avviata ormai da qualche settimana in attuazione di una precisa indicazione del Questore di Brindisi Dr. Masciopinto, che ha visto gli operatori della Squadra Mobile, a capo di una vera e propria task-force, integrata da Unità Cinofile della locale Polizia di Frontiera e da equipaggi delle Volanti della Questura, conseguire i seguenti risultati operativi: • sottoporre a controlli di identificazione numerose persone; • operare verifica sulla documentazione di diversi veicoli in transito per la citta; • ispezionare (con l’ausilio dell’Unità Cinofila) un noto plesso scolastico cittadino allo scopo di scongiurare episodi di illecita cessione di narcotici ai giovani studenti; • segnalare un individuato acquirente-assuntore di narcotici alla locale Prefettura; • rinvenire e sequestrare un fucile con matricola abrasa su cui si stanno operando gli opportuni accertamenti per verificare se l’arma anzidetta è stata impiegata in azioni criminose già avvenute e documentate; • individuare ed arrestare – con il concorso dell’Ufficio Immigrazione della Questura, in relazione a mirate verifiche finalizzate al contrasto dell’immigrazione clandestina – l’albanese BIBA Valentin, classe 1986. L’anzidetto straniero, già espulso dal territorio nazionale nel 2005 con altre generalità, faceva reingresso in Italia senza la prescritta autorizzazione da richiedersi al Ministro dell’Interno. Tanto, peraltro, risultava da un passaporto che portava con sé su cui erano annotati alcuni altri ingressi nel territorio della Repubblica successivi alla sua espulsione. La comparazione delle impronte papillari con quelle a suo tempo acquisite all’atto dell’espulsione con generalità diverse da quelle con cui veniva ora individuato, permettevano di identificarlo con certezza e, quindi, di trarlo in arresto per violazioni delle norme in materia di immigrazione; • arrestare, eseguendo specifici provvedimenti restrittivi della libertà personale emessi dall’Autorità Giudiziaria, i seguenti individui: ROSAFIO Juri, brindisino classe 1977, destinatario di ordine di esecuzione per espiazione pena in regime di detenzione domiciliare in quanto lo stesso doveva scontare un residuo di pena consistente in anni 1, mesi 5 e giorni 18 di reclusione; PICCIOLO Davive, brindisino classe 1982, destinatario di provvedimento di sospensione della misura alternativa del provvisorio affidamento al servizio sociale e contestuale ordine di traduzione in Istituto di Pena. Ammesso all’espiazione della condanna in regime alternativo di affidamento, il PICCIOLO doveva scontare la pena di anni 1 e mesi 6 di reclusione. Avendo riscontrato alcuni comportamenti in contrasto con l’opportunità concessagli, il competente Ufficio di Sorveglianza ne ordinava la cattura e la traduzione in carcere; MAISTO Egizio, brindisino classe 1973, destinatario di ordine di esecuzione per espiazione pena in regime di detenzione domiciliare; il predetto doveva ancora scontare un residuo di pena di mesi 1 e giorni 27 di reclusione.
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