azione di natura repressiva, operatori della Squadra Mobile brindisina, rintracciavano e catturavano tre soggetti destinatari di altrettanti e distinti provvedimenti restrittivi della libertà personale emessi dall’Autorità Giudiziaria. In particolare, venivano individuati ed arrestati: • TORSELLO DAMIANO, classe 1957, destinatario di provvedimento di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Napoli. Il TORSELLO, già condannato ad 4 anni di reclusione, doveva ancora espiare un residuo di pena di anni 1. A suo tempo, il TORSELLO era stato riconosciuto colpevole del reato di associazione per delinquere aggravata; fatti accertati, tra il 1998 ed il 2001, in Svizzera, Montenegro, Grecia, Puglia ed altri territori dello Stato Italiano. • SACCO ANTONIO, classe 1977, destinatario di ordinanza di sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari con la custodia in carcere, emessa dal Tribunale di Brindisi – Sezione del Giudice per le Indagini Preliminari. Il SACCO è imputato di vari fatti-reato commessi nel 2015 e consistenti in atti persecutori, violenza privata, lesioni personali e danneggiamento aggravati dal porto di oggetti atti ad offendere e rivolti a persona cui era legato da relazione sentimentale che reiteratamente minacciava, molestava, ingiuriava e le provocava lesioni personali. • D’URSO ANTONIO, classe 1970, destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Brindisi. Il D’URSO, già condannato per reati in materia edilizia accertati in Brindisi fino al Settembre del 2012, doveva scontare mesi 2 di arresto. Dopo le formalità di rito, gli operatori della Squadra Mobile traducevano gli arrestati, per ivi essere mantenuti a disposizione delle competenti Autorità Giudiziarie, presso la Casa Circondariale di Brindisi.
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