sono andate a fuoco. Il primo incendio ha interessato una Fiat Panda. Qui alcuni imbecilli hanno appiccato il fuoco a dei sacchetti di spazzatura. Le fiamme si sono propagate all'auto incendiandola. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Brindisi. Il secondo incendio si è verificato poco dopo e ha interessato due auto: una Renault Clio e una Fiat Punto. In questo caso si è trattato di un incendio accidentale. Indaga la polizia. Gli episodi si sono verificati ieri mattina poco prima dell'alba. Il primo ha avuto come scenario via Toscana dove una Fiat Panda è regolarmente posteggiata in strada. Poco distante alcuni sacchetti della spazzatura lasciati dai residenti in attesa che di buon mattino gli operatori ecologici li raccogliessero. Alle ore 4,30 è passato qualche balordo che incomprensibilmente ha dato fuoco ai rifiuti. Le fiamme ben presto si sono levate alte e hanno raggiunto le parti in gomma dell'auto che hanno preso fuoco. Alcuni residenti si sono accorti del fattaccio e hanno allertato la polizia e i vigili del fuoco che, giunti sul posto, hanno spento l'incendio e messo in sicurezza la zona. Gli agenti sono alla ricerca di qualche telecamera di videosorveglianza che possa aver ripreso la scena e l'autore dell'atto vandalico. I vigili del fuoco stavano ancora operando quando, alle ore 4.45, la centrale li ha allertati di un altro incendio scoppiato in via Romagna. I vigili del fuoco giunti sul posto si sono accorti che a prendere fuoco erano due auto. Una Renault Clio e una Fiat Punto di proprietà di due signore che abitano il condominio sotto il quale i mezzi erano posteggiati. Particolare apprensione si è registrata nel condominio sotto al quale le auto erano avvolte dal fuoco. Alcune abitazioni che avevano le finestre aperte per il caldo si sono riempite di fumo nauseabondo. Fortunatamente non c'è stato nessun intossicato. L'incendio, in ogni modo, è stato spento prima che si propagasse alle altre auto e manufatti presenti. Secondo gli accertamenti dei vigili del fuoco la causa dell'incendio sarebbe accidentale. Probabilmente dovuta a un corto circuito che dalla plancia si è propagato agli allestimenti interni facilmente infiammabile. Tuttavia, su tali episodi indagano gli agenti del commissariato di Mesagne per stabilire con certezza la dinamica.