Redazione

“Campioni dell’estate 2022”: il Consorzio BR4 premia i ragazzi che hanno partecipato ai laboratori estivi. Si sono conclusi i laboratori estivi organizzati dal Consorzio dell’Ambito Territoriale Sociale BR4 in collaborazione con la cooperativa Socioculturale e con il contributo di Lesvil – Laboratorio di economia dello sviluppo locale. L’ultimo appuntamento si è svolto a San Pietro Vernotico nella struttura della cooperativa “Il Sogno”: l’immobile, costruito su un terreno confiscato alla criminalità organizzata, ha accolto i ragazzi con bisogni educativi speciali segnalati dai servizi sociali dei Comuni dell’ATS BR4; i minori che durante l’anno scolastico hanno beneficiato dei servizi di integrazione scolastica specialistica, i bambini che sono stati destinatari di interventi di assistenza educativa domiciliare.

A tutti i 90 piccoli protagonisti dei tre laboratori - che prima dell’appuntamento svoltosi a Sana Pietro dall’1 al 6 agosto sono stati impegnati presso il centro di equitazione “H20” di Mesagne e la piscina “Feel Good” di Cellino San Marco – sono stati consegnati attestati di partecipazione e medaglie. Tante le famiglie presenti, provenienti dai Comuni di Cellino San MarcoErchieLatianoMesagneSan DonaciSan Pancrazio SalentinoSan Pietro Vernotico, TorchiaroloTorre Santa Susanna. Le mamma e i papà - al fianco dei loro ragazzi, tra sorrisi, musica di sottofondo e succhi di frutta pronti per essere serviti - hanno ritirato il riconoscimento preparato per ciascun "campione dell’estate 2022”. Gli assenti riceveranno la pergamena personalizzata e la medaglietta direttamente presso i Comuni di residenza.

“Un importante lavoro di squadra ha dato i risultati che speravamo: è stata una bella soddisfazione constatare la felicità dei ragazzi e la serenità dei genitori. Le strutture che hanno accolto i ragazzi hanno realizzato il progetto esattamente nel modo in cui volevamo: divertimento, socialità e integrazione sono state le parole chiave di un’esperienza che ha meritato l’impegno con cui ci siamo spesi”, ha dichiarato Antonio Calabrese, presidente del Consorzio BR4, presente all’iniziativa​ insieme alla vicepresidente del Consorzio e assessore ai Servizi Sociali di Torre Santa Susanna, Lucrezia Morleo, e all’assessore ai Servizi Sociali del Comune di San Pietro e componente del CdA dell’ATS BR4, Giuliana Giannone.

“Bravi gli educatori e gli operatori, i coordinatori e le assistenti sociali dei 9 Comuni. E grazie a tutti coloro che a diverso titolo hanno contribuito alla buona riuscita di un’esperienza che cresce e si consolida grazie alla passione di molti”, ha aggiunto l’assessore Morleo. L’assessore Giannone ha voluto ringraziare le famiglie dei ragazzi “per la fiducia con cui hanno affidato i loro figli a personale sensibile e qualificato – ha spiegato - e anche per alcuni suggerimenti di cui sapremo far tesoro per l’organizzazione del servizio negli anni a venire”. L'appuntamento per tutti è al prossimo anno.

Uva, Cia Puglia: “Prezzi da fame ai produttori, subito tavolo di crisi con la GDO”, 50 centesimi ai produttori, fino a 10 volte tanto sui banchi dei supermercati, “è inaccettabile”.

L’incontro con Pentassuglia, l’organizzazione chiede anche un piano idrico per affrontare la siccità. Abbruciamento residui di potatura nel Gargano, “necessaria una deroga alla normativa vigente”

 La stagione 2022 dell’uva da tavola è cominciata molto male. Ai produttori pugliesi, l’uva viene pagata una miseria, appena 50 centesimi al chilo; la stessa uva, però, nei supermercati va dai 2 ai 5 euro al chilogrammo, fino a 10 volte di più rispetto a quanto riconosciuto agli agricoltori. In pratica, la GDO scarica su produttori e consumatori le sue politiche di marketing, sia quando propone il sottocosto sia quando accelera con i prezzi. “I produttori pugliesi di uva da tavola sono a terra, la situazione è pesantissima, per questo abbiamo incontrato Donato Pentassuglia”, ha dichiarato Giannicola D’Amico, vicepresidente vicario di CIA Puglia. Nei giorni scorsi, il sindacato degli agricoltori aveva richiesto un incontro urgente con l’assessore regionale all’Agricoltura per discutere dell’emergenza uva da tavola e di altre importanti questioni. Pentassuglia nel giro di poche ore ha risposto alla richiesta e fissato l’incontro tenutosi oggi, 10 agosto. Oltre a Giannicola D’Amico, nella delegazione CIA Puglia erano presenti: Benedetto Accogli, presidente CIA Salento e vicepresidente regionale dell’organizzazione; Danilo Lolatte, direttore regionale; Sergio Curci, coordinatore dell’area economica vegetali; Giuseppe Creanza, direttore CIA Levante (Bari-Bat); Angelo Miano, presidente CIA Capitanata; Vito Rubino e Pietro De Padova, rispettivamente direttore e il presidente di CIA Due Mari (Taranto-Brindisi); Emanuela Longo, direttrice CIA Salento. “All’assessore regionale all’Agricoltura, abbiamo chiesto di aprire un tavolo di crisi e confronto anche con la GDO su uva da tavola e ortofrutta: è sempre più alto il rischio che tante aziende disinvestano, si ridimensionino e chiudano definitivamente con conseguenze drammatiche”. Per la Regione, erano presenti anche i dirigenti del Dipartimento Agricoltura e Francesco Ferraro per l’Arif.

PUGLIA REGINA DELL’UVA DA TAVOLA. La Puglia è la prima regione italiana per numero di aziende, quantità e qualità della produzione di uva da tavola. Il dato complessivo regionale si attesta su una superficie di 25.085 ettari utilizzati e una produzione di 6.400.000 quintali. La provincia di Bari, da sola, registra 10.750 ettari utilizzati e una produzione annuale pari a 2.332.000 quintali, ma i numeri e la qualità sono rilevanti anche nel Tarantino, con dati importanti inoltre in provincia di Foggia, nella BAT e nelle province di Brindisi e Lecce. Si tratta soprattutto di reddito, posti di lavoro, un’economia che è motore trainante del nostro export, una ‘industria a cielo aperto’ che dà da mangiare più dell’Ilva.

CONCORRENZA INTERNAZIONALE AL RIBASSO. “Occorre rafforzare il potere contrattuale dei produttori, serve una grande campagna annuale di promozione per il consumo dell’uva da tavola pugliese nelle famiglie, a scuola, nei ristoranti, nelle mense aziendali”, ha aggiunto D’Amico. “E’ necessario, soprattutto, cambiare i meccanismi nazionali e internazionali che penalizzano il nostro prodotto a vantaggio di chi produce con regole ballerine e a costi nettamente inferiori ai nostri”, ha dichiarato il presidente di CIA Puglia, Gennaro Sicolo. “Si vive sulla lama di un rasoio, sempre sull’orlo del baratro del fallimento, esposti al ricatto del ‘o fai così o non ti ritiriamo il prodotto’, con gli oneri e i pesi che gravano tutti su una sola parte, perché a rischiare sono soltanto gli agricoltori”.

LA SICCITA’. Nell’incontro con Pentassuglia, CIA Puglia è tornata a chiedere azioni e opere strutturali per affrontare la questione siccità e, soprattutto, le lacune cinquantennali rispetto a infrastrutture e tecnologie a uso irriguo. I dati sono sconcertanti. La mancanza d’acqua ha già causato rese inferiori fino al 40% per il grano, dal 15 al 30% per il pomodoro, con previsioni di raccolti inferiori fino a un terzo per la prossima campagna olivicola. Rese minori anche per l’uva, e non solo. “Occorre un piano idrico-irriguo capace di far diventare sistematico il recupero delle acque reflue in favore dell’agricoltura”, ha dichiarato Sicolo, “ed è fondamentale potenziare numero ed efficienza non solo degli invasi, ma anche della distribuzione irrigua a costi sostenibili. I Consorzi di bonifica commissariati devono funzionare e avere una gestione che veda in prima fila gli agricoltori e il mondo dell’agricoltura”.

ABBRUCIAMENTO RESIDUI POTATURA. CIA Puglia inoltre è tornata a chiedere una deroga alla normativa regionale vigente che permetta l’abbruciamento dei residui di potatura nei territori del Parco Nazionale del Gargano, dove è necessario trovare una soluzione equa e giusta all’impossibilità da parte degli olivicoltori di smaltire i residui di potatura degli ulivi, poiché la bruciatura delle frasche è vietata. Il contesto normativo regionale, vietando di fatto l’abbruciamento dei residui di potatura, aggrava i problemi connessi alla difficoltà di controllo di fitofagi, ai quali si aggiungono quelli collegati all’impossibilità di accesso con mezzi meccanici alle citate aree per eseguire le permesse operazioni di cippatura/trinciatura. CIA Puglia chiede la concessione di un’apposita deroga al disposto dell’art. 2, comma 4 della L.R. n. 38/2016.

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Il Lotto premia la Puglia: a Barletta, in provincia di Bari, riporta Agipronews, sono stati vinti oltre 16mila euro, mentre a Fasano, in provincia di Brindisi, è arrivata un'altra vincita da 9.500 euro, per un bottino totale della regione di oltre 25mila euro. L'ultimo concorso del Lotto ha distribuito 5,6 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di 640,8 milioni dall'inizio dell'anno.

Puglia protagonista del concorso del 9 agosto del SuperEnalotto: come riporta Agipronews, a Turi, in provincia di Bari, è stato centrato un “5” da 22.370,66 euro. La giocata vincente è stata convalidata all'Oran Caffè di via Marco Masi 13A. Nel frattempo il Jackpot è arrivato a quota 251,8 milioni di euro che saranno messi in palio nel prossimo concorso. L'ultima sestina vincente è arrivata il 22 maggio 2021, con i 156,2 milioni di euro finiti a Montappone (FM), mentre in Puglia l’ultimo "6" è quello da 26 milioni di euro realizzato a gennaio del 2014, a Bari.

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Giornata da dimenticare per i passeggeri aerei dei voli Brindisi Milano e Milano Brindisi, che, nella giornata odierna, mercoledì 10 agosto, hanno riportato dei ritardi consistenti da parte della compagnia aerea Wizzair.

I viaggiatori, secondo quanto analizzato da ItaliaRimborso, potrebbero richiedere la compensazione pecuniaria di 250 euro, prevista dal Regolamento Comunitario 261/2004.

Nella fattispecie, il volo Brindisi Milano W65508 doveva partire alle 09:25 ed è atterrato solamente dopo le 16. Un pesante ritardo che ha comportato anche disagi con altrettanto successivo ritardo del volo Milano Brindisi W65507 con partenza prevista alle 11:45, con i passeggeri ancora fermi all’aeroporto di Milano Linate.

Per attivare l'assistenza di ItaliaRimborso e quindi procedere con la richiesta di compensazione, senza alcuna spesa, i passeggeri dei voli in ritardo Wizzair Brindisi Milano e ritorno possono farlo attraverso la compilazione del form online presente nell'homepage del sito web italiarimborso.it.

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Dati del giorno: 10 agosto 2022

2.168
Nuovi casi
13.330
Test giornalieri
7
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 602
Provincia di Bat: 155
Provincia di Brindisi: 214
Provincia di Foggia: 241
Provincia di Lecce: 567
Provincia di Taranto: 303
Residenti fuori regione: 83
Provincia in definizione: 3
42.172
Persone attualmente positive
403
Persone ricoverate in area non critica
16
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.423.868
Casi totali
12.267.120
Test eseguiti
1.372.792
Persone guarite
8.904
Persone decedute

Giovedì 4 agosto alle ore 20.00 presso il Castello Ducale di Ceglie Messapica si è svolta la cerimonia di consegna del Premio Letterario Nazionale “Città di Ceglie Messapica” a Sangue di Giuda (Minimum fax) di Graziano Gala. Erano presenti le autorità civili (Angelo Palmisano il sindaco della città, Antonello Laveneziana assessore alla cultura e Luigi Caroli consigliere regionale), religiose (Monsignor Gianfranco Gallone, Nunzio Apostolico in Zambia) e i finalisti Navid Carucci con La luce di Akbar, il romanzo dell’Impero Moghul (la Lepre edizioni), Omar Di Monopoli con Brucia l’aria (Feltrinelli) e Andrea Donaera Lei che non tocca mai  terra (NN editore).  Nel orso della serata sono stati assegnati, inoltre, il premio “Parola al femminile” offerto da Cantine Due Palme a Rosa Maria Di Natale con Il silenzio dei giorni (Ianieri) e il premio “Giovani under 30” offerto da Andrea Chirulli a Roberto Del Giudice con Conversare con un sognatore (Schena editore). A Il tesoro di carta (All Around) di Roberta Leporati e Silvia Giannì è stato assegnato il Premio speciale della Giuria.

Il  presidente della giuria, professoressa Maria Antonietta Epifani, a conclusione della serata, ha annunciato che la scuola che affiancherà il comitato scientifico sarà l’istituto Cataldo Agostinelli di Ceglie Messapica guidato dalla dott.ssa Angela Albanese e che il tema della prossima edizione 2023 sarà il genere noir, giallo e thriller.

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La FP CGIL Brindisi richiama, ancora una volta, l’attenzione  sulla grave carenza di personale OSS e infermieristico presso la ASL Brindisi.

Gli insostenibili carichi di lavoro, l’organizzazione frammentata e lo scarso sostegno da parte del sistema sanitario  continuano a mettere a dura prova la salute psico- fisica dei lavoratori del comparto sanità.

Le condizioni lavorative del personale sanitario va ben oltre il limite  della sostenibilità e dopo 2 anni e mezzo di stato di emergenza e carichi di lavoro massacranti si continuano a chiedere ancora sacrifici ai lavoratori.

L’efficacia e l’efficienza del servizio sanitario non possono passare  attraverso la politica dei tagli lineari realizzati attraverso la chiusura di numerosi presidi ospedalieri anche nella nostra provincia.

Il contenimento della spesa nel settore sanitario ha finito con lo spegnere l’entusiasmo in medici, infermieri e personale sanitario stressati, massacrati di turni, insultati e soprattutto mai protetti.

Purtroppo la drammatica carenza di personale, in particolare al Perrino, ha assunto contorni drammatici.

Si pensi che in caso di ricovero, giusto per fare degli esempi  nel reparto Ortopedia, insieme ad altri 36 pazienti si troverà un solo OSS stressato da turni assurdi e 2 infermieri che nella migliore delle ipotesi possono diventare 3.

Si  pensi al reparto Ginecologia dove in uno dei tanti turni una sola infermiera ha dovuto occuparsi di paziente COVID, NON COVID e di urgenza per un malato in stanza 100.

Chi mai accetterebbe di essere curato da una sola persona che deve dividersi in 3.

Per il personale medico, inoltre, si sta radicando la malsana prassi  di ricorre sempre più spesso a ordini di Servizio estemporanei che spostano medici da un reparto all’altro, in alcuni casi ad Horas nel tentativo di garantire la sicurezza del reparto mettendo così a rischio la sicurezza di un altro reparto.

Cosa si può chiedere di più a questi lavoratori che in 1000 difficoltà si approcciano in maniera dignitosa  alla persona che hanno difronte con la sua dignità e il suo dolore.

La conseguenza, come denunciato da FP CGIL BR con note del 4/05/2022, 7/06/2022, 2/08/2022 è un elevato aumento del rischio clinico oltre alla totale inconciliabilità dei ritmi vita-lavoro.

La vita privata dei dipendenti risulta  fortemente condizionata, né risulta corretto il modus operandi adottato in tema di razionalizzazione delle risorse umane in quanto non è garantita la salute del dipendente esposto ad elevato rischio clinico da stress lavoro-correlato.

La cittadinanza deve avere consapevolezza della reale situazione venutasi a creare e dei rischi che si corrono.

La FP CGIL BR ha chiesto a più riprese,  ma sinora  invano, un incontro urgente con i  vertici ASL BR finalizzato alla risoluzione immediata della problematica evidenziata.

Pertanto si riserva  ogni ulteriore, idonea, iniziativa per la garanzia dei diritti di lavoratori e utenti.

   

                                  LA SEGRETERIA TERRITORIALE

  

Lo aveva promesso e lo ha fatto. Lunedì mattina il presidente della provincia di Brindisi, Toni Matarrelli, ha effettuato un sopralluogo nell’area della Cittadella della ricerca di Mesagne annotando tutte le criticità che ha trovato in giro. Dalle prese elettriche posticce, in cui alcuni individui effettuano gratuitamente il carico di energia elettrica per le loro autovetture, alle essenze vegetali la cui crescita è da anni incontrollata, dai rifiuti ferrosi a quelli edili. Insomma, il presidente Matarrelli ha trovato la Cittadella abbandonata a sé stessa tra incuria e degrado. “Nel sopralluogo che ho fatto per rendermi conto della situazione – ha spiegato il presidente – devo dire che effettivamente la maggior parte della Cittadella è messa male poiché molti spazi sono abbandonati e inutilizzati. Quindi la soluzione per il suo rilancio passa attraverso una strategia che possa vedere quel luogo come un luogo dove si possano coltivare interessi, pubblici o privati, legati alla ricerca. Perché questa è la sua mission”.

Non è tutto poiché il presidente Matarrelli, dal giorno dell’insediamento della nuova Amministrazione provinciale, sta interagendo con organismi nazionali e internazionali affinché si possano intercettare finanziamenti utili al rilancio della Cittadella della ricerca. “In realtà – ha proseguito il presidente - come Provincia, appena mi sono insediato, abbiamo provato a intercettare un finanziamento nazionale con un progetto credibile che in realtà è stato snobbato, potremmo dire che siamo stati maltrattati dal governo centrale. A questo punto piuttosto che concentrarsi sullo stato dell’arte, poiché non c’è attività e gli spazi ne risentono, dobbiamo costruire una prospettiva per dare vita a quel luogo. Ci stiamo impegnando con la Regione Puglia, insieme ai soggetti esistenti all’interno della Cittadella come l’Università e altre aziende pubbliche e private, per comprendere come ridare vita a questo spazio che ha ancora delle potenzialità straordinarie”. Per ciò che riguarda la sicurezza all’interno dell’area Matarrelli ha assicurato che “nonostante le difficoltà a reperire le risorse, faremo in modo di potenziare la vigilanza”. A giorni, infatti, l’impianto abusivo di ricarica elettrica per auto sarà smantellato. Resta, tuttavia, da comprendere se saranno mai individuati i responsabili di tale fraudolenta operazione.

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Con l’ultima ondata di maltempo sale il conto degli eventi estremi in Puglia dove dall’inizio dell’estate più bollente si sono verificati ben 20 tra nubifragi, bombe d’acqua, tornado, tempeste di vento, grandinate e ondate di calore. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, dopo il tornado in Salento e il nubifragio nel foggiano, sulla base dei dati dell’European Severe Weather Database (Eswd), rispetto all’incertezza che caratterizzerà il clima in Puglia almeno fino alla fine della settimana.

Siamo di fronte – sottolinea la Coldiretti – ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione del clima in Italia in una estate che dal punto di vista climatologico ha fatto registrare nel mese di giugno una temperatura media superiore di ben +2,88 gradi rispetto alla media, su valori vicini al massimo registrato nel 2003 mentre nel mese di luglio la colonnina è stata più alta di +2,26 gradi la media, inferiore solo al 2005, su dati Isac Cnr, che effettua rilevazioni in Italia dal 1800.

Le precipitazioni violente provocano danni perché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua su un territorio – sottolinea Coldiretti Puglia – reso più fragile dalla cementificazione e dall’abbandono con 230 i comuni, ovvero l’89% del totale, a rischio idrogeologico secondo dati Ispra.

I fenomeni estremi, oltre ad azzerare le produzioni, danneggiano piante e alberi, con una frequenza e una violenza che gli agricoltori non possono in alcun modo gestire e sopportare in solitudine.Il rischio idrogeologico riguarda contesti prevalentemente agricoli o naturali per il 67% perché in Puglia la terra frana e si consuma anche a causa dell’abbandono delle aree rurali per fattori diversi – insiste Coldiretti Puglia - a cui si aggiungono fenomeni meteorologici sempre più intensi, concentrati in poche ore e su aree circoscritte, con alluvioni e danni anche in aree non eccessivamente antropizzate. La salvaguardia del suolo, dell’ambiente e delle produzioni agricole e agroalimentari è fondamentale per garantire un avvenire alle future generazioni.

A causa della siccità i campi sono allo stremo in Puglia e hanno già perso in media il 30% delle produzioni dalla frutta al grano, dal foraggio per alimentare gli animali al latte, fino alle olive e alle cozze, con gli effetti anche sull’annata prossima, mentre gli invasi registrano un calo progressivo dell’acqua. Ma ci sono anche aree dove l’acqua non arriva e gli agricoltori sono costretti ad abbandonare le colture, dopo i costi stellari sostenuti. Cali del 45% per i foraggi che servono all’alimentazione degli animali, del 20% per il latte nelle stalle, del 35-40% per il grano duro per la pasta, di oltre il 15% della frutta ustionata da temperature di 40 gradi, del 20% delle cozze e del 35% della produzione di miele.

Gli agricoltori hanno dovuto dire addio quest’anno in Puglia a 1 bottiglia di passata di pomodoro su 5 con l’esplosione dei costi di produzione che hanno tagliato le semine, la siccità e le temperature roventi che hanno ridotto del 20% - aggiunge Coldiretti Puglia - il raccolto del pomodoro da salsa destinato a polpe, passate, sughi e concentrato

Siamo di fronte – sottolinea la Coldiretti Puglia – ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo.

Nelle zone interessate dal maltempo sono in corso le verifiche dei danni da parte della Coldiretti che segnala peraltro grande preoccupazione per la siccità che sta assediando la Puglia mettendo a rischio i raccolti, con la tropicalizzazione del clima– conclude Coldiretti Puglia - che ha provocato 3 miliardi di euro di danni in Puglia negli ultimi 10 anni.

Di fronte alla tropicalizzazione del clima occorre organizzarsi per raccogliere l’acqua nei periodi più piovosi per renderla disponibile nei momenti di difficoltà. Per questo servono – continua Coldiretti Puglia – interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali, potenziando la rete di invasi sui territori, creando bacini e utilizzando anche le ex cave per raccogliere l’acqua piovana.

Gli agricoltori sono già impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti, ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare, conclude Coldiretti Puglia nel sottolineare la strategicità in questo momento storico del progetto invasi elaborato da Anbi e Coldiretti.

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“Tutto l’amore in un click”: la relazione uomo - cane in una mostra fotografica. Da sabato 13 agosto nella Sale espositive del Castello comunale: l’inaugurazione alle 18,30, incontro pubblico nell’Auditorium. Un cane è per sempre. Raccontare con le immagini l’incontro con un amico che non tradisce mai è il tema che ispira l’esposizione “Tutto l’amore in un click”. La raccolta di scatti sarà ospitata nelle sale espositive del Castello comunale di Mesagne a partire da sabato 13 agosto. In occasione dell’inaugurazione della mostra, l’Amministrazione comunale - in collaborazione con il competente servizio Veterinario della Asl di Brindisi - sabato 13 agosto alle 18.30 organizza un incontro aperto al pubblico nell’Auditorium del Castello.

Intervengono: Antonio Matarrelli, sindaco della città di Mesagne; Vincenzo Carella, consigliere comunale di Mesagne con delega al Randagismo e Benessere Animale; Maurizio Marra, medico veterinario, dirigente ASL competente per il territorio; Patrizia Aversa, fotografa e curatrice della mostra, volontaria del gruppo di soccorso unità cinofile “Le orme di Askan” – sezione di Fasano;  Giovanni Briattannico, volontario del gruppo di soccorso unità cinofile “Le orme di Askan” – sezione di Fasano; Francesca Catucci, educatrice e addestratrice cinofila, tecnico per cani specialmente abili; Yvonne Falcone, volontaria associazione animalista e ambientalista “Amici di Snoopy, oltre la specie” di Mesagne;  Roberta Mellone, educatrice cinofila, operatrice di pet therapy. Stefano Pinto, istruttore cinofilo.

“L’iniziativa tiene insieme due elementi che sono la faccia di una stessa medaglia: ci sono le immagini, che con immediatezza restituiscono esempi quotidiani di amore per i propri cani, e le parole degli “addetti ai lavori”, che raccontano un impegno di civiltà che le istituzioni sono chiamate ad assolvere al fianco di associazioni e cittadini”, commenta il sindaco di Mesagne, Antonio Matarrelli. Il progetto fotografico vede i suoi albori nel 2015 e si concretizza nel 2021, traendo ispirazione dall’osservazione dello sguardo speciale che può unire gli occhi di un cane a quelli del suo padrone: il risultato è un “amuleto” naturale che i Comuni e le associazioni di volontariato possono rendere più potente, accompagnandolo con le parole che le immagini suggeriscono in materia di politiche a tutela degli animali. Soddisfatto il consigliere comunale Vincenzo Carella: “L’incontro con la fotografa Patrizia Aversa crea un’occasione semplice ma efficace, contribuendo a far luce sugli aspetti di una problematica che in estate si complica: l’iniziativa rientra tra gli appuntamenti organizzati per sensibilizzare le persone sul fenomeno dell'abbandono degli animali, ponendo sotto gli occhi di chi guarda il legame tra uomo e animale”. Tra i magnetici frame scorre il filo di un racconto unico, che tiene insieme tante storie di ordinaria umanità, scritte con la complicità che contraddistingue i legami importanti. Come importanti sono le relazioni con i nostri amici a quattro zampe.

La mostra sarà visitabile fino al prossimo 28 agosto, ingresso libero.