La conseguenza, nefasta, è stata quella di vedere, ora dopo ora, i carciofeti “lessati”, stessa sorta per le carciofaie e gli agrumeti che hanno perso il raccolto e rischiano l’essiccamento. Stessa sorte per le altre colture stagionali: dalle rape ai finocchi. L’unica vera arma in possesso delle aziende agricole per contrastare le perdite subite è aver stipulato una polizza assicurativa sul prodotto. Tuttavia, i costi elevati di tale strumento ha costretto la stragrande maggioranza delle aziende agricole a non farle. E a poco, o nulla, vale lo stato di calamità che in queste ore i Comuni stanno richiedendo.
Gli ispettorati dell’agricoltura della Regione Puglia per prassi, in questi casi, mappano il territorio per individuare le zone danneggiate. Indipendentemente se un Comune avanza o meno la richiesta. L’unica speranza, che deriva dal riconoscimento dello stato di calamità è uno slittamento del pagamento dei contributi, uno sgravio, o, cosa ancor più difficile, una rimodulazione dei prestiti agrari sottoscritti con istituti bancari. Per il resto non è previsto nessun indennizzo economico. “L’unica difesa contro queste calamità è una polizza assicurativa – ha spiegato Sergio Botrugno, presidente provinciale della Coldiretti – alcuni la sottoscrivono altri no. E’ una roulette.
Se va bene le aziende hanno risparmiato i costi della polizza diversamente sono in gravi difficoltà economiche”. Il presidente ha, quindi, aggiunto: “I sopralluoghi, per la concessione dello stato di calamità, è qualcosa che l’ispettorato dell’agricoltura fa in automatico”. In ogni modo il presidente Botrugno è seriamente preoccupato dai danni che il gelo sta causando al comparto: “I danni sono ingenti in una situazione meteorica ancora in evoluzione – ha continuato – al momento non possiamo dare dei numeri per comprendere l’entità della calamità ma siamo molto preoccupati”. Oltre alle colture orticole anche gli oliveti potrebbero risentire del gelo mentre per le viti, almeno quelle non ancora potate, non ci dovrebbero essere problemi. Intanto ieri mattina presso il Comune di Brindisi gli agricoltori hanno avuto un incontro con il sindaco, Angela Carluccio, al termine del quale è stato deciso di chiedere lo stato di calamità.
"Abbiamo svolto l'incontro con gli agricoltori stamattina e sono soddisfatto della pronta richiesta dello stato di calamità alla Regione Puglia da parte della sindaca Carluccio. È stato accolto il mio appello di ieri e ora, in attesa di sapere se ci sarà il decreto del Ministero per le Politiche agricole, il Comune di Brindisi dovrà garantire, attraverso l'ufficio Agricoltura, una corsia preferenziale sulla gestione delle pratiche di richiesta di risarcimento danni", è quanto ha dichiarato Mauro D'Attis, capogruppo di Forza Italia di Brindisi, a seguito delle decisioni assunte dall'Amministrazione comunale di Brindisi sull’emergenza legata ai danni subiti dalle coltivazioni in questi giorni. A Fasano, Franco Palazzo, dei circoli di “Nuova Fasano” ha scritto al sindaco, Francesco Zaccaria, per avviare la procedura dello stato di calamità naturale alla luce delle gelate di questi ultimi giorni. “I nostri agricoltori hanno già patito tanto e questo è stato l'ultimo colpo al settore agricolo locale già fortemente penalizzato. L’emergenza in cui versa il comparto, deve ricevere una grande attenzione, vanno subito quantificati i danni e previste forme di ristoro per gli agricoltori”, ha scritto nella sua missiva Palazzo.