenziali.
Perché ABITARE IL MONDO e DOMUS sono in piena armonia?
Perché Domus si sposa benissimo con la motivazione di base del nostro tema trainante.
Siamo partiti dalla CASA, la base sicura di ognuno di noi, il luogo da cui tutto parte, il nostro luogo del cuore, ma sappiamo anche che il termine casa, oltre a identificare un edificio dalle forma e dimensioni variabili, sia anche soprattutto uno stato d’animo. Infatti crescendo impariamo che ci sono luoghi fisici ma soprattutto condizioni relazionali nelle quali ci sentiamo a casa. E affinchè questo stato di benessere possa concretizzarsi, si devono creare le condizioni relazionali, ambientali e sociali ideali, condizioni di cui tutti noi, grandi e piccini, in qualità di cittadini dobbiamo sentirci responsabili.
Da qui l’obiettivo pedagogico fondante il progetto, stimolare i bambini ad accrescere la propria consapevolezza di essere cittadini, persone che vivono il pianeta terra e che il benessere di ognuno di noi passa dall’equilibrio del nostro modo di stare al mondo e il rispetto che abbiamo delle risorse disponibili.
Un progetto quindi che ha avuto lo scopo di coltivare germogli di cittadinanza consapevole, uno scopo arduo a cui non ci siamo potuti sottrarre, siamo educatori, facilitatori di valori, custodi di semi preziosi, per cui dobbiamo sperare che ogni piccolo gesto possa trovare il proprio sviluppo nel migliore modo possibile.
Per fare ciò abbiamo focalizzato l’attenzione su alcuni obiettivi dell’Agenda 2030, quelli che abbiamo ritenuto i più accessibili per i bambini (slide elenco obiettivi) approfonditi attraverso al preparazione alle giornate speciali …. (slide Elenco giornate). Capite bene quindi come la sperimentazione DOMUS collimasse perfettamente con le finalità del progetto, un ESEMPIO CONCRETO di come sia possibile trovare e custodire un EQUILIBRIO tra le risorse del Pianeta e il nostro modo di viverlo.
La sperimentazione del KIT approdata in aula dopo che nel primo trimestre del progetto, con i bambini abbiamo potuto lavorare per bene sul termine CASA, ci abbiamo giocato attraverso vari strumenti (costruzioni classiche, disegni immaginari, ricreazioni artistiche, osservazione di immagini fotografiche, albi illustrati, disegni liberi, ricostruzione di scorci di paese ecc ecc) (slide con alcune foto degli elaborati). In parallelo avevamo già avviato la disseminazione dei germogli di cittadinanza consapevole connessi ad alcuni temi dell’Agenda 2030 .
I RISVOLTI EDUCATIVI della sperimentazione
Il Kit Domus ha rivelato diversi aspetti interessanti sul piano educativo e pedagogico che sono stati osservati durante la pratica con i nostri bambini. Le riflessioni che mi appresto ad illustrare sono frutto della scambio continuo con le colleghe e i collaboratori di TEAMBULDINGDESIGN e hanno lo scopo di socializzare con voi tutti le ricadute pedagogiche ed educative di questo strumento che possiamo dire è del tutto innovativo e inusuale per la didattica tradizionale.
Ma cosa è successo quando abbiamo presentato per la prima volta il kit?
Come tutte le situazioni nuove, inconsuete si è diffuso un gran silenzio, si è abbassato il tono emotivo, l’attenzione è stata canalizzata verso il kit e i tipi di argilla, i livelli di ascolto sono spiccatamente elevati un silenzio denso di attenzione si è diffuso e vi assicuro che catturare il silenzio è cosa riservata a poche predilette circostanze J.. scherzi a parte i bambini hanno da subito osservato i materiali, le varie tipologie di argilla, ci siamo soffermativi a verbalizzare le sensazioni al tatto, alla vista, all’olfatto, sia dell’argilla in polvere sia già di quella già pronta ad essere modellabile e che gentilmente Mario ci aveva lasciato a disposizione per avviare i lavori.
Perché ciò è successo?
Perchè affinchè l’esperienze della conoscenza e della curiosità possano essere del tutto soddisfatte, in ognuno di noi si attiva il processo dell’ATTENZIONE, dell’ASCOLTO, questo comportamento si è manifesto in modo molto spiccato nei bambini, silenzio, curiosità, ascolto sono state le prime manifestazioni. La seconda dimensione vissuta è il senso di serenità, i bambini non si sono trovati in una condizione per cui i mattoncini per essere strumento ludico finalizzato, non sarebbero stati l’elemento di contesa per costruire la torre più alta, bensì hanno da subito compreso la novità, la possibilità di costruire da sé il gioco e hanno colto il valore cooperativo del gioco, chi impastava, chi modellava o mischiava i tipi di argilla, di inseriva il composto nel calco e chi si impegnava ad allinearli per bene per l’asciugatura tutto in un bel equilibrio .
Tutti presupposti importanti per il processo di ideazione, infatti l’attivazione dell’attenzione e della curiosità hanno consentito ai bambini creare e trasformare l’immagine mentale della loro casa ideale, e soprattutto introiettare il concetto di riuso e trasformazione dei materiali.
Ma quali sono i punti della riflessione pedagogica che la sperimentazione ha sollecitato?
Gli elementi rilevanti e gli aspetti educativi che l’esperienza ha saputo sollecitare sono diversi, tutti riconducibili alla nostra pratica educativa ma osservati da un punto di vista differente e con uno sguardo più ampio quello di poter contribuire ad diffondere un Pensiero ecologico attraverso l’Educazione Naturale. In sintesi il KIT DOMUS ci ha permesso di riflettere su alcuni temi
I benefici educativi della MANIPOLAZIONE DEGLI ELEMENTI NATURALI
L’ESPERIENZA DELL’ATTESA : domus un gioco a tempo lento
Il valore della situazione ludica condivisa con i pari e gli adulti
L’importanza DELL’EDUCAZIONE NATURALE E IL PENSIERO ECOLOGICO
LE POTENZIALITA’ DEL KIT NELLA PRATICA EDUCATIVA
LA MANIPOLAZIONE: I Benefici educativi della manipolazione degli elementi naturali
DOMUS è un gioco che implica l’attività di manipolazione e risponde a molti bisogni dei bambini, stimola la loro creatività, sviluppa competenze sensoriali, motorie, cognitive ed espressive, favorisce la coordinazione oculo-manuale e sviluppa la manualità fine e grossolana (slide_______________) .
In particolare la presenza dell’argilla, come tutti i materiali che si prestano alla manipolazione, incoraggia i bambini a toccare consistenze insolite ed evidenzia il rapporto tra gesto, segno e forma sostiene la naturale propensione dei bambini di lavorare i materiali plasmabili (pensiamo alla terra, agli impasti di acqua e farina, alle paste modellabili) e stimolare l’esplorazione, la scoperta e la creatività, ma soprattutto sostiene e rinforza nei piccoli la consapevolezza che ogni loro azione lascia un’impronta e questa è espressione di sé, la manifestazione immediata prodotta dal loro movimento.
E’ importante sottolineare anche l’aspetto emotivo che sottende la manipolazione dei materiali plasmabili, infatti possono essere lavorati con dolcezza (lisciati, plasmati con i polpastrelli, smussati) oppure con violenza (penetrati con le dita e con gli oggetti) ed in tal caso esprimere una carica di aggressività, che viene così canalizzata. Sarà di certo questo il motivo per cui durante lo svolgimento dell’attività i bambini si sono soffermati molto nella fase di impasto e manipolazione in cui si sono mostrati molto interessati.
Durante l’attività di manipolazione i bambini immergono le loro mani e la loro immaginazione nel materiale proposto, come nel caso dell’argilla, dove le mani si muovono, la materia si adegua ad esse e la loro creatività si accende…! Questo lo abbiamo osservato in modo deciso quando abbiamo creato gli abitanti della casa, qui i bambini hanno lasciato libero sfogo alla loro creatività, non hanno avuto a disposizione un calco, hanno manipolato e creato spinti solo dalla loro fantasia.
La manipolazione dell’argilla ha consentito attraverso la sensorialità di organizzare le informazioni, trovare connessioni di forme, scoprire differenze, osservare la trasformazione del materiale nei vari passaggi di stato ha permesso ai bambini di fare apprendere in modo empirico concetti collegati alle competenze STEAM, ossia le nozioni scientifiche, tecnologiche, matematiche, fisiche e chimiche che rinforzano il pensiero logico e preoperatorio che è tipico di questa fascia di età.
Di fondo le attività di manipolazione consentono di apprendere le proprietà dei materiali manipolati, la loro durezza, la plasticità, la penetrabilità, la resistenza, tutti concetti scientifici che i bambini possono apprendere facendo ancor prima di studiarle nelle specifiche lezioni di tecnica o tecnologia.
Nello specifico la manipolazione dell’argilla ha permesso anche di andare oltre questi concetti, ha consentito ai bambini di osservare i diversi stati della materia, l’argilla secca in polvere che mista ad acqua diventa modellabile, ma anche l’argilla in forma solida che messa a riposo in acqua assume una consistenza fangosa che attraverso il processo di asciugatura e riposo trova la consistenza giusta per essere modellata. Tutto ciò ha permesso di porre l’attenzione su una caratteristica tipica di questi mattoncini, non sono solo frutto di un lavoro artigianale, sono durevoli ma allo stesso tempo fragili, possono rompersi o beccarsi se buttati a terra ma possono essere rigenerati proprio grazie alle proprietà dell’argilla, basta metterli a mollo e ritornano ad essere plasmabili. Questa caratteristica consente di sottolineare il valore di sostenibilità del gioco, un classico mattoncino in plastica o in legno se rotto non può più essere riutilizzato mentre i mattoncini DOMUS possono essere riprodotti rendendo visibile il circolo virtuoso e rigenerativo del materiale.
Motivo per cui l’adozione del KIT DOMUS sostiene l’educazione naturale e lo sviluppo del pensiero ecologico
L’ESPERIENZA DELL’ATTESA : domus un gioco a tempo lento (slide_____________)
Un altro aspetto importante che i bambini possono esperire attraverso l’uso del kit è la possibilità di vivere una dimensione, ahi noi, quasi sconosciuta ormai anche a noi adulti ..ossia la dimensione dell’attesa e del tempo.
Affinchè l’argilla possa essere manipolabile e funzionale ad essere plasmabile, necessita di alcuni passaggi e poi quando affinchè i mattoncini possano acquisire la loro vera funzione, ossia divenire tasselli per una costruzione creativa, bisogna attendere il tempo dell’asciugatura. Un tempo variabile perché influenzato dalle condizioni atmosferiche, dal livello di consistenza dell’argilla manipolata, quindi da fattori che non dipendono da noi. Quindi siamo in una situazione in cui il livello di controllo dei bambini è messo in discussione e quindi questo elemento potrebbe essere un deterrente, un punto di debolezza del gioco, ma di fatti ha dei fortissimi risvolti educativi, sostiene L’ESPERIENZA DELL’ATTESA!
L’elemento ATTESA è un fattore molto interessante che oggi ormai ai bambini rischia di essere sconosciuta. Come è possibile? Forse perché per loro natura sono poco tolleranti all’attesa e quindi impazienti mi direte! Si forse si, la dimensione temporale è una percezione che si acquisisce nel corso degli anni, ma non è a questo che cui mi riferisco, bensì a come, in modo inconsapevole, stiamo privando i bambini dell’esperienza dell’attesa. Ebbene si, con le nostre “nuove” abitudini influenziamo la frustrazione del non poter ottenere tutto e subito e soprattutto non custodiamo il valore della lentezza e dell’attesa..
- abbiamo fame e non vogliamo uscire per andare a comprare qualcosa? Nessun problema ci pensa il delivery!
- Abbiamo scattato una foto..possiamo subito vederla senza attendere lo sviluppo del rullino, anzi se non ci piace la possiamo anche rifare!
-Abbiamo bisogno di un prodotto che non troviamo nei negozi del nostro paese, oppure non abbiamo abbastanza tempo per andare in cerca? Ma ci sono gli acquisti online!
- E ancora vogliamo vedere un film ma non abbiamo voglia di andare al cinema, cercare parcheggio, rischiare che non ci siamo posti? ..lo acquistiamo online ..
e potremo andare avanti per almeno altre decine di situazioni ormai quotidiane e consuete ...dalle videochiamate, ai messaggi audio, alle riunioni online, ai ticket saltafila ecc ecc
Tutte queste abitudini sono ormai pienamente acquisite dai bambini sin dalla loro tenerissima età, di fatti li stiamo privando dell’esperienza dell’ATTESA .
Ma ora non è questo il contesto e il tema della serata, ma ho voluto lanciare una piccola sollecitazione che ognuno potrà approfondire se lo ritiene necessario
RELAZIONE CON L’ADULTO (slide _____________)
Il kit DOMUS è un kit che utilizzato nell’età prescolare non può essere utilizzato in modo autonomo dai bambini in tutte le sue fasi, necessita dell’affiancamento di un adulto, almeno nella fase iniziale di modellazione dell’argilla, ma al di là dei tempi la questione che ci interessa sottolineare è che sia uno strumento ludico da condividere, in cui il bambino riconosce il livello di competenze dell’adulto e apprende facendo insieme.
L’adulto è portatore di soluzioni e strategie che possono ovviare ad alcuni problemi es.. l’impasto di argilla è troppo asciutto o troppo morbido, il mattoncino una volta secco ha bisogno di essere modellato, o ancora gli incastri non sono allineati o sono troppo piccoli? L’esperienza manuale di un adulto diventa insegnamento come nella pratica dell’aiutante di una bottega artigianale, il giovane impara guardando e facendo insieme.
Questo naturalmente l’aspetto pratico ma poi c’è anche tutto l’aspetto relazionale che sottende lo scambio e condivisione del gioco , aspetto importantissimo, perché giocare insieme a DOMUS significa soprattutto regalarsi del tempo da condividere
L’EDUCAZIONE NATURALE ED EDUCAZIONE AL PENSIERO ECOLOGICO (slide_____________)
Un approccio pedagogico nient’affatto nuovo ma che trova le sue origini nei padri e nella madri della pedagogica contemporanea, Jean Jacques Rousseau, Friedrich Frobel, Maria Montessori e John Dewey sono solo alcune tra le figure pedagogiche di spicco che hanno costruito l’ideologia educativa mettendo al centro la natura e il rapporto dei bambini con essa.
Una pratica che è tornata in auge soprattutto a seguito della crisi pandemica e in questi anni in cui la crisi climatica crescente sta suggerendo a noi tutti di mettere in discussione i nostri stili di vita a sostegno di un pensiero più ecologico e rispettoso delle risorse naturali che abbiamo a disposizione e considerando la NATURA maestra in grado di garantire ricchi stimoli e opportunità di apprendimento.
Una educazione naturale per un pensiero ecologico, considera l’uso dei materiali naturali in modo predominate, e non si tratta esclusivamente di applicare la outdoor education o di introdurre gli elementi naturali nella pratica didattica, si tratta di adottare una pedagogia VERDE in cui sono presenti i materiali naturali nella pratica di apprendimento e utilizzarli sotto forma di gioco e attività ludiformi.
Questo tema su cui non è il caso di dilungarsi ora ma che consente di esplorare le infinite e benefiche interconnessioni neuronali attivate che sottendono un più gradevole e duraturo l’apprendimento, è uno dei rivolti pedagogici che il KIT DOMUS possiede, è uno strumento che consente ai bambini e agli adulti di entrare in connessione con la natura e trarre i benefici sul piano dello sviluppo e la crescita dei bambini.
Mi limiterò solo a dire che l’ambiente naturale offre una varietà di materiali pressoché infinito, sassi, foglie, rametti,sabbia, terra ognuno ha una consistenza al tatto diversa dall’altro, per non parlare di forme, colori, dimensioni, ma anche di odori, sapori, suoni. Sono oggetti facilmente accessibili e stimolano la curiosità e l’esplorazione e a differenza dei giocattoli tradizionali, i materiali naturali sono spesso privi di scopi predeterminati e quindi più performanti dal punto di vista della creatività e dello sviluppo della fantasia dei bambini che diventano i principali protagonisti del loro stesso gioco.
Infine la pratica educativa che tiene al centro gli elementi naturali sollecita una maggiore consapevolezza ambientale nei bambini e negli adulti quindi più propensi a diventare cittadini attivi e responsabili in grado di vivere relazioni sostenibili con l’ambiente con gli altri.
LE POTENZIALITA’ DEL KIT NEL SISTEMA EDUCATIVO
Nel confronto con i collaboratori di TERRABUILDINGDESIGN è emerso quanto questo strumento abbia vaste potenzialità di essere sviluppo nei gradi di istruzione successivi alla scuola dell’infanzia
Nella scuola primaria di primo e secondo grado, significa rinforzare le competenze motorie e plastiche che molto spesso vengono trascurate perché considerate attività per bambini piccoli, offrire loro ancora la possibilità di conoscere i materiali e il loro impiego, ideare costruzioni e introdurre concetti strettamente collegati alla scienza, alla geometria, si posso utilizzare i tasselli e i manufatti DOMUS per misurare i volumi, i perimetri di forme geometriche
Nelle scuole superiori e tecniche lavorare proprio su dei modelli in scala, modelli ideati in ottica sostenibile, sperimentare e applicare teorie di ingegneria, fisica, chimica dei materiali, ossia attività laboratoriali ampie e in grado di usare la pratica per passare dal sapere al saper fare.
Crediamo abbia delle ottimi possibilità di divulgazione, e soprattutto auspichiamo che le giovani generazioni e anche noi adulti ci possiamo soffermare a sviluppare uno stile di vita, un’organizzazione delle città e del vivere la natura in modo più equilibrato.
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