Mesagne. Da ladri di biciclette a ladri di tombini. Il nuovo business In evidenza

Marzo 10, 2017 2242

tombini fogna rubatiDa fenomeno isolato a evento diffuso. Si tratta

dei furti delle griglie di scolo delle acque pluviali che alcuni malfattori stanno trafugando, giorno dopo giorno, dall'intera città di Mesagne. Oltre al danno economico per le casse del Comune c'è un reale pericolo sia per le auto sia per le persone di andarci a finire dentro. Una denuncia è stata presentata al comando della polizia locale che ha avviato delle indagini. Non c'è oggetto che i malfattori non rubano per tramutarlo in soldoni. Dopo l'epidemia dei furti di canali pluviali in rame rubati per essere venduti al mercato nero adesso l'attenzione dei malviventi si è concentrata sulle griglie, in ferro o in ghisa. Questo perché ogni griglia pesa una ventina di chilogrammi. Il costo del ferro in questo periodo è di circa 20 centesimi per chilogrammo perciò se vendute a peso i ladri guadagnano per ogni griglia 4 euro. Se si pensa che in una notte ne hanno rubate una ventina avranno guadagnato circa 80 euro. Naturalmente i ricettatori, quasi sicuramente dei rigattieri, non venderanno i tombini a peso bensì cadauno. Si pensi che il costo di un tombino, regolarmente acquistato in negozio, è di circa 200 euro. Da qui l'interesse ad alimentare il mercato della ricettazione. Secondo una prima stima ne sarebbero stati asportati circa una ventina tra via Vignola, via Santa Caterina, via Gramsci e in altre strade isolate della città. Il costo totale dei tombini da acquistare si aggirerebbe intorno alle 4mila euro, tutte da imputare sulle casse comunali. Fenomeni di criminalità diffusa che andrebbero studiati al pari degli atti di inciviltà e prevaricazione che da tempo si stanno verificando in città e su cui si è elevata la protesta di cittadini e operatori commerciali. Da piazza dei Commestibili in diverse altre zone di Mesagne dove i cittadini più volte hanno chiesto l'intervento delle forze dell'ordine per debellare illegalità e inciviltà. Solo pochi giorni fa il consigliere comunale del gruppo misto, Carmine Dimastrodonato, aveva denunciato lo stato di anarchia che vige in una parte del centro storico in mano a bande di ragazzini. "Nel centro storico di Mesagne manca il controllo del territorio da parte delle istituzioni", aveva tuonato il consigliere. "Purtroppo oggi dobbiamo constatare una sconfitta delle istituzioni incapace di contrastare i fenomeni di micro criminalità e inciviltà - aveva spiegato il consigliere Dimastrodonato - il tutto va dalla mancanza di un controllo del territorio al rispetto della legalità, dai muri imbrattati ai rifiuti abbandonati nei punti nevralgici e belli del centro storico". In particolare il consigliere si riferiva alla zona di via Dei Florenzia, alle spalle della Chiesa Madre con imbocco da Piazza Orsini, a via Degli Azzollino, l'antica strada longa, alla chiesa di San Cosimo e Damiano."Tutto avviene alla luce del giorno, sotto gli occhi di tutti. Anche di coloro che dovrebbero controllare il rispetto della legalità e tutelare il patrimonio comunale", aveva concluso amaramente il consigliere.