dove un uomo, in chiaro stato psico-fisico alterato, ha gettato una sedia per aria che è andata a colpire al fianco un bimbo, ferendolo, che si trovava nelle vicinanze. Il piccolo è stato soccorso dai genitori che hanno allertato il 118. Intanto l’uomo ha continuato a creare non pochi problemi in zona. Immediata, quindi, l’allerta al 113 che ha inviato sul posto una volante. Gli agenti hanno bloccato l’uomo e lo hanno trasferito in ospedale. Resta l’amaro in bocca per un servizio di prevenzione che poteva essere svolto e non lo è stato. L’episodio si è verificato alcuni giorni fa in via De Florenzia, e dintorni, dove un uomo sessantenne, già noto alle forze dell’ordine per l’alterazione del suo stato psichico-fisico, ha iniziato ad andare in escandescenza turbando la quiete dei locali del centro storico e dei relativi clienti. A un tratto l’uomo ha afferrato una sedia che si trovava davanti a un locale e l’ha scaraventata lontana. Lungo la traiettoria si trovava un bimbo che stava passeggiando con la mamma e che non si è accorto che la sedia stava per colpirlo. Un urto alquanto forte che lo ha preso al fianco facendolo stramazzare per terra. La mamma ha iniziato a chiedere aiuto e alcuni passanti si sono fermati a soccorrerlo. È stato lanciato l’allarme e sul posto è giunta un’ambulanza del 118. I soccorritori hanno stabilizzato il bimbo e lo hanno trasferito presso l’ospedale “Perrino” di Brindisi. Gli accertamenti hanno messo in evidenza un trauma da colpo contundente. L’uomo ha continuato nel suo raid fino a quando sono intervenuti gli agenti del locale commissariato, l’hanno bloccato e portato via riportando la calma nella zona. “Sono quattro i vigili urbani in servizio presso il centro storico fino alle ore 24 – ha confermato l’assessore alla polizia, Maria Teresa Saracino – purtroppo non avendo il centralino non riescono a prendere le segnalazioni. In ogni modo il loro compito è di monitorare in continuazione, a piedi e in auto, l’intero centro storico. Solo che se sono da una parte non possono essere nell’altra”. Resta, dunque, determinante per un’estate sicura il lavoro di prevenzione che possono svolgere le forze dell’ordine presenti sul territorio.
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