hanno dato esecuzione a due distinti provvedimenti di sequestro di beni denunciando all’A.G., complessivamente, 4 soggetti per reati di bancarotta fraudolenta, omessi versamenti di I.V.A. e di ritenute fiscali e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Le attività investigative, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, si sono concentrate sulla contabilità, le movimentazioni finanziarie e la situazione patrimoniale di 2 società brindisine; la prima operante nel settore edile, “fittiziamente”, intestata ad un “prestanome”, ha, successivamente, formalizzato una richiesta di “autofallimento”, finalizzata ad evitare il pagamento delle imposte. In tale contesto, le indagini delle fiamme gialle hanno acclarato una condotta distrattiva del patrimonio della società che ha configurato il reato di bancarotta fraudolenta a carico di tre persone, amministratori pro-tempore della società fallita, ritenuti, altresì, responsabili del reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, ragion per cui si è proceduto nei loro confronti al sequestro preventivo di beni immobili e mobili, in esecuzione di un decreto emesso dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi a tutela del credito erariale constatato. La seconda società brindisina, operante nel settore della metalmeccanica, è stata attinta da un sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente a carico del rappresentante legale pro- tempore, della società nei cui confronti è stato riscontrato l’omesso pagamento di IVA e di ritenute fiscali oltre la soglia di punibilità penale. Complessivamente, l’esecuzione dei provvedimenti emessi dall’Autorità Giudiziaria per entrambe le società ha consentito di sequestrare 5 immobili, 4 veicoli, quote societarie e disponibilità liquide per circa 750.000 euro.
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