il Tribunale di Brindisi, nella persona della dott.ssa Luigia Fiorenza, ha rigettato l’azione promossa Sky Italia nei confronti di un proprio abbonato. Era accaduto che Sky Italia aveva convenuto in giudizio il proprio abbonato in quanto, a dire della società, la smart card dello stesso era stata trovata in uso in un locale pubblico e che, al riguardo, era stato redatto un apposito verbale di contestazione da un agente Sky. La società, inoltre, chiedeva al Tribunale di Brindisi di condannare la signora al pagamento di una somma pari ad € 6.960,00 a titolo di penale in virtù di una determinata clausola contenuta nel contratto di abbonamento. Si costituiva nel processo l’abbonato Sky, difeso dall’avv. Emilio Graziuso, componente del Consiglio Direttivo Nazionale della Confconsumatori ed esperto di clausole abusive, svendo pubblicato numerosi libri al riguardo con le più prestigiose case editrici giuridiche, il quale contestava integralmente la ricostruzione dei fatti fornita dalla Sky, la validità del verbale di contestazione e della clausola penale in base alla quale la società chiedeva la condanna alla corresponsione della somma di € 6.960,00 a titolo di penale. Dopo quasi sei anni di causa, il Tribunale di Brindisi ha accolto le tesi difensive del consumatore. “Siamo molto soddisfatti per questa importante vittoria giudiziaria – afferma l’avv. Emilio Graziuso – Innanzitutto, nel corso del processo siamo riusciti a dimostrare l’assoluta inattendibilità del verbale redatto dall’agente Sky poiché era privo di elementi essenziali e non era ai stato sottoscritto sia dal titolare della card sia dal titolare dell’esercizio commerciale nel quale Sky sosteneva che fosse stata trovata in uso la smart card. Inoltre, è stata accolta l’eccezione di abusività della clausola contenuta nel contratto di abbonamento secondo la quale il consumatore, in caso di utilizzo della card nell’ambito di una attività commerciale avrebbe dovuto pagare la somma di € 6.960,00 a titolo di penale”. Proprio sull’importanza della dichiarazione di abusività della clausola penale contenuta nei contratti Sky, il legale si sofferma in modo particolare. “E’ indubbiamente di importanza generale per tutta la categoria dei consumatori, la dichiarazione di abusività della clausola penale contenuta nei contratti Sky – conclude l’avv. Graziuso - Essa, infatti, provoca ai danni del contraente più debole un significativo squilibrio, di carattere negativo, dei diritti ed obblighi di quest’ultimo nei confronti dell’operatore professionale. Inoltre, la clausola in esame provoca anche uno squilibrio di carattere economico. Il Tribunale di Brindisi ha, infatti, evidenziato come sia sproporzionata una penale di € 7.000,00”
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