con gli agricoltori disperati, umiliati e impoveriti. Ne sanno qualcosa i due agricoltori mesagnesi che hanno subito il furto di circa 8.500 barbatelle. Le piante di viti erano state messe a dimora con tanti sacrifici su due differenti terreni distanti tra loro diversi chilometri. Il furto, però, sarebbe stato messo a segno la stessa notte, quella di lunedì scorso.
I ladri, approfittando della luce della luna piena che rischiara il buio della notte, hanno sradicato le piantine appena collocate rovinando la serenità dei due agricoltori e delle loro famiglie. Ad agire indisturbati saranno stati più di una persona che nel giro di poche ore hanno messo in ginocchio due imprenditori. I terreni si trovano rispettivamente in contrada Preti, in agro di Brindisi, e in contrada Muro Maurizio, sulla provinciale per San Pancrazio Salentino.
Per entrambi i furti è stata presentata regolare denuncia presso la stazione dei carabinieri di Mesagne. In contrada Preti, il terreno è di proprietà di P.G., i balordi hanno portato via circa 500 piantine per un danno che si aggira intorno alle 2 mila euro. Sulla proprietà di R.G., invece, due ettari e mezzo nei pressi della masseria diroccata di Muro Maurizio, erano state piantate diverse migliaia di barbatelle, ne hanno lasciate ben poche. Il 58enne agricoltore mesagnese ha stimato un ammanco di circa 8 mila piantine per un danno complessivo di 15 mila euro. La loro più grande preoccupazione è che i ladri tornino a fare razzia nei loro campi per questo motivo girano nottetempo per le due proprietà guardando chiunque passi da quelle parti.
I carabinieri hanno rafforzato i controlli nelle campagne ma l’esiguo numero di uomini presenti nella stazione di Mesagne, sembra ne siano rimasti solo 11 per coprire tutti i turni, non consente di coprire un territorio tanto vasto. Sempre più spesso la cronaca racconta di furti nelle campagne. Rubare un mezzo agricolo grande o piccolo che sia, portare via le barbatelle poche o tante, crea seri problemi agli agricoltori che hanno deciso di investire il loro denaro coltivando la terra. La politica, purtroppo, sembra aver dimenticato, fuori campagna elettorale, sia l'agricoltura sia i suoi operatori.