Purtroppo, ancora una volta, il cretino che ha sfregiato con delle scritte il ponticello di vico Quercia, rimarrà impunito. In zona, infatti, non ci sono telecamere di videosorveglianza comunale, ce n’è solo una privata che guarda da un’altra direzione, e come sempre nessuno ha visto niente e non c'è nessuna volontà di comprendere chi è stato. Così, se lo spray, con il quale è stato "umiliato" il ponticello di vico Quercia, sarà cancellato dagli operai comunali, o da una ditta incaricata, sempre a spese dei mesagnesi, ciò che non potrà essere cancellata è l’ignoranza “dell’artista” e l’ignavia di qualcuno. Dopo la pubblicazioni delle foto su Facebook, fatte da Marco Profilo, giovane impegnato nel settore culturale della città, c’è stato un sollevamento di popolo sul web. Anche gli assessori Calò e Librato hanno condiviso e commentato l’insano gesto. Da più parti, da tempo, si sono levati accorati appelli verso le istituzioni, Comune e forze dell'ordine per comprendere, di porre particolare attenzione al centro storico. Appelli che, tuttavia, non hanno prodotto nessun risultato. Almeno finora. Anche se la prevenzione potrebbe essere un'arma vincente mettendo in campo delle politiche rivolte ai giovani e alle loro famiglie che parlino di rispetto delle cose di tutti e di se stessi. Ma su questi argomenti nessuno vuol sentire. "Nessuna politica, nessun sindaco, nessun assessore potrà mai fare alcunché contro la profonda ignoranza. A te che caro mio vandalo va tutto il mio disprezzo", ha scritto Marco Profilo sul social network. Condanna è giunta anche dall'assessore alla Cultura, Marco Calò. "Chi ha violentato con scritte il sito archeologico di vico Quercia - ha detto - certamente non ha cuore il patrimonio archeologico di Mesagne. E’ un gesto grave, idiota e da condannare. Da parte nostra ci deve essere non solo un controllo ed una sensibilità massima al nostro patrimonio ma al contempo una attività di educazione culturale. Inizieremo evidentemente da togliere con immediatezza quella scritta assurda e stupida. Ma non basta". Anche l'assessore al centro storico, Palma Librato, è indignata: "Sensibilizzazione, cultura del rispetto, ri-attivazione dei restauri dei monumenti come prima forma di investimento non bastano. Qui servono le punizioni, purtroppo. È come se avessero spruzzato su un muro di casa mia, mi rode non poco".
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