di sei episodi criminosi in cui sono stati esplosi numerosi colpi di armi da fuoco, anche da guerra, tra il 13 settembre e il 1° novembre scorso nella città di Brindisi, spesso in zone ad alta densità abitativa. Contestate anche due gambizzazioni.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Brindisi, coadiuvati da militari del locale Nucleo Investigativo, a parziale conclusione di attività info-investigativa, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto, emesso dalla locale Procura della Repubblica, BORROMEO Antonio, classe 1993 e LAGATTA Antonio, classe 1995, entrambi del posto, per detenzione di armi da guerra, lesione personale e rapina.
Nel dettaglio, gli indizi di colpevolezza riguardano BORROMEO Antonio per la detenzione di armi da guerra con munizionamento per Kalashnikov e 9x19 Parabellum, armi con le quali lungo la via Raffaello Sanzio di Brindisi, in concorso con complici in corso di identificazione, ha esploso numerosi colpi di arma da fuoco all'indirizzo dell'abitazione di FERRARI Christian il 13.09.2017; perché, in concorso con persone allo stato non identificate, ha costretto sotto la minaccia delle armi FERRI Christian a salire a bordo del veicolo col quale lo hanno condotto in una piazzola di sosta lungo la statale Brindisi–Lecce esplodendogli contro, dopo averlo fatto scendere, numerosi colpi che lo hanno attinto a una gamba il 04.10.2017); perché la notte dell’1 novembre, speronava volte con la propria autovettura quella a bordo della quale viaggiavano persone ritenute amiche del LAGATTA. Ulteriori indizi riguardano LAGATTA Antonio, per detenzione illegale, in concorso con altri, un'arma comune da sparo con munizioni cal. 7,65, con la quale ha esploso due colpi nella pubblica via al fine di provarne la funzionalità il 10 ottobre e ha esploso colpo, a scopo intimidatorio, nei pressi dell'abitazione di LIBARDO Antimo l’1 novembre; perché, in concorso con altri soggetti in corso di identificazione tutte travisate da passamontagna, tentava la rapina di una Mini Cooper il 28 ottobre esplodendo un colpo in aria alla reazione del proprietario; per aver, infine, illegalmente detenuto un'arma da guerra e, in particolare, un fucile kalashnikov il 1 novembre. Per entrambi gli indagati vi è l’episodio in cui il LAGATTA, in concorso con altri, da un lato, utilizzando un'arma cal. 7,65 ed un revolver il BORROMEO, dall'altro lato, utilizzando un'arma con munizioni cal. 9x19 Parabellum, si sono sparati nella pubblica via il 13 ottobre; Le indagini hanno permesso di stabilire una connessione tra i vari eventi e di appurare che è in atto un violento contrasto tra esponenti di spicco della criminalità locale, anche con l'utilizzo di armi da fuoco comuni e da guerra. Gli episodi criminosi, verificatisi in rapida successione, non lasciano dubbi sull'attuale pericolosità degli autori pronti a fronteggiarsi con l'uso di armi ed in qualsiasi circostanza di tempo e di luogo. L'emissione del provvedimento di fermo è scaturito dalla particolare gravità dei reati contestati e delle modalità socialmente allarmanti dei fatti (tutti accaduti nella pubblica via), elementi dai quali emerge un'indole criminale particolarmente violenta ed una totale incuranza dei prevenuti in ordine alla possibilità di colpire passanti totalmente estranei ai fatti; da considerare, anche, la rapida successione degli eventi, che negli ultimi giorni si sono susseguiti con cadenza giornaliera, raggiungendo una violenza sempre più elevata. BORROMEO Antonio e LAGATTA Antonio sono ora ristretti presso la casa circondariale di Brindisi, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. |