stanno eseguendo 14 provvedimenti di custodia cautelare in carcere e diverse perquisizioni. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Lecce, colpisce un’organizzazione criminale italo-albanese imperante nel territorio brindisino, dedita al traffico internazionale di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente. Particolarmente gravi sono i reati contestati ai soggetti destinatari dei provvedimenti cautelari, accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere transnazionale finalizzata a commettere reiterati delitti di acquisto, importazione, trasporto, detenzione, distribuzione, vendita e comunque cessione di ingenti quantitativi di marijuana proveniente dall’Albania. Le metodologie utilizzate dai soggetti italiani, erano del tutto analoghe a quelle attuate un tempo dalle organizzazioni contrabbandiere per approvvigionarsi e stoccare il t.l.e. illecitamente introdotto nel territorio nazionale. In un arco temporale di indagini di circa 11 mesi, da agosto 2016 alla data odierna, anche mediante l’impiego del dispositivo aeronavale del Corpo, sono stati denunciati 23 soggetti appartenenti all’organizzazione criminale, 21 dei quali tratti in arresto. I soggetti destinatari dei provvedimenti odierni vanno ad aggiungersi a quelli già tratti in arresto in occasione delle varie operazioni di servizio, nel corso delle quali sono stati anche sottoposti a sequestro: • complessivi 3.508,700 kg di Marijuana, per un valore al dettaglio di oltre 35 milioni di euro; • nr. 1 fucile mitragliatore del tipo AK47 (Kalashnikov), con relativo munizionamento pari a 119 cartucce cal. 5,45 • nr. 1 imbarcazione da diporto, equipaggiata con due motori; • nr. 2 gommoni, equipaggiati con due motori cadauno e relativi accessori (bussole, navigatori satellitari gps, etc.) • nr. 1 autocarro.
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