in questi giorni pone nuovamente l’attenzione della nostra comunità sul Centro Storico, vero e proprio cuore della Città. Riteniamo che i suggerimenti dati al Sindaco non debbano cadere nel vuoto e anzi speriamo siano da stimolo affinché, passi indietro permettendo, sia direttamente il primo cittadino ad occuparsi della parte più antica e fragile della nostra Città. Non è accettabile che quella al "centro storico" sia una delega fra tante: la storia delle nostre mura, sempre più meta ambita nei percorsi turistici, merita ben altre attenzioni oltre che approccio politico. Perché riorganizzare da cima a fondo gli uffici se poi non vi era intenzione di cambiare visione politica? O si pensa ancora che il massimo della valorizzazione sia poter fumare una sigaretta accanto a dei dehors? Sindaco torni ad occuparsi del Centro Storico in prima persona: nessuno come lei ne conosce le problematiche e le potenzialità avendo la memoria storica di quello che è stato in passato la città vecchia. Come non capire, ad esempio, che non è possibile mettere insieme nello stesso ufficio “Politiche Sociali” e “Cultura”? E’ auspicabile, invece, come già accaduto in passato, che Cultura, Turismo, Centro Storico - e perché no Spettacolo - siano sotto un’unica regia, magari un unico assessorato e ufficio. Si eviterebbero così situazioni grottesche, come la giunta all'oscuro del progetto e l'assessore Marotta nemmeno convocato alla riunione con gli esercenti nei pressi di Porta Grande. Sul punto, riguardo al restauro, la vicenda è grottesca: in questi ultimi anni tanti cittadini, comitati e associazioni si sono spesi per porre l’attenzione sul degrado di alcune zone del centro storico, sul parcheggio selvaggio, sugli atti di vandalismo, sulla inagibilità della necropoli e sulla parziale e compromessa fruibilità del Castello che in tanti suoi ambienti è chiuso al pubblico. E invece si cercano e trovano fondi per un'opera certamente apprezzabile ma non indispensabile e irrimandabile come invece lo sono quelle elencate prima e che sono state tanto invocate in questi anni. Essendo ancora a inizio legislatura, anche se alcune decisioni paiono tipiche da fine mandato, come “La M” proponiamo che il prima possibile l’amministrazione organizzi un incontro aperto e specifico sul tema affinché non perda definitivamente il contatto con la propria comunità che da diversi anni invoca un’attenzione maggiore sul tema e che puntualmente viene delusa; allo stesso tempo, riconoscendo e apprezzando l’indiscutibile indole schietta, orgogliosa e combattiva del Sindaco, anche noi ci uniamo all’appello di Mimmo Stella affinché sia il primo cittadino a dare una sterzata e guidare la nostra comunità per risollevare le sorti del nostro centro storico: Mesagne merita di meglio. Il direttivo de “La M”
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