di individuare e bloccare, nel primo pomeriggio di ieri, all’uscita di un palazzo di una via di Brindisi, del quartiere Santa Chiara, 4 soggetti originari di paesi dell’Est Europa, risultati in possesso di oggetti che potevano trovare anche utilità in azioni di scasso. Un equipaggio della Squadra Mobile, infatti, era accorso nel quartiere in seguito ad una segnalazione di persone sospette dinanzi una palazzina. Giunti sul posto, gli operatori dell’Antirapina notavano 3 soggetti intrattenersi nei pressi dell’ingresso di un immobile; sembravano in evidente attesa. Un quarto soggetto si univa a loro pochi minuti dopo, fuoriuscendo proprio dalla palazzina interessata. Mentre usciva, in quell’immobile scattava l’allarme acustico anti-intrusione di uno degli appartamenti. A questo punto, gli Agenti della Polizia di Stato, che avevano attuato una breve azione di osservazione nei confronti del gruppetto di sospetti, scattavano immediatamente per bloccare i quattro ed identificarli. Dei 4 individui, tutti risultati stranieri dell’Est Europeo, tre di loro risultavano gravati da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio con particolare rifermento a furti in abitazione connotati da effrazione. La perquisizione del soggetto uscito dal palazzo permetteva di rinvenirgli indosso una striscia di pellicola fotografica ed una scheda magnetica simile a un bancomat: oggetti spesso impiegati per far scattare il chiavistello delle porte blindate quando le medesime rimangono accidentalmente chiuse. Alcune tipologie di tali usci, se non chiusi con più mandate della serratura, possono risultare aggredibili da esperti dello scasso. L’immediata ispezione dei dintorni del condominio e delle vie limitrofe al medesimo, correlata agli immediati accertamenti avviati in ufficio dai colleghi degli operatori presenti sul posto del segnalato evento, permettevano di individuare un’autovettura di fabbricazione tedesca riferibile ai quattro individui fermati nel controllo di polizia di cui si è detto. La conseguente perquisizione del veicolo permetteva agli Agenti della Mobile di rinvenire e sequestrare numerosi utensili che potrebbero trovare facile impiego in azioni di effrazione. Inoltre, nel cellulare di uno degli stranieri controllati veniva verificata la presenza di due nominativi che poi risultavano presenti nel citofono del condominio. Richiesta la presenza del personale specializzato di Polizia Scientifica, sul telaio di una delle porte d’ingresso agli appartamenti i cui nomi dei condomini erano segnati sul telefono cellulare di uno degli stranieri, venivano rilevati segni e graffi che potevano apparire compatibili con un tentativo di effrazione. Del resto, poco prima dell’intervento degli operatori della Squadra Mobile, alcuni cittadini avevano segnalato l’accesso a quell’immobile da parte di due soggetti, probabilmente stranieri, che avevano fatto insospettire una persona colà abitante. In ragione della ricostruzione fatta dagli investigatori degli eventi narrati, i 4 stranieri veniva accompagnati presso la Questura per i successivi accertamenti d’identità circa la regolarità o meno della loro presenza sul territorio nazionale e, per il possesso di oggetti che potevano ritenersi atti allo scasso, venivano denunciati in stato di libertà alla locale Procura della Repubblica. Inoltre, rilevando l’alta probabilità che i medesimi, in concorso tra loro, avessero attuato un tentativo di accesso ad una delle abitazioni del condominio, i 4 venivano altresì segnalati alla citata Autorità Giudiziaria ai fini di conseguente valutazione di responsabilità in ordine ad un eventuale tentativo di furto. Con la collaborazione dell’Ufficio Immigrazione della Questura, il controllo degli stranieri in argomento metteva in evidenza che due di loro non avevano titolo per permanere in territorio nazionale e, pertanto, veniva notificato loro un ordine di espulsione, emesso dal Questore di Brindisi, con intimazione al lasciare il territorio della Repubblica entro e non oltre 7 giorni. Il vaglio della posizione nello Stato degli altri due stranieri veniva invece rimesso alle autorità Amministrative del luogo di dichiarato domicilio da parte dei predetti.
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