Il primo allarme è scattato nella centralissima piazza Porta piccola, a poche decine di metri dal municipio e dalla chiesa di Santa Maria in Betlemme, il secondo in via Caterina Storni. Nel primo caso a impensierire la gente è stato un trolley, esternamente in buone condizioni, abbandonato su una panchina. Ad accorgersi del fatto è stato un netturbino che, durante il suo lavoro di spazzamento, ha notato la valigia e ha pensato di allertare la polizia. Di questi tempi la prudenza non è mai troppa. In pochi minuti la zona è stata resa off limits dalle forze dell’ordine. Dopo un articolato controllo gli artificieri hanno aperto la valigia trovando all’interno cartaccia e bottiglie di birra vuote. Il trolley sembra appartenere a una signora. Solo allora l’allarme è rientrato. Il secondo episodio si è verificato alle ore 16 in via Caterina Storni dove qualcuno ha abbandonato uno zaino con all’interno dei libri. Un libro in arabo, un pantalone e un paio di scarpe. È questo il contenuto dello zaino lasciato incustodito in via Caterina Storni. Verrà chiamato un interprete per capire che cosa c’è scritto nel libro. Certo il contenuto dello zaino questa volta, rispetto a ciò che era stato trovato stamattina, ha indotto gli inquirenti a capirne qualcosa in più. Il primo episodio si è verificato intorno alle ore 7 quando un netturbino, in servizio di pulizia stradale nell’area intorno al Comune e al centro storico, ha notato, poggiato su una panchina, un trolley. La circostanza gli è sembrata piuttosto strana e sospetta. Pensando, infatti, ai vari episodi di terrorismo che si stanno verificando in questi mesi nel mondo ha preferito non rischiare e chiamare le forze dell’ordine per accertarsi che all’interno della borsa non ci fosse nulla di strano. Si sa, infatti, che prevenire è meglio che curare. Poi c’è da dire che nessuno in zona ha reclamato la perdita di un trolley. Così, in pochi minuti sul posto sono intervenuti i carabinieri, la polizia e i vigili urbani che hanno delimitato la zona interessata e allontanato i curiosi. A quell’ora davvero in tanti. Poco dopo è giunto sul posto un artificiere della questura di Brindisi che, con estrema cautela, ha aperto la parte frontale del trolley verificando che non si trattava di una bomba, scongiurando così eventuali pericoli. All’interno, infatti, erano presenti bottiglie vuote, carte e altre cianfrusaglie. Da un’indagine che la polizia ha svolto nell’immediatezza del fatto sembra che il trolley apparteneva una clochard notata spesso in zona. “Devo dire che quando ho visto quella valigia mi sono impensierito – ha spiegato Damiano, il netturbino che ha lanciato l’allarme – di questi periodi è meglio non sottovalutare nulla”. Purtroppo la psicosi di ordigni esplosivi, celati all’interno di valigie o di vari manufatti, è un dato di fatto che ogni giorni allerta le forze dell’ordine italiane. Le stesse che invitato i cittadini a segnalare qualsiasi anomalia dovessero riscontrare poiché è meglio un controllo preventivo che a fatti avvenuti.
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